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Joe Lovano Us Five
Cross Culture
Blue Note (2013)
1. Blessings In May 6:17
2. Myths And Legends 4:59
3. Cross Culture 6:35
4. In A Spin 4:28
5. Star Crossed Lovers 7:33
6. Journey Within 5:41
7. Drum Chant 4:21
8. Golden Horn 5:17
9. Royal Roost 5:54
10. Modern Man 2:43
11. PM 7:51
Joe Lovano - saxophones, percussion James Weidman - piano Esperanza Spalding - bass Otis Brown Iii - drums Francisco Mela - drums Guest:
Lionel Loueke - guitar
Us Five è il quintetto di Lovano sin dal 2008,
e questo è il terzo disco della formazione. Rispetto ai precedenti, tuttavia, l'inquietudine
creativa del nostro inserisce alcune novità: la Spalding in un brano (Golden
Horn) è affiancata da Slavov, è titolare nei brani 1, 5, 8 e 10, mentre negli
altri cede il contrabbasso al collega bulgaro; ma, soprattutto, nei brani 2, 3,
4, 6, 7 e 11 è presente Loueke, prodigioso e prestigioso chitarrista compagno di
etichetta di Lovano. Il leader si alterna a vari sassofoni (tenore, soprano – un
G mezzo soprano più simile a un sax alto e un aulochrome, una sorta di doppio soprano)
e un tárogató, e a vari strumenti a percussione, che colleziona, e dai quali probabilmente
trae origine il titolo del cd che fa riferimento a incroci tra culture.
La musica
è a dir poco splendida: una sorta di summa del jazz contemporaneo, che sembra esprimere
la volontà di fare il punto sul jazz attuale. Il quintetto è un vero supergruppo,
coeso e efficace in ogni situazione, traboccante swing grazie ai doppi tamburi di Brown III e Mela, al lavoro dei due contrabbassisti (il nuovo venuto non sfigura
affatto) e alla perizia del veterano Weidman, sui quali svettano i fraseggi di Lovano,
rigogliosi di idee e sempre in sintonia con le composizioni, tutte originali tranne
l'ellingtoniana Star Crossed Lovers, nella quale il tenore ricorda Ben
Webster. L'apporto del chitarrista è sobrio e mai scontato, come negli unisoni
di In a Spin, o in Journey Within, che rammenta il trio con Frisell
e Motian, o nella conclusiva PM, dedicata allo scomparso Motian, compagno
di tante avventure musicali del sassofonista.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
07/01/2011 | Esperanza Spalding al 34° Roma Jazz Festival, Gezz - Generazione Jazz: "Grande attesa e Sala Petrassi gremita per il ritorno a Roma, a circa un anno di distanza dall'ultima esibizione, della giovane e talentuosa Esperanza Spalding, attesa ad una conferma dal vivo dopo l'uscita del recente ed ambizioso album "Chamber Music Society"...Affiora la sensazione che la Spalding, pur dotatissima, voglia dire "troppo" e tutto insieme: canta, suona, improvvisa, compone i brani e li arrangia, disperdendo energie in troppi rivoli. La musica è veicolo di emozioni, ma in questo modo la tecnica, seppur eccellente, rischia di prendere il sopravvento sui sentimenti." (Roberto Biasco) |
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
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| "Road Song" Tony Monaco,Eddy Palermo, Flavio Boltro,Ray Mantilla and friends Tuscia in Jazz 2008Tony Monaco,Eddy Palermo,Flavio Boltro,Paolo Recchia,Francisco Mela, Geggè Munari, Ray Mantilla,Carl PotterEddy PalermoArenown... inserito il 20/11/2008 da lermici - visualizzazioni: 6412 |
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Data pubblicazione: 30/09/2013
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