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Roberto Demo
Come se i pesci
Abeat - Abjz 076
1. Seme e germoglio
2. Se io fossi Dio
3. Come se i pesci
4. Tra le righe
5. Nel cielo dei bar
6. Idee
7. Ragazzo fortunato
8. Il filo rosso
9. Sogno di una nota di mezza estate
10. Lost in Iceland
11. Rossetto e cioccolato
12. Si naviga lenti
13. Il momento della semina
Roberto Demo
- vox
Paolo Franciscone - drums
Luigi Martinale
- piano
Stefano Risso - doublebass
Tino Tracanna -
saxophones
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
L'ultimo lavoro di
Roberto Demo
parte dalla mutevolezza che permea di sè l'essere uomini, con le sue difficoltà,
le speranze, le gioie e le frustrazioni. Ancora una volta un lavoro originale, seppure
in contiguità con la grande tradizione della canzone italiana, vario, stilisticamente
completo, in cui i 13 pezzi dell'album spaziano per timbriche e ritmiche, approfittando
dell'abilità di Demo nelle variazioni ritmiche e nello scat. Ne è esempio paradigmatico
il bel brano 'Tra le righe' seguito dal solo di sax di
Tino Tracanna,
che ricama con grazia e originalità intorno alla chiara voce di Demo, e spesso le
fa da controcanto (come in 'Seme e germoglio' pezzo che apre il cd, dove
si è letteralmente rapiti dall'introduzione di piano); molto interessante il timing
di 'Come se i pesci', fortemente caratterizzato dalla ritmica irregolare
del piano di
Luigi Martinale; atmosfere molto jazzy per l'incipit di 'Se io
fossi Dio', con i ricami di Tracanna sempre a sottolineare il bel testo di Demo,
con le parole che un po' rievocano il classico Cecco Angiolieri; ritmi latini anche
un po' blues per 'Idee', a firma di Demo e di
Luigi Martinale.
Un lavoro in cui tutti i brani originali dell'artista si connotano per la pulizia,
la ricchezza dei testi, la precisione ritmica, nonchè per le fioriture melodiche
dell'indispensabile sax di Tracanna.
Numerosi gli spunti di riflessione sulla vita offerti dai testi di Demo, facilmente
apprezzabili se non ci si lascia distrarre dalle armonie e della finezze armoniche,
come in "Se io fossi Dio" dove il tema è quelllo della sofferenza inspiegabile nella
vita, o dell'alterazione del rapporto uomo--tempo e uomo-tecnologia di "Si naviga
lenti".
Una riflessione a tutto tondo, quindi, sul senso della vita, "sull'acquario senz'acqua"
nel quale spesso ci troviamo a vivere, sulle difficoltà e i casi che la vita ci
presenta; un ventaglio di composizioni e di concetti che spaziano attraverso le
molteplici possibilità offerte dalla forma canzone, e che alla canzone rendono omaggio
anche con l'inserimento di tre cover, "Nel cielo dei bar" di Buscaglione,
"Ragazzo fortunato" di Lorenzo Cherubini (ardito esperimento con totale rifacimento
armonico rispetto al brano originale) e "Rossetto e cioccolato" della Vanoni.
E' un disco molto maturo, impreziosito da un trio di strumentisti molto validi
(Paolo Franciscone alla batteria,
Luigi Martinale
al piano, Francesco Risso al contrabbasso) che con le continue interazioni
accompagnano la voce di Demo, con risultati notevoli soprattutto nelle composizioni
dello stesso Demo, che risultano più incisive ed equilibrate delle tre cover proposte.
Morena Ragone per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/09/2010
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