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Sivlia Cucchi Trio
I Liberti e la rivoluzione di Ottobre
Silta Records (2011) Prodotto da "Il Musicatorio"
1. Bath: Not For Me 5:29
2. Il Lago dell'O 6:24
3. Soleà 7:15
4. Marta 7:26
5. I Liberti e la Rivoluzione d'Ottobre
6. La Casa sul Mare
7. Ninette
8. Panci
9. Lungarno Gambacorti
10. Ex Voto
Silvia Cucchi - pianoforte
Davide Liberti - contrabbasso
Paolo Franciscone - batteria
Tutte le composizioni sono di Silvia Cucchi, tranne Ninette,
di Davide Liberti.
Registrato da Marco Ventriglia il 2 e 3 ottobre 2009.
Silta Records
email: info@siltarecords.it
web: http://www.siltarecords.it
La pianista torinese Silvia Cucchi vanta un curriculum musicale davvero notevole:
ha iniziato lo studio del pianoforte in tenera età, è vincitrice di numerosi concorsi,
è diplomata al Conservatorio. Ad appena diciannove anni viene attirata dal jazz,
e si reca in Germania a studiare con John Taylor, per poi diplomarsi in pianoforte
jazz. Svolge un'ampia attività concertistica in campo classico e jazzistico, e in
altri settori (partecipa al disco di Mariano Deidda dedicato a Grazia Deledda e
allo spettacolo di Neri Marcorè dedicato a Gaber), oltre a dedicarsi da un quindicennio
alla didattica musicale.
Il cd in trio «I Liberti e la Rivoluzione d'Ottobre», ha un titolo che apparentemente
potrebbe far pensare a un'opera in sintonia con certe esperienze di free politico
degli anni Settanta. Basta una scorsa alle brevi note all'interno del contenitore
per appurare che si tratta invece di un rassicurante quadretto familiare: il contrabbassista
Davide Liberti è il marito della pianista, e il titolo del cd fa riferimento
al suo mese di nascita. Così come i titoli di alcuni brani si riferiscono a episodi
familiari: Bath: Not For Me, costruito sulle armonie della gershwiniana
But not for me, fa riferimento alla scarsa propensione di
uno dei figli della coppia a fare il bagnetto, un altro brano del disco è a lui
dedicato (Panci), e altri sono omaggi ad amici della coppia.
La musica contenuta nel cd è un post bop di fattura semplice e diretta, comunicativo,
di buon impatto, che valorizza i tre musicisti, dando spazio a numerosi interventi
solistici del dinamico contrabbassista e all'accompagnamento ineccepibile del batterista.
Le gradevoli composizioni sono quasi tutte della pianista, tranne Ninette,
frutto della penna di Liberti.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/06/2011
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