Jazzitalia - Pietro Ballestrero: La casa degli specchi
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

CVLD08500
Pietro Ballestrero
La casa degli specchi


1. Si Mi 7:251. Si Mi 7:25
2. Bianco e nero 9:30
3. Buone Arie 8:54
4. Un tono 5:15
5. La casa degli specchi 7:33
6. Che ora è? 4:12
7. Hace tres anos 7:39
8. Respiro 7:40

Luca Biggio - Sax tenore e soprano, clarinetto
Pietro Ballestrero - Chitarra classica
Yves Rossignol - Contrabbasso
Paolo Franciscone - Batteria




Ci sono dolcezze che non si riescono a spiegare, mancano le parole o la genialità, ci sono certezze di cui si aveva bisogno, ma lo si apprende solo quando già si possiedono, ci sono musiche che si ha voglia di ascoltare, di incontrare. Le cerchiamo. Capita di rado di sentirsi stupiti da qualcosa che sembra così immediato così semplice, così già avuto che è bello poter pensare che questo stupore vada a colmare proprio una mancanza, un bisogno, un silenzio e si ha la consapevolezza di aver incontrato la musica che si stava cercando. Capita, se si ascolta La casa degli specchi, disco in quartetto del chitarrista piemontese Pietro Ballestrero. Le stanze di Pietro Ballestrero si aprono e accolgono e si ha la sensazione di sentirsi al sicuro, di sapere dove ci si trova, di poter utilizzare le chiavi, di un gesto di ospitalità.

Le corde del giovane musicista sono classiche più che jazz, la sua composizione elevata, attenta, mai esasperata. Si susseguono spazi pensati, ricchi di racconto sistemato su un pentagramma che disegnano una pianta-progetto ben solida, organizzata e discreta. Quasi ogni "centimetro perimetrale" è pensato, l'improvvisazione è minima, la cura dei musicisti, nel seguire il chitarrista-compositore, assoluta. Indispensabile alle stanze di Pietro Ballestrero sono i sax e il clarinetto di Luca Biggio, solista forse più dello stesso leader, capace di attraversare con rara eleganza le diverse composizioni, capace di legare le musiche in un'unica profonda narrazione. Si attende un canto, una voce, ma La casa degli specchi non ha voce umana, è vissuta dal dialogo continuo tra clarinetto e chitarra sistemati sulla ritmica puntuale, quasi trasparente, di Rossignol (contrabbasso) e Franciscone (batteria).

Le liner notes di Furio Di Castri iniziano così: "scrivere di musica non è mai facile", mai come in questa occasione condividiamo questa frase, forse perché la musica di Pietro Ballestrero è profondamente capace di disarmarci del superfluo, offrendo, nel suo essere aperta, spiegazioni, certezze, dolcezze, piacere; sanando, almeno in parte, la solitudine di uno specchio senza riflesso.
Alessandro Armando per Jazzitalia







Articoli correlati:
18/03/2013

More Music (Massimiliano Rolff Unit Five)- Francesco Favano

17/06/2011

I Liberti e la rivoluzione di Ottobre (Sivlia Cucchi Trio)- Enzo Fugaldi

18/09/2010

Come se i pesci (Roberto Demo)- Morena Ragone

26/12/2009

Another spring (Lorenzo Minguzzi New Organ Trio) - Laura Mancini







Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 3.531 volte
Data pubblicazione: 09/12/2006

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti