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Marilena Paradisi - Arturo Tallini
Rainbow Inside Free Improvisation to Watercolors
SILTA Records – 2010
1. Spring in Istambul
2. Architetcture
3. Bird Bazaar
4. Water Tree
5. Kids Playground
6. Giants of Dew
7. My First Day
8. Conversation 1
9. Light Forms
10. Choir
11. Conversation 2
12. My First Night
Marilena Paradisi
- Voce - Piano
Arturo Tallini - Chitarra
Alessandro Ferraro - Acquarelli
Silta Records
email: info@siltarecords.it
web: http://www.siltarecords.it
Marilena
Paradisi, con questo suo quarto album conduce alle estreme conseguenze
una ricerca sulla vocalità che non si è mai fermata. Partita dalle esperienze più
canoniche del jazz ha proseguito in contesti strumentali sempre più avanzati, spaziando
tra musica contemporanea e riferimenti etnici di sapore antico.
Il progetto di "Rainbow Inside", ambizioso e non privo di rischi,
nasce dal sodalizio ormai pluriennale tra una cantante "di jazz" ed un chitarrista
"colto" ed aperto alla sperimentazione come Arturo Tallini: i due, senza
rinnegare le proprie radici, decidono di abbandonare ogni certezza espressiva e
di avventurarsi nella terra comune dell'improvvisazione totale.
Il progetto
vede come ospite aggiunto il pittore Alessandro Ferraro, i cui dodici acquarelli,
appositamente dipinti per l'occasione, e riportati nel libretto accluso al CD, costituiscono
il fondamentale punto di partenza poetico della performance. Il disco infatti è
stato inciso in un'unica esecuzione ininterrotta, con i due musicisti che improvvisano
ed interagiscono traendo ispirazione diretta dall'immagine pittorica.
Marilena utilizza da sempre la voce come uno strumento musicale: il suo canto
notturno, fruscio delle ali nell'aria limpida della notte, si trasforma improvvisamente
in un tuffo negli abissi più reconditi dell'animo umano, pause di lirica bellezza
si alternano grappoli di echi cavernosi, sostenuti e sottolineati dai puntuali interventi
della chitarra di Arturo Tallini.
E' un mondo sospeso, onirico, profondo, che evoca le immagini indefinite che affiorano
nel passaggio tra sonno e veglia. I risultati, non sempre "facili" e a volte "spiazzanti"
per l'ascoltatore, privilegiano il contenuto emozionale: occorre dimenticare ogni
riferimento canonico ed abbandonarsi alla musica, lasciando scorrere il flusso delle
emozioni, ricreando, da ascoltatori, lo stesso metodo applicato dai musicisti in
studio.
Un'esperienza tutt'altro che usuale, che, qualunque sia l'esito finale, non può
lasciare indifferenti.
Roberto Biasco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/11/2010
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