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Marilena Paradisi
Come dirti
SILTA records – 2012
1. Non sono sola
2. Mi hai detto
3. Essence
4. Marea
5. Notti d'Ambra
6. Forse
7. Finchè vuoi
8. Distanze
9. Danza con me
10. Come dirti
11. Incerto
12. Lo ritroverai
13. Vedo solo
14. Io non so cantare
15. Mi mancherai
16. Attimi
Marilena Paradisi
- voce
Stefania Tallini
- pianoforte
Silta Records
email: info@siltarecords.it
web: http://www.siltarecords.it
Marilena
Paradisi ha fatto della ricerca sull'improvvisazione una ragione di
vita, allontanandosi progressivamente dal linguaggio del jazz, da cui era partita,
e che ha caratterizzato i suoi primi tre album, senza per questo dover disconoscere
o rinnegare il suo percorso artistico.
"Come Dirti" va a completare una ideale trilogia di lavori realizzati per
la SILTA Records, tutti all'insegna dell'improvvisazione totale, sempre in duo ed
ogni volta con un partner diverso: "Rainbow Inside" del
2010 con il chitarrista classico Arturo Tallini,
per proseguire con "Prelude for Voice and Silence" del
2011, con la straordinaria cantante giapponese Michiko Hirayama, icona della musica contemporanea d'avanguardia.
In questo nuovo progetto Marilena ha fortemente voluto accanto a sé
Stefania Tallini,
non più una promessa, ma una realtà consolidata nel panorama del jazz italiano,
come brillantemente dimostrato dai suoi ultimi lavori:"Maresia" e soprattutto
il più recente e notevolissimo "The Illusionist".
Anche questa volta la coraggiosa cantante romana ha deciso di alzare l'asticella
oltre i limiti raggiunti, affrontando un esperimento mai tentato prima d'ora: improvvisare
sul momento sia la melodia che le parole, in un interscambio continuo con il pianoforte
di Stefania
Tallini: un dialogo sotterraneo, tanto intenso quanto "irrazionale",
basato sulla profonda empatia tra le due protagoniste.
Il disco è stato infatti registrato direttamente dal vivo all'interno dello studio
di registrazione, nell'arco di due performance uniche ed irripetibili.
Trattandosi infatti di pura di improvvisazione estemporanea ogni nuova esecuzione
si caratterizza come un evento inedito, i cui esiti finali, a volte imprevedibili,
dipendono dal delicatissimo equilibrio emotivo che intercorre tra le due protagoniste
in gioco e tra queste ultime ed il pubblico presente: la dimostrazione si è avuta
nella prima assoluta dello scorso 25 febbraio alla Casa del Jazz di Roma, nella
sala gremita di un'audience quanto mai partecipe.
Atmosfere notturne, suggestioni oniriche, chiaroscuri affrontati dalle due sacerdotesse
con una sensibilità tutta femminile che permette loro di essere credibili ed emozionanti.
La novità assoluta, dovuta alla presenza della "parola" all'interno dell'improvvisazione,
regala al pubblico un punto di riferimento in più, una sorta di "aggancio" emotivo
più tangibile rispetto allo sviluppo estemporaneo della melodia pura.
Difficile soffermarsi sui titoli dei singoli brani, visto che ogni volta potrebbero
mutare a seconda dell'umore e dell'ispirazione delle autrici. Sono canzoni che,
per dirla con Tom Waits, vivono di vita propria ancor prima di essere state scritte,
galleggiano nell'aria in attesa che qualcuno le afferri e le "butti giù", acchiappandole
al volo per condurle vicino all'orecchio di chi ascolta.
Roberto Biasco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 15/07/2012
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