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Stefania Tallini
The Illusionist
Alfa Music 2010 Dsitribuzione Egea
1. 1.Atlantica Saudade
2. Ics Dance
3. Acalanto Carioca
4. Indaco
5. Girasoli
6. The Illusionist
7. Choro Cubano
8. Over the rainbow
9. Lilith Dance
10. Guinga
11. Alobrasil
12. A Veva
13. Bachiana
14. La Spiaggia
15. Tarantè 2001
Stefania Tallini
- pianoforte (Fazioli Grand Piano F278)
ALFAMUSIC
Music Label & Publishing
Via G. Turner, 27 - 00169 Rome (Italy)
Tel:(+39) 06 263067 Fax:(+39) 06 23269109
email:
info@alfamusic.com
web: www.alfamusic.com
"L'illusionista, personaggio affascinante, capace di destare le meraviglie del
pubblico, capace di illudere e compiere prodigi attraverso u suoi magici trucchi…
Come un illusionista vorrei giocare a far sparire i suoni stridenti, stonati, grigi,
freddi, per farli riapparire trasformati: diversi, nuovi, colorati, più belli e
più veri. Però senza trucchi, solo andando nel cuore del mio cuore e senza magie,
ma solo cercando l'essenza più profonda della vita. E mi piace pensare che tutto
questo non sia un'illusione."
Così si apre il libretto che accompagna il nuovo disco di
Stefania Tallini.
Ed è tutto vero. Durante i 44 minuti di musica che formano il disco, si ha l' illusione
che tante banalità che offendono i padiglioni auricolari siano state messe al bando,
che la musica sia solo vera e verace, non intrisa di banalità coeve.
Stefania
Tallini, compone, esegue ed arrangia in assoluta solitudine il suo nuovo
album, originale come le sue precedenti prove che le hanno permesso di attestarsi
tra i migliori musicisti jazz internazionali, tanto che la sua composizione New
Life figura nel "Real Book" italiano. Melopea suddivisa un 15 acquerelli, tutti
originals ad eccezione della rilettura di Over the rainbow, immune da leziosità.
La Tallini
ha un'intonazione impeccabile ed una facilità enunciativa sorprendente che coniuga
gli stilemi classici con l'improvvisazione, con abbellimenti mai oziosi, sempre
naturali. Prova ne è Bachiana che palesa il linguaggio maturo e personale
dell'artista, sempre pronta a cambiare registro e tocco e passare – con la medesima
abilità e fermezza – alle tinte latin (Choro Cubano, Alobrasil). La
libertà espressiva della pianista romana trova l'apice con due composizioni frutto
dell'assoluta improvvisazione: Indaco e Alobrasil, dove lascia fluire
la musica senza i vincoli di strutture definite. E' distrattamente elegante anche
nel suono più popolare con Tarantè 2001 e dimostra una rara competenza nel
gestire il flusso sonoro, aurato di una leggera tensione.
The Illusionist si ascolta tutto d'un fiato ed al termine viene voglia
di spingere di nuovo il tasto dello "start".
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 10/08/2010
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