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Trionometry Group
Trionometry
AlfaProjects - Alfamusic 2010
1. Song Inside
2. Minor Digression
3. The Day Before
4. Never Again
5. Trionometry
6. Intro Essenze
7. Essenze
8. Steve's Mood
9. Nadiya
10. Cercarsi
Alesandro Bravo - piano
Stefano Cantarano - contrabbasso
Alessandro Marzi - batteria
ALFAMUSIC
Music Label & Publishing
Via G. Turner, 27 - 00169 Rome (Italy)
Tel:(+39) 06 263067 Fax:(+39) 06 23269109
email:
info@alfamusic.com
web: www.alfamusic.com
I musicisti europei di jazz hanno da tempo definito un'identità musicale che rende
i propri artefatti chiaramente riconoscibili rispetto alla comune matrice afro-americana.
Il Trionometry Group, percorrendo questo tracciato, è riuscito a rielaborare
le proprie influenze (il trio di
Bill Evans
com'anche di quello
Bud Powell) e presentarsi nel mondo conciliandole con quelle storicamente
europee. Ne risulta uno stile fresco poiché realmente frutto di un lavoro intellettuale
che ama, poi, concedersi al suo opposto: trigonometria vs trio-no-metry(a).
Il trio vuole sintetizzare tutto così come le esperienze dei suoi componenti,
che però hanno deciso di non essere meri solisti o ottimi accompagnatori, per curare
soprattutto il sound dell'ensemble. Pertanto le singole tracce, anche
se portano tutte la firma di Stefano Cantarano o Alessandro Bravo,
sono parimenti elaborate da Alessandro Marzi in modo da creare un'atmosfera,
un'essenza che sarà il carattere riconoscibile del gruppo ed è per questo che i
Trionometry hanno già una storia di quasi 5 anni.
Avendo altresì un carattere melodico "nostrano" il disco risulta godibilissimo
anche per chi ammette di "non capire" il jazz, mentre per chi lo frequenta da più
o meno tempo sarà una gradevole sorpresa: le linee esecutive sono finemente intrecciate
come trama e ordito e durante l'ascolto si viene semplicemente rapiti dalla musica.
Questa è la prova concreta che l'intenzione dei musicisti di prediligere il gruppo
rispetto al singolo è stata realizzata: il pensiero ha trovato una lieta rispondenza
nel reale musicale ed è il brano nella sua completezza che colma l'ambiente di riproduzione
sonica; non solo tal passaggio di piano, un solo di basso o un'invenzione ritmica
della batteria.
Infine, tutte le songs sono interpretate con un sentire veramente rilassato
e un sapiente uso delle dinamiche e ciò è prerogativa solo dei grandi musicisti.
Paolo Incani per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 04/09/2010
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