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Piero Delle Monache
Thunupa
Parco della Musica Records (2012) Distribuito da Egea Music
1. Samar
2. Ascolta se Piove
3. Aperol
4. Rollin' Years (Mr. Michael Blindlove)
5. RW2
6. Rue des Saisons
7. Sweetness
8. Ascolta se Piove (solo version)
9. Thunupa
10. Dreamers
(All tracks composed by Piero Delle Monache)
Piero Delle
Monache - Sassofono tenore, voce, percussioni
Claudio Filippini
- Fender Rhodes, tastiere
Tito Mangialajo Rantzer - Contrabbasso
Alessandro Marzi - Batteria
Chi, o cosa è, Thunupa? Un vulcano dormiente nel Salar de Uyuni
(Bolivia), ma anche il nome di un dio andino, alto e barbuto, che ripristinò l'ordine
e la stabilità.
Chi, o cosa è,
Piero Delle Monache? Un giovane ed eclettico sassofonista abruzzese,
che, ormai al suo secondo album, dopo Anni Rotolanti è alla ricerca di ordine e
stabilità.
La "pace dopo il caos" è quindi il filo conduttore di questo concept-album. Stampato
dalla Parco della Musica Records e coordinato da Altotenore, "Thunupa"
vede il sassofonista
Piero Delle
Monache schierato con il pescarese
Claudio Filippini,
la versatilità in persona Alessandro Marzi, e infine Tito Mangialajo Rantzer
al contrabbasso.
Un disco che si presenta più maturo del lavoro precedente (Welcome,
del 2010), distinguendosi per le sonorità riflessive,
a volte enigmatiche, e la ricerca armonica: ampio respiro tra le frasi, echi dalla
giungla, ma soprattutto la cura per le singole note: poche, ma buone. La titletrack
a fine album contiene le registrazioni di telefonate ad amici e colleghi, che, citando
stralci del libro Impronte degli Dei (Graham Hancock, 1996), rimettono in
ordine i vari tasselli (la pace dopo il caos, appunto). Decisamente una ventata
di novità, visto anche che Piero è la più giovane new entry nel prestigioso catalogo
di Parco Della Musica.
Se Rue des Saisons e Rollin' Years sono più strettamente
autobiografiche, altre tracce come Dreamers o Sweetness indagano più
generalmente sulla vita e gli artisti, suoi protagonisti: si pone quindi l'ascoltatore
di fronte a più livelli d'ascolto (in senso sia verticale che orizzontale). RW2,
che originariamente accompagnava un documentario sulla guerra del Ruanda, col suo
aggressivo assolo di synth ci restituisce la violenza con cui si scontravano, fino
a 20 anni fa, Tutsi e Hutu.
C'è un‘influenza etnica molto forte in Thunupa: a partire dal
titolo, passando dalla copertina di Stefano Schirato (anche lui pescarese, già collaboratore
per il New York Times e Vanity Fair), e finendo con il Samar…
Samar, quella voglia di raccontare storie che salvò la vita a Sharāzād in
Mille e una Notte, quella voglia che anche
Piero Delle
Monache sente nel profondo, e come in una catarsi condivide: per salvarsi,
e salvarci, la vita.
Matteo Mosca per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/10/2012
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