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Intra – Tommaso - Gatto
Canzoni Preludi Notturni
Alfamusic 2010 Ditribuzione Egea
1. Canzone per Sara
2. Il mi di corso Venezia
3. Canzone per Iachi
4. Notturno per Giovanni
5. Canzone per Rocco
6. Notturno per Roberto
7. Notturno per Olivia
8. Preludio per Dudy
9. Bluestop
Enrico Intra - pianoforte
Giovanni Tommaso - contrabbasso
Roberto Gatto
- batteria
ALFAMUSIC
Music Label & Publishing
Via G. Turner, 27 - 00169 Rome (Italy)
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Chapeau! E' meglio dirla tutta e subito: Canzoni Preludi Notturni
è un disco di pregio e di spessore che solo tre eccellenti musicisti, parte della
storia del jazz italiano e non solo, potevano confezionare. Enrico Intra,
Giovanni Tommaso e
Roberto
Gatto non abbisognano di presentazioni, ma di elogi per quanto abbiano
costruito in questo lavoro, sì. Nove brani tutti firmati da Intra, che condivide
l'autografo con Tommaso in Notturno per Giovanni e con Gatto nel Notturno
per Roberto.
Il pianista, compositore e arrangiatore milanese declina tutto il suo personale
vocabolario musicale, sempre più arricchito da esperienze, studi e ricerca che,
incessantemente, continua a svolgere, nonostante lo status artistico raggiunto
potrebbe già essere appagante. Una prosodia ricca di un ventaglio di suoni che vanno
dall'estrazione euro – colta, all'improvvisazione pura con stilemi avanguardistici.
Ogni nota è misurata, indispensabile nella complessiva economia musicale ed espressiva.
E' la prima volta che i tre musicisti incidono insieme - su istanza dello stesso
Intra - ed il risultato è un interplay empatico, di getto sulla scrittura eccellente
di Intra. Giovanni Tommaso ha personalità che mette in bella evidenza non
limitandosi ad un lavoro di rifinitura, bensì accentando le armonie con un'agilità
impressionante.
Roberto
Gatto ha una tecnica esecutiva impeccabile che si sostanzia in una ricerca
timbrica costante e che palesa tutto il suo background mediterraneo.
Un sound collettivo, di forte impatto che raggiunge momenti di alta tensione
ritmico- armonica nelle pieghe sonore più libere, nei commenti improvvisativi che
guardano all'atmosfere e non agli stacchi (Canzone per Iachi). Lirismo non
fine a sé stesso anche nei brani più melodici (Canzone per Sara, Notturno
per Giovanni) dai quali scaturiscono frasi nitide, cristalline.
Si concretizza una congerie di forme per mano di tutti, ma soprattutto
grazie ad Intra, miscelatore, con gran tecnica e gusto, dei principali dialetti
del pianoforte jazz moderno. Un monito per tutti, in particolare per i più giovani,
nel non sentirsi arrivati e smettere di studiare e ricercare, dopo qualche premio,
qualche disco o concerto di successo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
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Data pubblicazione: 15/08/2010
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