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Stefania Tallini
Viceversa
ALFA MUSIC 2013- AFMCD164
1. Viceversa
2. Duke
3. Vertiginosa
4. Didala e Chittò
5. Dá o pé loro
6. Eclissi
7. Pesarobajao (a Hermeto)
8. Di Menor
9. Solitango
10. Choro para mim
11. Breve/Nó na garganta
12. Cheio de dedos
13. Medea ( a M.M.)
14. Mãe do mar
Stefania Tallini - pianoforte Guinga - chitarra e voce Corrado Giuffredi - clarinetto
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Da qualsiasi verso la prendi, qualsiasi scatola di genere le
si possa confezionare, qualsiasi appellativo le si voglia dare, avrà sempre e solo
un nome: musica.
Stefania Tallini affida il suo messaggio al titolo dell'album e, soprattutto,
a ciò che vi suona dentro. La metalinguistica musicale qui non c'entra, non si devono
necessariamente compiere sforzi per dare un'etichetta e interpretare la musica:
può essere sufficiente ascoltarla e cercare, con tutti i limiti delle parole, di
raccontarla.
Stefania Tallini non si pone limiti e gioca a meraviglia con le regole e
la sintassi musicale e dimostra, se ce ne fosse bisogno, quanto sia vasto il vocabolario
pianistico attraversando l'Oceano con una facilità disarmante.
Il brano eponimo che apre il disco è il distillato dell'opus compositivo della pianista:
souplesse e vigoria per un couplet ricco di sorprese, avvinghiato
tanto alle maestose figure classiche, quanto allo swing di New Orleans. E non è
solo la presenza di Guinga con la sua inconfondibile voce, una carezza con il guanto
di crine, e il suo tocco carioca a spingere verso gli assolati lidi brasiliani,
perché la Nostra ha fatto proprio il patrimonio della musica popolare del Brasile,
lasciandolo fluire con naturalezza nell'improvvisazione jazzistica, come si ascolta
in "Duke", densa ed elegante dedica a Ellington; e anche nel baião
che esalta la tecnica percussiva della Tallini in "Pesarobaiao" (dedica dalla
doppia veste: Pesaro e Hermeto Pascoal), che fa coppia con "Di menor", che
mette in luce la poliedria della pianista che spolvera i tasti con arpeggi flamenchi.
Armonie e metrica si susseguono con gustosa indisciplina e spunta dall'angolo "Solitango"
con tutta la precisione e il nitore del clarinetto di Corrado Giuffredi che ricama
la melodia contrappuntato dal pianoforte ebbro di focoso lirismo. Sempre Giuffredi
vernicia di classico splendore "Choro para mim", dove con una naturalezza
sbalorditiva convivono tre idiomi differenti, condotti per mano dalla Tallini che
li riveste di raffinato e ombreggiato swing, celato dal carattere vigoroso dell'esecuzione.
Un disco dai mille risvolti e dalle tante interpretazioni, ma un filo rosso questo
disco ce l'ha: si ascolta della bella musica.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 25/01/2014
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