Jazzitalia - Menconi, Fioravanti, Bagnoli: From east to west
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Abeat records - 2008
Menconi, Fioravanti, Bagnoli
From east to west


1. Samuel
2. Venti Alisei
3. The Fool on the hill
4. Azbi
5. Romeo e giulietta
6. From east to west
7. O Scioco
8. Edith
9. Bandeyer

Alessio Menconi - chitarra
Riccrdo Fioravanti - contrabbasso
Stefano Bagnoli - batteria




Via Pasubio, 6
21058 Solbiate Olona (VA)
tel/fax +39 0331 376380


"From east to west" è un ottimo lavoro con molte buone peculiarità dalla propria parte. Si dovrebbe accennare innanzitutto alla semplice line-up, che da sola entusiasma e dà garanzia di alto profilo al disco che si ha fra le mani. Il duo Fioravanti - Bagnoli è ormai da tempo consolidato: assieme costituiscono un organico ritmico e melodico (giacché chi scrive è fermamente convinto, fra le altre cose, anche della melodicità intrinseca allo stile di un batterista come Bagnoli) che non lascia nulla al caso, dove la struttura dell'accompagnamento è formata da un preciso equilibrio fra espressione ed intenzione, che conferisce al lavoro ricchezza, solidità e precisione.



D
'altro canto non è da meno la presenza di un chitarrista come Menconi, forse uno dei più creativi improvvisatori di cui l'Italia possa farsi lustro e, come dimostrano i brani qui registrati, intelligente compositore. La chitarra di Menconi, dal suono caldo e ricco di pathos, è sicuramente il tratto distintivo di questo lavoro. Ciò che colpisce di questo artista è il suo lasciarsi trasportare ed al contempo a rapire anche con poco note penetranti. Colpisce la sensibilità espressiva con cui costruisce un monologo che sembra rivolto direttamente a chi l'ascolta; stupisce la maniera con cui elude la tecnica fine a sé stessa a favore di un profondo confronto con il brano e con il lirismo insito in esso.

Un altra caratteristica importante, molto evidente, sta nell'aver scelto di restare legati alla formazione classica del trio senza comunque sacrificare la possibilità di invenzioni ed idee più originali, anche se ciò non si traduce in una cieca ricerca della novità e del non-sentito. I movimenti, le dinamiche e gli scambi fra le voci in coro sono snelli e liberi: la forma è moderna. Paradossalmente, nonostante la generale dolcezza del suono ed il carattere fluido dei brani, il lavoro dei tre trova eco nella fusion e nel jazz-rock; si avverte infatti una tensione sottostante la trama del corpo sonoro che spesso tende a rivelarsi e farsi strada, soprattutto nei momenti solistici, creando una bella contrapposizione con il dolce languore che caratterizza i brani dell'intero disco.

Se lo stile più genuino di Menconi traspare dai quattro brani scritti di suo pugno, fra cui è assolutamente da segnalare "Venti Alisei", la maggior libertà creativa il trio la trova nei brani non originali, fra cui figurano una inaspettata "The fool on the hill" dei Beatles e la stupenda "Romeo e Giulietta" di Nino Rota. Breve ma magnifico momento è invece "Azbi", di Fioravanti, costituito da un semplice scambio di tema fra chitarra e basso dominato da un suono sospeso e un po' malinconico, ma in grado di toccare realmente l'animo di chi ascolta.

L'ultima composizione è invece una sorta di colpo di coda, dal ritmo più marcato e presente: "Bandeyer" di Bagnoli, ed è chiaro, non poteva che esser suo. La chiusura del brano, e quindi quella dell'intero lavoro, è semplicemente geniale: in contrasto con le tracce precedenti ed il loro suono più indefinito, sembra convogliare quella tensione cui si è accennato, per concentrarla e ispessirla, come a voler controbilanciare improvvisamente tutto l'assetto del disco.

"From east to west", in sostanza, ha tutte le carte in regola per risultare come una delle più felici produzioni di questo anno.
Achille Zoni per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 23/08/2008

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