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Roberto Demo
La Porta
1. It don't mean a thing (voice solo)
2. Danza eolia
3. I wish you love
4. 'Round Midnight
5. Oleo
6. Coccole
7. Sonny's tune
8. La porta
9. Three dreamers - Four brothers
10. Lullby of Birdland
11. Mille volte ancora
12. All blues
Roberto Demo -
voice
Palmino Pia -
piano
Emanuele Cisi -
tenor and soprano sax |
La vocalità jazz maschile, a
differenza di quella femminile, è in Italia ancora rara per non dire assente.
Belle voci del passato cantavano alla Sinatra o Nat King Cole, già meno alla Mel
Tormé; oggi canterebbero alla Bobby Mc Ferrin.
Molto più difficile e originale la ricerca di una propria strada che non sia
solo virtuosismo spettacolare o feeling fine a se stesse, ma vera espressione
artistica, termine quest'ultimo di eterna valenza a confronto con il
mercantilismo (di lusso o basso) generale.
Mi pare (e mi auguro) che lei abbia imboccato una strada non banale, che ci sia
un'intuizione di qualcosa di suo e di interessante per chi ascolta.
Avanti quindi senza indugi. Questo suo "La Porta" fa intendere un seguito...
Giorgio Gaslini
estratto da una lettera inviata da Giorgio Gaslini, dopo il ricevimento del
master.
Parlare di chi fa uso della voce in termini tecnici non è di reale interesse,
mentre avere ascoltato la musica di Roberto getta un raggio di luce sul mondo
interiore del canto nel nostro paese in questi anni.
Potrebbe sembrare una figura di giovane poeta tra le nuvole che immagina
intrepide avventure; un gatto che sogna di togliersi la pelliccia e fare uscire
l’anima felina. Roberto si muove tra il quotidiano ed il fantastico con immaginazione
ed ironia, con l'anima di chi vive un'esperienza piena di curiosità e di gioia.
Tiziana Ghiglioni
Da almeno dieci anni vedo presentarsi sulla scena jazzistica italiana giovani
musicisti di grande talento.
Mi mancava un cantante ed eccolo qui: Roberto Demo dimostra in questo disco
d’esordio di avere un timbro di voce originale sorretto da un prezioso senso
ritmico, da una pronuncia e da un fraseggio jazzistico di notevole qualità.
I motivi di interesse di questa registrazione sono molti, ma in particolare mi
ha fatto piacere sentire Roberto cimentarsi con i classici
"It
don't mean a
thing" () e
"All Blues".
Franco D'Andrea
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Data pubblicazione: 08/11/2001
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