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Andrea Dulbecco
Canzoni
Abeat - Abjz 075
1. La canzone di marinella (De Andre) - 7:19
2. Tu t'laisses aller (Aznavour) - 6:49
3. Estate (Martino) - 6:10
4. Jolies momes de mon quartier (Aznavour) - 5:52
5. What Are You Doing The Rest Of Your Life (Legrand) - 6:39
6. Les feuilles mortes (Kosma) - 7:54
7. Fiore di maggio (Concato) - 3:19
8. You Must Believe In Spring (Legrand) - 6:33
Andrea Dulbecco - vibrafono, marimba
Stephane Belmondo - tromba, flicorno
Thomas Bramerie - contrabbasso
Dedé Ceccarelli - batteria
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
Delicato e sensibile esponente di spicco della musica classico-contemporanea,
Andrea Dulbecco pubblica il suo nuovo lavoro, "Canzoni", un cd apparentemente
frutto di scelte dettate dal solo gusto personale, ma che, in realtà, tracciano
un ipotetico percorso di avvicinamento alla canzone, tra vecchi e (forse) nuovi
'standard', attraverso l'incontro tra la grande canzone italiana e la melodia francese,
tanto cara al vibrafonista italiano.
I temi dei pezzi più noti fungono da cornice alle improvvisazioni di un quartetto
di grandi nomi, nato quale sentito omaggio alla terra di Francia, dove Dulbecco
ha vissuto e lavorato per un lungo periodo e quale collaborazione di un gruppo di
amici in sereno divertissement: Stephane Belmondo (tromba e flicorno, molto
bello l'approccio nel primo pezzo 'La canzone di Marinella'), Thomas Bramerie
(contrabbasso) e Andrè Ceccarelli (batteria).
Ciò che emerge con chiarezza è la ricerca istintiva di Dulbecco nella coniugazione
tra la forma canzone e gli stilemi della musica jazzistica propriamente intesa,
che si avverte soprattutto nelle improvvisazioni. Tale ricerca viene realizzata
sia tramite la presenza di brani noti, propri del reportorio consolidato dei jazzisti,
e qui fortemente rielaborati come 'Estate' o i due pezzi di Legrand, sia
attraverso brani insoliti e meno noti quali 'Tu t'laisser aller' 'Jolies momes
de mon quartier'di Aznavour, o 'Fiore di maggio', il più noto brano di
Fabio Concato. Bella l'improvvisazione su 'Tu t'laisser aller', dove l'assolo
di tromba evoca la linea melodica di 'The nearness of you' di Hoagy Carmichael.
La particolare timbrica del vibrafono connota il repertorio del quartetto e impreziosisce
alcuni brani; è forte il feeling con la tromba di Belmondo, che emerge negli interscambi
tra i due, particolarmente su brani come 'Jolies momes de mon quartier'di
Aznavour, nel quale, oltretutto, l'osssatura ritmica del contrabbasso sostiene la
voce strumentale della tromba nell'improvvisazione sul giro armonico. Interessante
l'assolo di batteria con cui si apre 'Les Feuilles Mortes', che rende inizialmente
di difficile riconoscimento il pezzo, riarrangiato anche nella linea armonica e
dilatato nella struttura. Eccellenti i due brani di Michel Legrand, con menzione
particolare per 'You must believe in spring'.
Un disco elegante, piacevole, melodico, libero quanto basta per non stancare
l'ascoltatore e guidarlo in un piacevole incontro tra culture, vicine ma allo stesso
tempo differentemente complementari.
Morena Ragone per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/09/2010
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