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DREYFUSS JAZZ 2009
Aldo Romano
Origine


1. Silenzio
2. Pasolini
3. Il camino Part 1
4. Il camino Part 2
5. Gamelan
6. Touch of a Woman
7. Elis
8. Celestina
9. Dreams and Waters
10. Starless Night
11. For Michel
12. Il camino Part 3
13. Jazz Messengers

Aldo Romano - batteria, chitarra, voce
Stéphane Belmondo - tromba, flicorno
Lionel Belmondo - sax soprano e tenore, flauti
Géraldine Laurent - sax alto
Jerome Voisin - clarinetto
Bernard Burgun - corno inglese
Cécile Hardouin - fagotto
Philippe Gauthier - flauti
François Christin - corno francese
Bastien Stil - tuba
Eric Legnini - pianoforte
Thomas Bramerie - contrabbasso





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U
n'istituzione del drumming europeo, e questo è un dato inconfutabile. Altro fatto incontrovertibile è che Aldo Romano, già da qualche tempo, sia influenzato dalla canzone, forgiando una verve da chansonnier venata da compiacimenti pop.

Origine si muove all'interno di un cerchio elastico, nel cui interno gravitano sfere dai colori e timbri piene di idee moderne, con una particolare cura per il dettaglio, però anche biglie poco rilucenti. Delle prime, prova ne è Silenzio, brano d'apertura dove fa bella mostra Stèphane Belmondo, trombettista dalla fantasia ben calibrata. Così come Il Camino, in due parti ben strutturate nell'equilibrio orchestrale dei flauti e dei fiati, sostenuti dagli arpeggi alla chitarra di Romano. Gamelan strizza l'occhio allo swing ed a quell'omogeneità sonora che contraddistinse la Clark-Bolland Big Band, grazie anche – e soprattutto – al prosodico Voisin al clarinetto, alle molteplici inflessioni di Belmondo ed ai contrappunti scintillanti di Eric Legnini al pianoforte. Ancora a Legnini e Belmondo ed alla sua essenza blue, spetta epurare da ovvietà il tema di Touch Of Woman. Le indubbie capacità d'orchestrazione di Lionel Belmondo, a cui va il merito anche di aver scritto gli arrangiamenti, imbevono di lirismo la breve Elis. Poco convincenti, appaiono Celestina, Pasolini e Starless Night, fin troppo attratte da quella piaggeria longue, un approccio armonico fin troppo sinuoso e ricercato. Così come Dreams And Waters, una ballad come tante: solo elegantemente francese, d'energica leggerezza, impreziosita dall'improvvisazione di Legnini, vitale ed asciutta. Gli slow abbondano: For Michel ne da ampia attestazione nelle sue geometrie semplici e melanconiche. Il Camino Parte III, invece, è in mid-tempo. Chiude il lavoro la voce e la chitarra di Romano con Jazz Messengers, à la française.

Godibile, fatto di brani tutti firmati dal batterista d'origine bellunese, apprezzabili per orchestrazione e linearità, identificativi di una personalità sonora probabilmente in evoluzione, ma non da chapeau.

Alceste Ayroldi per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 14/03/2010

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