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Marcus Miller
With Orchestre Philarmonique De Montecarlo Featuring Roy Hargrove – Raul Midòn
A Night in Montecarlo
(dreyfuss – Distr. Egea 2010)
1. Blast! (M.Miller);
2. So What (M.Davis);
3. State of Mind (Raul S.Midon);
4. I Love You Porgy (Gershwin-Heyward-Gershwin);
5. Amandla (M. Miller);
6. I'm Glad There is You (Dorsey – Mertz);
7. Medley: O Mio Babbino Caro – Mas Que Nada (G.Puccini – G. Ben);
8. Your Amazing Grace (Trad.- M.Miller);
9. Strange Fruit *(L.Allen)
Marcus Miller
- Bass Guitar, Bass Clarinet
Roy Hargrove - Trumpet
Raoul Midòn - Vocals, Guitar
Alex Han - Alto Saxophone
Dj Logic - Turntables
Federico Gonzales Pena - Piano, Keyboards, Percussion
Poogie Bell - Drums
Herbie
Hancock - Piano on "Strange Fruit" (Bonus Track)
Orchestra Filarmonica di Montecarlo diretta da Damon Gupton
– Primo Violino: Liza Kerab.
Recorded Live at Montecarlo Jazz Festival - 29/11/2008.
Distributed by
Egea Distribution
Marcus Miller
non ha bisogno di presentazioni: virtuoso assoluto del basso elettrico - strumento
nel quale prosegue la strada aperta da innovatori come Stanley Clarke e
Jaco Pastorius
- artista eclettico e multiforme, star di prima grandezza della "fusion", ha avuto
la fortuna e la bravura, ancor giovanissimo, di collaborare con Miles Davis
nell'ultimo scorcio della sua carriera, firmando come compositore ed arrangiatore
alcuni dei suoi ultimi dischi, tra cui "Fiesta", "Amandla" e soprattutto
"Tutu", forse l'ultimo capolavoro di Miles in studio. In questo spettacolare
album dal vivo, registrato al Festival del Jazz di Montecarlo nel novembre del 2008,
Miller si ripropone nel ruolo di arrangiatore per grande orchestra oltre che di
solista eccelso, non solo al basso elettrico, ma anche al clarinetto basso. L'occasione
è un concerto nel quale il suo gruppo è supportato dalla Grande Orchestra Filarmonica
di Montecarlo, che si cimenta nell'interpretazione di autori ed ispirazioni molto
diverse, mettendo insieme Miles Davis ed il gospel, Giacomo Puccini e Sergio Mendes,
il funk e le atmosfere orientaleggianti, in un minestrone che non a torto potrebbe
apparire indigesto. Il pericolo è fortunatamente schivato grazie alla classe eccelsa
dei musicisti, tra i quali spiccano il cantante e chitarrista Roul Midòn, sugli
scudi nella sua "State of Mind" e nella coinvolgente rivisitazione di "Your
Amazing Grace" in cui gli accenti gospel si fondono con le atmosfere più raffinate
del soul.
Per il resto la spettacolarità degli arrangiamenti, il funambolismo del leader
ed il professionismo assoluto dell'orchestra producono una musica certamente di
forte impatto estetico, ma in verità un po' troppo patinata e tirata a lucido per
essere considerata genuinamente e profondamente "jazz".
I momenti più autentici ce li regala il talento di Roy Hargrove,
ex enfant prodige ed ormai stella di prima grandezza, con un fulminante assolo in
"Amandla", ed a seguire in una emozionante interpretazione di "I'm glad
there is you", una ballad nella quale l'orchestra d'archi assume un tono più
calmo e sommesso, fornendo la giusta cornice al caldo suono della tromba di Roy.
La bonus-track finale, però registrata in studio, ci propone un inaspettato
duetto tra
Marcus Miller al clarinetto basso ed
Herbie Hancock al piano, che rivisitano con pathos ed eleganza un po'
enfatica "Strange Fruit", resa immortale da Billie Holiday.
Roberto Biasco per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
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Data pubblicazione: 25/07/2010
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