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Terez Montcalm
Song For Shirley Horn
INCIPIT 2012 INC 131, distr. Egea
1. Heres' To Life
2. Nice N'Easy
3. If You Love Me
4. Rules Of The Road
5. A Song For You
6. The Great City
7. A Time For Love
8. Just In Time
9. One At A Time
10. How Am I To Know
11. Isn't It A Pity
12. You Won't Forget Me
Terez Montclam - voce e chitarra
Gil Goldstein - pianoforte
Rufus Reid - contrabbasso
Steve Williams - batteria
Ernie Watts - sax tenore su 1, 3, 7 e 12
Roy Hargrove - tromba su 5 e 6
Terez Montcalm ha sempre sfoderato una grinta da songwriter a cavallo tra
jazz e rock magmatico, non quello sbiadito che spesso accompagna alcune performances
di jazzisti à la page. Una voce naturalmente graffiata che lascia sentire
il suo caldo colore bianco, senza voler apparire black a tutti i costi. La
carriera discografica dell'artista canadese ha inizio nel
1994, ma la svolta musicale è nel 2007 allorquando dà alla luce l'album
Vodoo, primo lavoro in lingua inglese (la Montcalm è madrelingua francese)
che mette in campo tutte le sue abilità da interprete e cantautrice. Il tempo è
galantuomo con lei e le consente nel 2009 di replicare il successo globale con
Connection.
C'è da dire che Terez Montcalm non sforna dischi a ripetizione, anzi li centellina
e, fino ad ora, non v'era traccia di tributi – omaggi, ma svettava la sua firma
autografa, anche nelle rivisitazioni.
Shirley Horn è stato il suo "primo amore" jazzisticamente inteso, allorquando appena
diciassettenne acquistò l'album Travelin Lights. Il sogno della Montcalm
era quello di cantare come lei, di fare il jazz ordito da Shirley Horn. A distanza
di un bel po' di anni questo sogno si traduce in realtà con Here's To You.
Una prova magistrale che trasuda di emozioni, quelle provate dalla musicista canadese
che realizza anche un altro sogno: avere accanto Steve Williams, batterista che
ha affiancato la cantante e pianista di Washington per ventisette anni. E non solo:
a far brillare la voce della Montcalm c'è la fervida immaginazione e il sustain
impareggiabile di Rufus Reid, che costruisce linee di basso sempre particolarmente
originali che ben si amalgamano con gli armonici disegnati dalla voce della cantante
del Quebec. Completa il quartetto Gil Goldstein, pianista che non abbisogna
di elogi, che crea un collante alchemico, vellutando le note di brani "senza tempo",
tra la Montcalm ed Ernie Watts, dal tenore flautato, così come accade nella
sorprendente ballad "A Time For Love" dove sfarfalla intorno alla voce della
cantante canadese, dal timbro unico. L'olimpo dei musicisti coinvolti si chiude
con Roy Hargrove, che porta doni in "A Song For You"
e "The Great City", con eleganza e precisione.
Rispetto ad altri tributi, agli omaggi che – in generale – si sprecano, Terez
Montcalm sa di cosa sta parlando, cantando e suonando. E lo fa con una passione
e devozione unica, senza copiare alcunché, ma trascinando l'ascoltare in universo
– forse – fin troppo misconosciuto.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
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Data pubblicazione: 25/06/2012
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