Angelo Valori è un compositore che viene dalla musica di ricerca contemporanea
cui Egea ha dato l'opportunità, non sprecata, di confrontarsi con alcuni fra i migliori
improvvisatori italiani (supportati a meraviglia dal piano e dalla fisarmonica di
Gil Goldstein).
Al primo ascolto di questo bel disco viene in mente Creuza de Ma di
Fabrizio De Andrè. Lo si può definire, infatti, nello stesso modo in cui
fu descritto ai suoi tempi il capolavoro del poeta genovese: una piccola Odissea.
Un viaggio silenzioso e molto intimo, un viaggio notturno all'interno
del mondo musicale che racconta il grande mare. Certo a differenza di quanto avveniva
in Creuza de Mà la nave condotta da Angelo Valori non prende mai il mare
aperto, ma rimane sempre in vista delle coste italiane. Fuor di metafora Notturno
Mediterraneo è un'esplorazione dell'infinita varietà melodica della musica della
nostra tradizione. Le tracce di altre culture che vi trovano (il suono dell'Oud
di Erasmo Petringa, ad esempio) sembrano detriti portati dal mare, odori
colti nel vento. Chi si aspettasse pizzichi, tarante e sinuosità nord africane è
destinato a rimanere deluso.
In comune con Creuza de ma il lavoro di Angelo Valori ha la ricerca
del canto, quel canto che, anche secondo de Andrè, aveva, in molte comunità mediterranee
"la funzione primaria di liberare dalla sofferenza, alleviare il dolore, esorcizzare
il male. " Non a caso l'ultimo brano è dedicato alle popolazioni dell'Abruzzo ferite
dal terremoto di aprile.
Un ascolto più attento lascia pensare anche ad Anouhar Brahem,
altro grande cantore del mondo mediterraneo (visto dalla sponda africana). Stesso
rigore, stessa asciuttezza emotiva, stesso pathos trattenuto, pur nella grande diversità
dei mezzi espressivi, stessa lontananza dai facili effetti- cartolina.
A dare spessore e vita musicale alle sognanti malinconie di Valori è un'orchestra
delle cui qualità è fin superfluo parlare, in grado di ricattare nelle parti improvvisate
una certa fragilità "emotiva" della partitura..
Marco Buttafuoco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 13/02/2010
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