Egea Regords SCA 113 |
Arkè String Project con S. Bollani e G. Mirabassi
Acquario
1. I Treni Che Vorrei
(Bollani) - 4:54
2. Tra Due Oasi (Dall'Ora) - 7:22
3. Elicoidale (Cantini) - 4:14
4. Non Fermarmi (Corvino) - 4:42
5. Taranta (Di Paolo) - 5:03
6. Jaco (Corvino) - 7:20
7. Acquario (Cantini) - 4:48
8. Terra Antica (Cantini) -
6:32
9. Birdland (Joe Zawinul) - 3:54
Carlo Cantini
violino
Valentino Corvino
violino e voce
Sandro Di Paolo
viola
Piero Salvatori
violoncello
Stefano Dall'Ora
contrabbasso
guests
Stefano
Bollani
pianoforte
Gabriele Mirabassi
clarinetto
|
EGEA Records & Distribution
C.so Mazzini, 12
12037 SALUZZO (CN)
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Raffinatezza, dolcezza, classicità, passionalità, delicatezza melodica…
Sono solo alcuni epiteti che tentano di definire questa bellissima musica libera da demarcazioni convenzionali e che, al contempo, sono fortemente connotativi.
Un quintetto d'archi che si muove tra musica classica, jazz, popular music con sottile passione e radicata conoscenza delle potenzialità di una formazione strumentale che racchiude il nucleo armonico per eccellenza ed è capace di sciorinare sfumature di colore tra le più belle.
Carlo Cantini (violino), Valentino Corvino (violino e voce),
Sandro Di Paolo (viola), Piero Salvatori (violoncello), Stefano Dall'Ora (contrabbasso), con la partecipazione di Stefano Bollani (pianoforte) e Gabriele Mirabassi (clarinetto) hanno dato vita ad uno splendido itinerario musicale denso di spunti interessanti e di colorati paesaggi sonori.
Tutte le composizioni risultano godibili e ricche di raffinatezza espressiva.
Si ascolti I treni che vorrei, in cui vediamo
Bollani, eccellente pianista, su una sua composizione, ricamare deliziose note sul tappeto armonico degli archi, sempre discreti, efficaci e interattivi col pianista.
Tra due oasi, più classica nell'impianto strutturale e nell'esposizione, più meditativa, ospita il clarinetto di Mirabassi, puntuale conoscitore non solo di jazz, solista di razza, musicista a tutto tondo.
Belle le trame armoniche del quintetto, sempre attento alle evoluzioni solistiche degli ospiti.
Gustose, divertenti e ricche di riferimenti alla musica d'oltre confine Elicoidale e la simil celtica Taranta, in cui, tra glissandi e unisoni dagli accenti spostati, il gruppo esplora le risorse dei propri strumenti trasformandoli persino in percussioni.
Quasi sospesa a mezz'aria, Acquario presenta un tema molto dolce. Esso lascia subito il campo ad un solo di clarinetto, che si muove libero su moduli ritmici ostinati degli archi. Bello l'effetto prodotto…
Un disco realizzato su tante sfumature di colore, fatto di brani belli, suonati con grande competenza e entusiasmo… E' un cd raffinato e interessante.
Dino Plasmati
per Jazzitalia