ECM, 2009, 2064 (Distribuzione Ducale)
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Enrico Rava
New York Days
1. Lulù
2. Improvisation I
3. Outsider
4. Certi Angoli Segreti
5. Interiors
6. Thank you, Come Again
7. Count Dracula
8. Luna Urbana
9. Improvisation II
10. Lady Orlando
11. Blancasnow
Enrico Rava
- tromba
Stefano Bollani
- pianoforte
Mark Turner - sax tenore
Larry Grenadier - contrabbasso
Paul Motian - batteria
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La "parola" suonata ed il ricordo di una New York possibile. Conquistabile.
È questa sostanzialmente la simbologia e la base contenutistica sulla quale si impianta
il nuovo lavoro discografico di
Enrico Rava.
Lui che proprio nella grande mela era sbarcato nel 1967
seguendo i moti e le visioni di un grande collega -
Steve Lacy
- oramai fuori da questo mondo, ma di fatto abitante l'olimpo del mito.
Un ingaggio newyorkese lo scorso anno aveva
restituito
Rava a quelle visioni, a quella antica purezza espressiva presente
in questo magistrale "New York Days", qui appositamente
costruito da un quintetto inedito e ammaliante.
Mark Turner - il Joe Henderson dei nostri giorni - detta saggezza espressiva,
profondità lirica, controcanto armonico alle mutevoli indicazioni del leader. E
se nella front line i due fiati interagiscono costantemente in poesia e vertigini,
l'eterogenea ritmica asseconda moti irregolari, battiti d'ali che dialogano con
i temi sottolineandone gli impulsi. L'irragionevole timing di Paul Motian
– una "presenza" sempre attiva che racconta storie a se stanti - conduce di fatto
il pianismo austero di Bollani a costruire micro impalcature, gocce di note,
formule irregolari, mutevoli poi di grazia e discanto.
In Lulù, la dolcezza mobile dell'apertura,
seguita a ruota dal mistero lunare di Improvisation I,
viene di fatto contrastata dal nervosismo urgente, imprendibile di
Outsider. Poi ritorna il
Rava
di sempre, quello classico ma moderno al tempo stesso, soprattutto in uno dei capisaldi
del suo glorioso songbook rappresentato dall'immenso waltz
Certi Angoli Segreti. Ed è Larry Grenadier
in questo caso ad approfondire la fluidità del suono, ad imprimere un'innovazione
che tiene conto della saggezza del passato, lui, contrabbassista della nuova generazione,
decisamente originale e di vigore.
Thank You, Come Again,
Lady Orlando e Blacasnow
(rubata quest'ultima al meraviglioso "The Piligrim and the Stars") completano il
poker di evergreen del settantenne maestro torinese.
Melanconia, astrazione, intenso lirismo ma anche lieve dolenza, abitano questi temi
così confidenziali da mutarsi toccanti ed eterni. Esempi mirabili di tale linea
prospettica sono composizioni come Count Dracula
e Interiors.
In Luna Urbana
Bollani
riappare come il solito geniale pianista che è mentre in
Improvisation II l'anima di Ellington si aggira
nel mistero e nell'armonia di una libertà melodica senza fine, in un luogo che si
espande come un abbraccio. Si scorgono moti obliqui, si rintracciano atmosfere che
furono in "E.S.P." di Miles Davis.
Rava
e Turner interagiscono telepaticamente. Si esprimono indipendenti ma perfettamente
in simbiosi.
Un disco lungo quasi settantotto minuti dove
Rava
e i suoi compagni rievocano e reinventano la New York veloce e notturna, fumosa
e dissacrante, affascinante ma sempre dissimile a se stessa.
La New York che abbiamo amato e che continuiamo tutti a sognare.
Gianmichele Taormina per Jazzitalia
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
24/10/2006 | Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida) |
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Data pubblicazione: 14/03/2009
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