Ed: VVJ – Millesuoni 2005
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LTC – Lussu – Tucci - Ciancaglini
Hikmet
1. Alex Pictures
2. Love Theme From Spartacus
3. Round Town
4. Pigolio di Stelle
5. Hikmet
6. In Ballo
7. Rain Girl
8. Skylark
Pietro Lussu - piano Lorenzo Tucci - batteria Pietro Ciancaglini - contrabbasso Mark Turner - sax
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Nazim Hikmet, poeta turco perseguitato per le proprie ideologie politiche – e non solo quelle – ha intriso i suoi poemi di amore, nonostante quanto patito durante i suoi sessanta anni di vita, o poco più. L'amore per le donne, da lui tradite, echeggia in questo pregevole lavoro pubblicato dalla
V.V.J. – Millesuoni. Echeggia nei ritmi differenti che si ascoltano, degli stili che si intersecano attraverso opportune elaborazioni.
L.T.C. è l'acronimo dei cognomi dei tre giovani e valenti musicisti che hanno ideato e licenziato Hikmet, Pietro Lussu, Lorenzo Tucci, Pietro Ciancaglini. Completa l'assetto armonico il tenorsassofonista statunitense Mark Turner.
Gli otto brani che compongono il disco, si bevono velocemente e si lasciano ascoltare con deciso piacere.
I robusti e caldi fraseggi di Turner incontrano le articolazioni, a tratti lineari e a tratti sghembe di
Lussu, accarezzando temi già conosciuti, come nel caso di Love Theme From Spartacus o interpretando con piena lucidità e consapevolezza, le composizioni originali di
Lussu e Ciancaglini.
La ritmica conserva gelosamente il senso del tempo consentendo a Lussu
prima e a Turner dopo, di sfiziarsi suonando con sicurezza e classe.
Si passa da brani come quello di apertura, Alex Pictures, che assume una cantabilità data da una ritmica vicina alle sonorità longue, al bop newyorchese di Round Town.
Love Theme From Spartacus è struggente come sempre e si riempie di significato all'incedere dei fraseggi di
Turner.
L'aria del passato libra in Pigolio di Stelle, di Salvatore Bonafede e pone in evidenza tutto lo swing di
Tucci.
La title track, firmata da Pietro Lussu è sicuramente un valido esempio di fusione di stili e di generi: dal bop al jazz più convincente della
novelle vague americana. Il sax di Turner si inserisce con particolare attenzione nei cambi ritmici conferendo un pathos aggiuntivo.
I toni modali di scuola coltraniana di Turner, si ascoltano in ogni dove e vengono sempre adeguatamente farciti dalle alchimie di
Ciancaglini e Tucci. Lussu, da canto suo, elabora temi e riempie di ulteriori significati la musicalità che il quartetto genera.
L'obiettivo era – ed è – quello di far ascoltare del jazz scevro da, in alcuni casi, inutili impasti sonori. Ed è un obiettivo raggiunto.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/04/2006
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