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Stefano Bollani
Que Bom
Alobar (2018)
1. Sbucata da una nuvola
2. Galapagos -
3. Certe giornate al mare
4. La nebbia a Napoli
5. Habarossa
6. Uomini e polli
7. Ho perduto il mio pappagallino
8. Criatura dourada
9. Michelangelo Antonioni
10. Accettare tutto
11. Ravaskia
12. Olha a Brita
13. Il gabbiano ischitano
14. Aleijadinho lê o Codex Seraphinianus aquì
15. Nação
16. Que Bom
Stefano Bollani - pianoforte Jorge Helder - contrabbasso Jurim Moreira - batteria Armando Marcal - percussioni Thiago Da Serrinha - percussioni
ospiti:
Caetano Veloso - voce e chitarra Jacques Morelembaum - violoncello Hamilton De Hollanda - mandolino Joao Bosco - voce Aquiles Moraes - tromba Everson Moraes - trombone Zè Nogueira - soprano sax Frida Magoni Bollani - voce
Stefano
Bollani ha una passione dichiarata per il Brasile, tanto che dieci anni
fa ha inciso un cd in America latina, il fortunato "Carioca", composto interamente
da brani di famosi autori brasiliani. A distanza di un decennio il pianista fiiorentino
ritorna in Sudamerica e raduna gli stessi partner del primo album, a cui si aggiungono
alcuni ospiti speciali in determinate circostanze. Questa volta la sfida è ancora
più ambiziosa e ardita. Il nuovo disco, infatti, è formato in larga prevalenza da
original a firma dell'istrionico artista italiano, ovviamente impastati nei colori
e nei profumi di Rio de Janeiro e ampi dintorni. L'esito complessivo è, a dire il
vero, un po' diseguale. Accanto a episodi felicissimi, infatti, convivono tracce
non proprio memorabili. In particolare non convincono le canzoni in cui è presente
Caetano Veloso.
Sorprende sentir cantare un testo romantico-surreale piuttosto debole, come quello
de "La nebbia a Napoli", con un calore e un trasporto degni di miglior causa. Anche
musicalmente il pezzo non fa impazzire, fra l'altro. Non va diversamente con "Michelangelo
Antonioni", opera indubbiamente minore del grande
Caetano
Veloso. Al contrario brilla di luce vivissima, ad esempio, "Ho perduto
il pappagallino" dove Hamilton de Hollanda gareggia in bravura con Bollani. Il dialogo
fra i due virtuosi non va mai fuori dalle righe, ma contribuisce a creare un'atmosfera
gioiosa e malinconica allo stesso modo, costellata da un profluvio di note tutte
necessarie. Come non entusiasmarsi, poi, per "Uomini e polli", in cui intervengono
sassofono, tromba, trombone e la figlia Frida alla voce, giocata benissimo sul botta
e risposta fra sezione fiati e pianoforte. Fa la sua parte alla grande, inoltre,
Joao Bosco con quella voce aperta alle sincopi, vicina al jazz, in uno dei suoi
cavalli di battaglia, "Naçao".
In "Ravaskia", ancora, il temino è esile, quasi inconsistente. La verve, l'energia,
la carica del tastierista riescono a far crescere e lievitare questo brano indiscutibilmente.
Così succede in altre situazioni, riguardo a takes di dubbio peso, letteralmente
salvate dal brillante e trascinante pianismo del leader. Prive di un trattamento
extra-lusso certe composizioni risulterebbero tanto meno speziate e saporite. Chiude
il cd "Que bom", per mettere tutti d'accordo, che mette in campo un fantasmagorico
trionfo del sound carioca allegro e travolgente.
E' inutile continuare a citare
Enrico Rava
quando sostiene che Bollani darebbe la paga a tutti i jazzisti italiani se volesse
fare veramente sul serio. Per il poliedrico artista, milanese di nascita, fare sul
serio vuol dire anche divertirsi e divertire in maniera intelligente con la musica
e con le parole. E' un brillante intrattenitore oltretutto, come si sa. Non ha,
lo stesso, messaggi da inviare; né intende essere incasellato in un genere definito.
La sua genialità lo fa trasbordare da qualsiasi classificazione.
I dischi che produce, infine, possono anche non essere tutti di livello eccellente,
ma lo rappresentano sempre e comunque. Questo è Bollani. Prendere o lasciare. A
conti fatti è meglio sicuramente prendere...
Gianni Montano per Jazzitalia
24/10/2006 | Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida) |
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Data pubblicazione: 27/01/2019
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