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Bebel Gilberto
Momento
Ziriguiboom/Crammed Discs
1. Momento
2. Bring Back the Love
3. Close to You
4. Os Novos Yorkinos
5. Azul
6. Cacada
7. Night and Day
8. Tranquilo
9. Um Segundo
10. Cade Voce?
11. Words
Bebel Gilberto - vocals, background
vocals
Sabina Sciubba - vocals, charango, background vocals
Thalma De Freitas - vocals, background vocals
Didi Gutman - guitar, keyboards, programming, background vocals
Celso Fonseca - acoustic guitar, steel guitar
Guy Sigsworth - acoustic guitar, programming
Masa Shimizu, pedro Baby - acoustic guitar
Nelson Jacobina, Bartolo, Pedro Sá - electric guitar
Ian Burdge - cello
Jorge Continentino - flute, baritone saxophone
Felipe Pinaud - flute
Paulo Levi - alto flute, tenor saxophone
Zé Luis - alto flute
Bidu Cordeiro - trombone, bass trombone
Marlon Sette, Carlos Darci - trombone
Rubinho Jacobina - electric piano
Mauro Refosco - vibraphone, snare drum, congas, talking drum,
agogo, cymbals, pandeiro, shaker, shekere, tambourine, triangle, caxixi, percussion,
programming, background vocals
Berna Ceppas - vibraphone, guiro, sampler
Jorge Helder - electric bass
Aaron Johnston, Domenico Lancelotti - drums
Moreno Veloso - congas
Cezar Farias 'bodao' - bongos
Stephane San Juan - cowbells, maracas, timbales
Sean Mcghee - programming
Rodrigo Amarante, Béco - background vocals
Figlia di Joao Gilberto e nipote di Chico Buarque de Hollanda – fratello della
madre, la cantante Miucha – Bebel, nata a Rio de Janeiro nel 1967, debuttò
giovanissima in coppia col padre che, ricordiamo, incise nel 1958 il primo singolo,
"Chega De Saudade", di un genere nuovo, musicalmente rivoluzionario,
quale fu la Bossa Nova. Ben presto la stampa iniziò ad esercitare una tale pressione
su di lei al punto da indurla a continuare la propria carriera a New York, dove
nel 2000 esce il suo primo disco, "Tanto tempo" che si rivelò il più venduto album
brasiliano di tutti i tempi negli Stati Uniti.
"Momento", il suo terzo lavoro, continua a mescolare con oculatezza il
samba, la bossa nova, il pop e l'elettronica, ottenendo un risultato decisamente
originale. La voce di Bebel risuona morbida e confidenziale. Induce l'ascoltatore
a lasciarsi abbandonare, a dimenticare lo stress quotidiano. A poco a poco riesce
ad ipnotizzare, a provocare un effetto di trance, grazie anche alla ripetitività
ciclica dei brani, intelligentemente di breve durata, ma che potrebbero continuare
ad libitum in una sorta di musicoterapica. Oltre alle doti interpretative, Bebel
si propone sempre di più come cantautrice: 8 degli 11 brani sono infatti di sua
composizione. La formazione varia ad ogni traccia, anche se il chitarrista giapponese
Shimizu Masa ed il percussionista brasiliano Mauro Refosco sembrano
costituire la base melodico-ritmica su cui Bebel costruisce la propria vocalità.
Non ci sono brani qualitativamente poco convincenti in scaletta, anche se le nostre
preferenze vanno a "Um segundo", "Night And Day" e "Words". Nel primo,
Bebel esegue nell'introduzione un controcanto percussivo alle note singole della
chitarra acustica e poi intona una melodia con sfumature tipiche della bossa nova.
Lo standard di Cole Porter, plurinterpretato dai crooner – un nome per tutti,
Frank Sinatra
– diventa una bossa malinconica, sussurrata, abbellita dalle coloriture dei fiati,
che ci riportano alle atmosfere morbidamente "cool" del sax contralto di
Stan
Getz. "Words" è un delicatissimo dialogo tra la voce e la chitarra acustica,
quasi una ninna nanna per una coppia di innamorati felici. Nel disco trovano spazio
i ritmi e gli strumenti del Nordest in "Caçada", un brano di Chico Buarque, in cui
spiccano i flauti ("pifaros" nel portoghese-brasiliano), la fisarmonica, il triangolo
e la zabumba, una grancassa meno profonda del normale, che mantiene con continuità
e precisione impeccabile il ritmo del Baiao.
Un ospite gradito, infine, è l'Orquestra Imperial, nel brano ‘Tranquilo' del
bassista e cantante Kassin. Una formazione numerosa - c'è anche il figlio di
Caetano Veloso,
Moreno, alle congas -, nella quale fiati, chitarre e percussioni imbastiscono un
salsa/merengue gioioso, nel cui testo si racconta della grande capacità del popolo
brasiliano, che anche noi occidentali dovremmo interiorizzare: quella di lasciare
le preoccupazioni dietro le spalle, non curarsi delle maldicenze della gente, per
vivere un'esistenza tranquilla, rilassata, riuscendo a cogliere ogni attimo significativo.
Giovanni Greto per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 02/01/2011
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