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Carla Bley – Andy Sheppard – Steve Swallow
Life Goes On
ECM, distr. Ducale (2020)
1. Life Goes On
2. On
3. And On
4. And The One Day
5. Beatiful Telephones I-III
6. After You
7. Follow The Leader
8. Copycat
Carla Bley - pianoforte Andy Sheppard - sassofoni tenore e soprano Steve Swallow - basso
Questo trio ha raggiunto la considerevole età di venticinque
anni. Un quarto di secolo trascorso insieme, non è poca cosa. Ed è questo il
tema portante, nel titolo e nei contenuti musicali, di un disco che mette in
mostra tutta la bellezza dello stare insieme sotto la grande stella della musica
e del buon vivere in comune; mette in mostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la
genialità compositiva di Carla Bley; e mette l’accento sul fatto che si possa
fare del jazz oltremodo pregevole senza dover far ricorso ai muscoli e attività
ginnico-espressive.
La struttura è quella di tre suite: Life Goes On, Beautiful Telephones, Copycat.
Per il resto, ci sarebbe poco da dire, perché i brani sono tutti degni di nota,
da tenere a mente, come il blues di "Life Goes On", con uno Swallow
chitarristico e tenebroso, il fumoso sassofono di Sheppard e l’ostinato della
Bley. Si accosta alla classica contemporanea, con i finimenti pianistici che
profilano ora Swallow, ora Sheppard, in "On". Unisce in modo
sfacciatamente perfetto tradizione e modernità nelle pieghe sonore della
limpidezza espressiva di "And On". Ironica, circense, anzi Felliniana si
fa vedere in "And The One Day", che acquista una sua quota narrativa
differente con il soprano di Sheppard, allorquando incarta il dialogo e lo
porta, piano piano, su dei volumi più soffusi.
"Beautiful Telephones", in tre parti, si apre con la carezza delle corde
del pianoforte prima, e quelle del basso di Swallow, acuto e confidenziale, poi.
Non c’è che dire, si ha l’impressione di assistere a una telefonata: nella
seconda parte è Sheppard che indossa il tenore e prende in mano la cornetta,
rivolgendo calde parole al pianoforte che rintuzza e rincara. Un tono più
scanzonato fa da corolle alla terza parte.
"Copycat" si apre con "After You", dalla struggente bellezza, con
Swallow a creare tessiture, Carla Bley a dipingere acquerelli e Sheppard che
svolazza sul tema e sui diorami già costruiti. Il brano eponimo della terna è
frizzante e gustosamente agè.
Questo è uno di quei dischi che non smetteresti mai di ascoltare.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
24/10/2006 | Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida) |
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Data pubblicazione: 08/11/2020
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