Jazzitalia - Articoli: Quattro chiacchiere con...Lara Iacovini
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Quattro chiacchiere con…Lara Iacovini
novembre 2013
di Alceste Ayroldi

Lara Iacovini, vocalist e autrice di vaglia, ha da poco licenziato l'interessante album "Right Together", al fianco di Steve Swallow e con Paolino Dalla Porta, Adam Nussbaum e Roberto Soggetti, oltre agli ospiti d'eccellenza Andrea Dulbecco e Giovanni Mazzarino. Un disco che mette le parole alle musiche di Swallow e le sorprese sono tante e belle. Ne parliamo con lei.



Un disco, un progetto nel quale metti insieme una serie di eccellenti musicisti. Come è nato?

Ho conosciuto musicalmente Steve Swallow ascoltando "Ladies In Mercedes", senza sapere che il brano fosse suo. Rimasi colpita dalla semplicità e dalla classe di quel tema composto da poche note che cresceva d' intensità sui cambi armonici. Quando poi scoprìi che esisteva anche un testo, decisi di includerlo nel mio primo cd "Everybody's Song". Da allora sono trascorsi alcuni anni, segnati da qualche incontro casuale in occasione di concerti o stage, fino a quando è nata l'idea di lavorare sulla sua musica, temi stupendi ai quali desideravo aggiungere un mio testo.

Ciò che colpisce è il fatto che il quintetto di base sia improntato sulla ritmica, con basso e contrabbasso, e tu sia l'unico strumento totalmente armonico. Avevi già qualche riferimento in mente?
No, nessun riferimento in particolare. La scelta di unire basso e contrabbasso è stata fatta in virtù dello stile con il quale Steve suona il basso elettrico, che spesso è anche chitarristico. Il contrabbasso poteva così valorizzare maggiormente i soli di Steve, e viceversa, perché non dimentichiamo che al double bass c'è Paolino Dalla Porta!

Parliamo del tuo incontro e apparentamento con Steve Swallow?
Come dicevo, dopo aver deciso di lavorare sulla sua musica, in occasione di un suo concerto a Milano, mi sono presentata "ufficialmente". Ora conoscevo buona parte della sua musica, ma l'emozione di incontrare la persona è stata altrettanto forte: la sua gentilezza, il suo garbo, la sua disponibilità, mi confermarono uno stile, una sensibilità umana davvero singolari, che ben si riflettevano nella grandezza delle sue composizioni. Gli ho proposto di poter provare ad aggiungere le liriche ad alcuni suoi brani e dopo sei mesi, mi sono ritrovata in studio al suo fianco, con altri straordinari compagni di viaggio: Adam Nussbaum, Paolino Dalla Porta, Roberto Soggetti, tutti insieme per realizzare un progetto che, richiamando per contrasto il titolo di un famoso brano di Steve, potesse definirci "Right Together".

Una track-list elaborata che alterna la tradizione a composizioni più suggestive. Qual è stata la genesi dei brani, sia quelli da te composti, che degli altri? In particolare, in base a quale criterio sono stati scelti?
Alla base della scelta c'è un attento ascolto del repertorio di Steve Swallow e di alcuni brani di Carla Bley come "Lawns e Carnation", resi famosi dal loro connubio artistico, oltre che sentimentale. Ho scelto i brani che più mi hanno emozionata e che secondo me, si potevano prestare all'aggiunta di un testo. Inoltre, ho voluto raccontare una breve storia che in un qualche modo si richiamasse sempre al titolo originale. Ho agito in autonomia per quanto riguarda la scelta dei brani, ma Giovanni Mazzarino (ospite di due brani nel cd), mi ha dato una mano nel reperire la discografia di Steve.

Hai seguito una filo rosso? C'è un criterio che accomuna i brani in scaletta?
Credo che i due criteri siano il mood e l'atmosfera che sono state definiti: un intreccio elegante di melodie swing e sonorità provenienti dal jazz elettrico.

Nel mettere le parole alla musica di Swallow da cosa hai tratto ispirazione?
Senz'altro dalla musica innanzi tutto. Poi, come ho già accennato, in base a quanto le melodie si potessero prestare all'aggiunta di un testo. La più istintiva è stata senz'altro Lawns: poche parole, che rispondono come un eco al richiamo melodico.

Colpisce l'inusuale scelta di "Isfahan"
Perché desideravo inserire anche alcuni standard, ma possibilmente poco rivisitati e soprattutto, di gran classe. Mi ha colpita la versione di Fred Hersh, così mi sono documentata su questa incantevole città e ho aggiunto il testo.

Visto il nutrito e articolato combo, immagino che non sarà semplice riuscire ad averli tutti al tuo fianco dal vivo: hai pensato a qualche soluzione alternativa?
Purtroppo e per fortuna sì. Purtroppo perché avere sempre Steve e Adam è pressoché impossibile, viste le distanze e i loro numerosi impegni. Per fortuna perché anche in Italia abbiamo grandi musicisti con i quali posso ricreare il mood originale del disco. A breve uscirò con una formazione tutta made in Italy, ma sempre con i miei fidi compagni Paolino Dalla Porta e Roberto Soggetti.

Lara, come è iniziato il tuo rapporto con il jazz?
A casa mia si è sempre respirata aria di jazz: mio padre era appassionato di questo genere musicale e suonava bene il pianoforte. Ho percorso diverse strade per approdare al jazz, prima di tutto lo studio del pianoforte classico. Poi, il canto lirico, insieme a quello moderno. Più il tempo passava e più mi dedicavo allo studio degli standard, fino a quando mi sono detta: "ok, Lara, questa adesso è la tua strada".

Ti senti una cantante di jazz legata alla tradizione?
Senz'altro: amo il jazz delle origini, i grandi pilastri che ne hanno segnato la nascita e l'evoluzione, in primis Louis Armstrong. Ma sono anche europea, oltre che italiana e non posso non tener conto di musicisti e compositori come Norma Winstone, o John Taylor, o ancora Dave Holland, e Kenny Wheeler di salde radici classico–europee (anche se Wheeler è di origine canadese).

Oggi si esplorano tante soluzioni, si operano tante contaminazioni, quasi per tenere in vita il jazz. Pensi che la strada migliore sia quella di rimanere nei canoni, piuttosto che osare altre vie?
Ci vuole coraggio per osare, ma se nessuno lo facesse...beh, sappiamo bene cosa accadrebbe. Nel mio piccolo ho osato anch'io con "‘S Wonderful": non era facile rileggere due grandi compositori e musicisti come Steve Wonder e George Gershwin e interscambiare i loro stili, ma credo che l'esperienza realizzata con Riccardo Fioravanti (ideatore e coarrangiatore del progetto), sia stata soddisfacente.

Tu sei anche una valente didatta, come giudichi il livello di preparazione e di attenzione dei ragazzi nei confronti del jazz?
Ottimo. Abbiamo tanti giovani talenti, motivati. La maggior parte degli alunni che si iscrivono al triennio o al biennio dei Conservatori lo fa per passione, passione sincera perché quella della musica jazz è una strada in salita. Adoro insegnare e lo faccio con entusiasmo, desidero però che il rapporto con gli alunni sia improntato sulla fiducia reciproca perché in caso contrario non riusciremmo a realizzare un percorso didattico costruttivo. Trovo inoltre che insegnare sia uno dei modi più proficui per apprendere.

Che consiglio daresti a un giovane che vuole avvicinarsi al jazz e farne una professione?
Direi: "ascolta te stesso, oltre che la musica jazz; verifica che la tua passione sia autentica perché il percorso è arduo. Ma non smettere mai di sognare"...troppo romantica?

Lara, sempre a tal proposito: in Italia il jazz può essere una professione?
Può senz'altro esserlo; ciò non significa che sia facile, per usare un eufemismo. Non per cadere nei luoghi comuni, ma la crisi si sente davvero molto. L'ideale è poter svolgere un'attività didattica affiancata a quella artistica.

Hai già idee sul tuo prossimo lavoro discografico? E quali sono i tuoi progetti futuri?
Certo che ho mille idee e una in particolare, ma non posso parlarne...per ora!







Articoli correlati:
08/11/2020

Life Goes On (Carla Bley – Andy Sheppard – Steve Swallow)- Alceste Ayroldi

10/10/2020

Swallow Tales (John Scofield - Bill Stewart - Steve Swallow)- Alceste Ayroldi

24/05/2020

Giulia (Francesco Cataldo)- Enzo Fugaldi

19/01/2020

Umbria Jazz Winter #27: "Molta musica, come al solito, a Orvieto, con parecchi concerti sempre con il "tutto esaurito". L'edizione #27 è anche dedicata alla meomria del manager umbro Mario Guidi." (Aldo Gianolio)

17/11/2019

Carpe Diem (Paolo Fresu Devil Quartet)- Gianni Montano

15/09/2018

Riverside (The New National Anthem)- Gianni Montano

04/11/2017

Al via la terza edizione di Giordano in Jazz: Chick Corea Inaugura lunedì 6 novembre poi Carla Bley, Dave Douglas, Steve Swallow, Matthew Withaker e molti altri

18/07/2017

Steppingstone (Terje Gewelt)- Gianni Montano

15/08/2016

Initiation (Cigalini, Tessarollo, Dalla Porta, Roche Quartet)- Niccolò Lucarelli

03/01/2016

Oregon: il fascino intramontabile della ricerca: "Complessi, raffinati, intensi, questo dopo tanti anni sono ancora oggi gli Oregon per la XX edizione di ParmaJazz Frontiere" (Barbara Bianchi)

26/10/2015

3 of Visions (Ferra, Dalla Porta, Sferra)- Niccolò Lucarelli

20/09/2015

6:35 Am (Felice Clemente Trio)- Niccolò Lucarelli

19/09/2015

Corinaldo Jazz 2015: "...scelte di alto livello artistico, pur non possedendo i crismi di spettacolarità." (Viviana Falcioni)

13/07/2015

Singular Curves (Swallow - Talmor - Nussbaum)- Niccolò Lucarelli

02/06/2015

The Collective Personnel (Project Them)- Gianni Montano

25/05/2015

December Soul (Zlatko Kaucic Trio)- Enzo Fugaldi

26/04/2015

Il giro d'Italia a bordo di un disco - Giovanni Mazzarino e Valentina Gramazio, Jazzy Records: "Bisogna lottare per non scendere a compromessi e fare capire che la qualità e la professionalità hanno delle regole e che infrangerle fa male a tutti." (Alceste Ayroldi)

11/01/2015

ParmaJazz Frontiere Festival: "...per il diciannovesimo anno consecutivo, si conferma come uno dei festival più interessanti d'Europa." (Andrea Grossi)

14/12/2014

The Swallow Quintet: "Il groove vintage e swingante del quintetto di Steve Swallow ha deliziato la platea patavina con un concerto che riprende in buona parte l'ultimo disco registrato per la ECM..." (Gabriele Prevato)

29/09/2013

Steve Swallow Quintet : Gruppo rodato e swingante, merito dell'accoppiata Rossy-Swallow, da Carla Bley provengono gli stimoli e gli spunti originali e d'interesse, Swallow si conferma meraviglioso bassista. (Andrea Gaggero)

15/09/2013

Desertico (Paolo Fresu Devil 4et)- Alceste Ayroldi

21/07/2013

Marcel & Solange Trio e Giovanni Falzone Quintet "Around Ornette": Nell'ambito del festival "Una Striscia di Terra Feconda", il Marcel & Solange trio con le loro "atmosfere minimaliste e rarefatte" e il personale omaggio a Ornette Coleman di Giovanni Falzone con suo Quintet. (Valeria Loprieno)

21/04/2013

Paolo Fresu Devil Quartet: "...una formazione che si conferma ai massimi livelli del jazz italiano e internazionale, riuscendo a coniugare una ricerca musicale raffinata ed innovativa con la capacità di catturare emotivamente un vasto pubblico." (Roberto Biasco)

17/02/2013

Acrobats (Tino Tracanna)- Alceste Ayroldi

02/12/2012

Intervista a Pete LaRoca Sims: Per ricordarlo a pochi giorni dalla sua scomparsa, e mostrare quanto siano attuali le riflessioni di questo grandioso batterista, che ha segnato la storia del jazz. (Antonio Terzo)

13/01/2012

Around Ornette (Giovanni Falzone Quintet) - Alceste Ayroldi

03/12/2011

Dear George (Flora Faja) - Alceste Ayroldi

22/10/2011

Castroreale Jazz Festival: "La suggestiva cornice della piazza Pertini di Castroreale in provincia di Messina, una piccola perla dei Peloritani, accoglie da oltre un decennio un festival diretto con passione da Piero Salvo insieme a un ristretto numero di validissimi collaboratori. Quest'anno, dopo la serata iniziale dedicata al violoncellista Ernest Reijseger in trio con Harmen Fraanje e Mola Sylla, si sono esibiti Rita Marcotulli con Francesco Bearzatti, lo ZZ Quartet di Simone Zanchini e il grande contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons." (Vincenzo Fugaldi)

15/05/2011

Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi)

23/04/2011

My Life (Mauro Bottini 4tet) - Eva Simontacchi

06/03/2011

As You Like (BANN (Blake, Anderson, Noy, Nussbaum)) - Alceste Ayroldi

06/03/2011

The Way We Talk (Simone Zanchini - Ratko Zjaca) - Alceste Ayroldi

29/01/2011

Carla Bley - Carla's Christmas Carols featuring Steve Swallow & The Partyka Brass Quintet, a Linguaggi Jazz: "Uscire da un concerto sentendosi più buoni! Questa si prova dopo essere stati esposti per una ora e mezza alle carole natalizie che Carla Bley ha ripescato dalla tradizione e contaminato a materiale laico, come il celebre Astro del ciel che incontra Cole Porter e diventa Silent Night And Day." (Franco Bergoglio)

27/11/2010

Joachim Kuhn "Out of the Desert" e John Scofield trio a Jazz&Wine of Peace 2010 di Cormons: bravura, voglia di suonare, carisma sono gli ingredienti adatti per inserirli nel ricordo dei concerti belli del 2010... (Giovanni Greto)

23/10/2010

4 Out (Francesco Cafiso)- Alessandro Carabelli

22/08/2010

L'alta qualità del trio Swallow - Talmor - Nussbaum, l'infaticabile Charles Lloyd col suo New Quartet, l'attesissimo duo Chick Corea - Stefano Bollani, l'Aznavour visto dal soprano Cristina Zavalloni e il country rarefatto del Bill Frisell trio al Verona Jazz 2010 (Giovanni Greto)

06/06/2010

Terza edizione del Reggio Calabria Top Jazz Festival: "...il concerto memorabile è stato quello del quartetto "Tinissima", una delle opere più importanti del jazz europeo degli ultimi anni, e nella dimensione live raggiunge una compiutezza che la già notevole registrazione in studio faceva solo intuire. A supporto della musica, una serie di struggenti fotografie di Tina Modotti proiettate a cura di Antonio Vanni." (Vincenzo Fugaldi)

02/05/2010

Laurent Cugny Quartet plays Joe Zawinul + Forum "Miles Davis"; Adam Nussbaum meets Riccardo Del Fra, Hervé Sellin, Pierrick Pedron; Jerry Bergonzi Trio. Tre concerti al Sunset/Sunside Club di Parigi (Luca Civelli)

09/11/2009

Playing in traffic (Swallow/Talmor/Nussbaum) - Laura Mancini

06/09/2009

Ispani Jazz 2009, "Una coraggiosa svolta internazionale" con Bob Mintzer, John Abercrombie, Flavio Boltro: "La macchina organizzativa dell'Ispani Jazz Festival ha rivelato, in questa settima edizione 2009, una concreta ed encomiabile evoluzione che, tanto nella coraggiosa, quanto interessante svolta internazionale, ha riscosso un palpabile gradimento dei numerosi appassionati accorsi." (Francesco Peluso)

16/08/2009

Piazza Jazz 2009 a Piazza Armerina, una realtà dove "cuore e passione sono il motore primo, e tutto il resto viene dopo...sotto la direzione artistica di Giovanni Mazzarino, Piazza Jazz per tre giorni ha fatto risuonare di musica e cultura la città dei mosaici, grazie pure a protagonisti di rilievo internazionale." (Antonio Terzo)

03/07/2009

Paolo Fresu Devil Quartet, Tom Harrell, Jerry Bergonzi al Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine, diretto da Francesco Cafiso: "...una manifestazione che vuole crescere, quest'anno la rassegna si internazionalizza, grazie alla presenza di musicisti molto apprezzati in Europa e nel mondo." (Antonio Terzo)

20/06/2009

Light (The Giovanni Mazzarino New Quintet)

12/01/2009

Native Quartet (Native Quartet)

21/12/2008

Stylus Q (Stylus Q)

21/07/2008

Speciale da Umbria Jazz 2008: «Continuità, stabilizzazione della struttura, mantenimento dei rapporti internazionali», sono questi gli imperativi su cui Regione dell'Umbria, Comune di Perugia e Umbria Jazz si impegneranno, sin dalla prossima edizione, per assicurare al Festival il giusto e sicuro futuro. (a cura di Marcello Migliosi)

24/03/2008

Identità (Massimo Manzi)

14/10/2007

Clusone Jazz 2007: "Clusone divenuta famosa grazie anche all'idea di Bennink, Moore e Reijseger, che diversi anni or sono decisero di dare al loro trio il nome di quel luogo magico in cui si era costituito, ma oggi vanta una fama internazionale per meriti propri: per il clima (tra artisti e organizzatori) e per la qualità della musica offerta, tanto, che gli organizzatori hanno deciso di esportare il loro sapere e conoscere altrove..." (Luca Vitali)

16/07/2007

Carla Bley "The Lost Chords" incontra Paolo Fresu: "...speriamo che l'insistenza con cui il pubblico ha richiesto inutilmente un ennesimo bis sia servita almeno a convincere la Bley e Fresu a non fare di questa collaborazione soltanto un episodio, seppur straordinario." (Dario Gentili)

30/06/2007

Guinga - Mirabassi Duo e Carla Bley & The Lost Chords find Paolo Fresu aprono la XII^ edizione di delle "New Conversations" di Vicenza Jazz 2007. (Giovanni Greto)

27/05/2007

Gillespie, Blakey, Baker, Petrucciani, Rollins...le jazz pictures di Paolo Ferraresi

27/05/2007

Nuova gallery di grandi artisti curata da Dario Villa

15/04/2007

William Parker, Manu Dibango, Leena Conquest, Adam Nussbaum e molti altri a Chiasso per la decima edizione del Festival di Cultura e Musica Jazz dal titolo "Colour is Jazz", ricca di infinite proposte musicali, di stili, ritmi e improvvisazioni, come infiniti sono i colori a disposizione nel mondo dell'arte figurativa...(Bruno Gianquintieri)

10/10/2006

Aria (Bebo Ferra – Paolino Dalla Porta)

04/02/2006

Note a margine, intervista parallela a quattro contrabbassisti: Pietro Leveratto, Paolino Dalla Porta, Ferruccio Spinetti, John Patitucci (Antonio Terzo)

12/06/2005

New Old Age (J. Taylor - S. Swallow - G. Mirabassi)

20/02/2005

Carla Bley, al teatro Curci di Barletta. Un viaggio breve ma intenso, attraverso l'anima musicale americana, arricchito da tinteggiature storiche ed interpretazioni atipiche. (Alceste Ayroldi)

11/09/2004

The Lost Chords (Carla Bley)





Video:
Carla Bley and Steve Swallow - Lawns
... beyond beauty ... such love between those two ... you can hear it ......
inserito il 29/12/2008  da thereisnoproblem - visualizzazioni: 4385
Bruno De Filippi STARDUST
Bruno De Filippi Guitar, Renato Sellani Piano, Paolino Dalla Porta Basso, Pietro Sala Batteria, , LIVE IN MILANO 1985...
inserito il 16/01/2008  da mariopela - visualizzazioni: 4682
Ehia - Bebo Ferra / Paolino Dalla Porta
This video features Bebo Ferra and Paolino Dalla Porta playing "Ehia" at Jazz in Arnhem festival....
inserito il 08/10/2007  da beboferra - visualizzazioni: 4591
Bagatella Mediterranea - Bebo Ferra / Paolino Dalla Porta
This video features Bebo Ferra and Paolino Dalla Porta playing "Bagatella Mediterranea" at Jazz in Arnhem festival....
inserito il 04/10/2007  da beboferra - visualizzazioni: 4932


Inserisci un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 1.429 volte
Data pubblicazione: 21/12/2013

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti