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Mauro Bottini 4tet
My Life
1. From Manni Street To Umberto Avenue (Mauro Bottini)
2. Invisible Man (Mauro Bottini)
3. Beautiful Eyes (Mauro Bottini)
4. My Life (Mauro Bottini)
5. I Come From Here! (Mauro Bottini)
6. My Angel (Mauro Bottini)
7. The Nearness Of You (Ned Washington and Hoagy Caramichael)
8. Restart (Mauro Bottini)
9. Underground (Mauro Bottini)
Mauro Bottini
- sax soprano e tenore, clarinetto
Paolo Tombolesi - piano
Paolino
Dalla Porta - special star guest
Massimo
Manzi - batteria
web: www.drycastle.com
Disco di esordio per
Mauro Bottini
su etichetta Drycastle Records (2008)
in cui il poliedrico sassofonista di Alatri oltre a mettere in luce le sue qualità
musicali e il suo suono pulito ed elegante, presenta all'ascoltatore ben otto composizioni
originali ottimamente strutturate ed eseguite. Ciò grazie anche al contributo di
valenti musicisti e di una formazione d'eccezione che comprende
Massimo
Manzi alla batteria, Paolo Tombolesi al pianoforte, e
Paolino
Dalla Porta (che figura come special guest) al contrabbasso, che hanno
eseguito una performance discografica con grande libertà espressiva grazie a un
raffinato interplay, al grande affiatamento e a una ispirazione profonda. Si tratta
di un progetto musicale in cui si coglie, senza ombra di dubbi, l'influenza di Coltrane
sia per l'approccio modale e pentatonico, sia per una certa dose di prorompenza
e musicale aggressività in alcuni brani e in alcuni passaggi, come ad esempio nell'indovinatissimo
"From Manni Street To Umberto Avenue" o in "My Life", brano che dà il titolo al
disco, come anche nel bluesy "Underground" che chiude la tracklist. Un solo standard:
"The Nearness Of You". Oltre alla precisione nella tecnica esecutiva, Bottini regala
all'ascoltatore anche la sua sincerità e autenticità espressiva, pur permettendogli
di cogliere chiari riferimenti anche a
Stan Getz, particolarmente nel brano "Beautiful Eyes".
Un lavoro in cui Bottini mette in luce la sua indubbia capacità tecnica, la sua
pregevole vena compositiva, e il suono fluido e luminoso del suo sax.
Eva Simontacchi
per Jazzitalia
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 23/04/2011
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