In Jazz è l'album di debutto del cantante
Joe Pisto, accompagnato dal pianoforte di Alessandro Altarocca, il
contrabbasso di
Paolo Ghetti e la batteria di
Massimo
Manzi. Prodotto dallo stesso e uscito nello scorso anno per la Belfagor
Label, per quest'opera prima Pisto ha scelto la via del live immortalando
sei brani più due bonus tracks da un concerto tenutosi a S. Giovanni in Persiceto
nell'agosto del 2005. Per l'occasione i quattro
sono andati sul sicuro, proponendo un repertorio abbastanza classico fatto di ben
sette standard e un solo brano originale.
Si parte subito con un tema tanto caro a Miles Davis,
Bye Bye Blackbird dell'accoppiata Henderson
– Dixon, reinterpretato qui in una versione più veloce e sostenuta che dà
l'opportunità al vocalist di esibirsi, esposto il tema, in un bel virtuosismo scat
ripreso successivamente dal piano di Altarocca. Tra un evergreen e l'altro,
dalla lenta Skylark alla più ritmata
Nica's Dream, la voce di Pisto sembra calzare
adeguatamente al tappeto offerto dai suoi tre compagni di viaggio, senza
però riuscire a dare, a parere di chi scrive, un'impronta personale significativa.
Il momento più interessante si ha con l'arrivo del brano a firma dello stesso cantante,
African Song in cui, grazie anche all'uso di
una loop machine, riesce a ricreare una originale atmosfera dal sapore africano
attraverso la sovraincisione di più voci, e con la seguente
Yatra - Ta della cantante brasiliana Tania Maria.
Infine le due bonus tracks, incise in studio questa volta, con due duetti di piano
e voce.
Ciò che rimane in definitiva è un album comunque piacevole ed elegante
grazie alla bravura dei suoi interpreti, sempre puntuali e precisi, ed al gusto
e alle buone doti che lo stesso Pisto dimostra di avere, anche se rimane
il convincimento che osando un po' di più si sarebbe potuto lasciare un segno ancora
più profondo.
Luca Labrini per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/12/2007
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