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Giovanni Falzone Quintet
Around Ornette
Parco della Musica Records (2011) MPR 032 CD Distribuzione Egea
1. Blues Connotation
2. Fuga mentale
3. Lonely Woman
4. Ornette
5. Congeniality
6. Free
7. King Of The Free
8. Bourbon Street
Giovanni Falzone - tromba
Francesco Bearzatti
- sax tenore
Beppe Caruso - trombone
Paolino
Dalla Porta - contrabbasso
Zeno De Rossi - batteria
Falzone vs. Ornette, quattro a quattro. Un pareggio simile a quello conseguito nel
2010, a capo delle Mosche Elettriche, contro Jimi Hendrix
(Cam Jazz). In questo caso, l'equità è stabilita dalle composizioni: quattro sono
di Coleman (Blues Connotation, Lonely Woman, Congeniality e
Free) e quattro del trombettista di Aragona. Con lui quadriumviri d'eccezione,
sicuri interpreti della contemporaneità jazzistica nelle "terre di mezzo" tra America
ed Europa: Francesco
Bearzatti, Beppe Caruso,
Paolino
Dalla Porta e Zeno De Rossi, dal blasonato palmares. "Around Ornette"
non è un tributo al musicista texano, omaggia le sue doti, la forza ineffabile della
sua musica, creando una nuova tensione. Capacità innata di Falzone è quella di immergersi
negli universi sonori, penetrarli, non limitandosi a quell'abbraccio – fin troppo
spesso – emulativo. Ritaglia gli abiti secondo le misure che più gli si addicono,
ricchi di finimenti metallici che risiedono nella sua tromba, capace di psichedelie
inquietanti (Blues Connection) e caracollanti stilemi bandistici (Fuga mentale),
o di tracciare percorsi zigzaganti tra l'ironia ed il noir come in Ornette,
un capolavoro di rilassati silenzi, trame scure (Dalla Porta e De Rossi tessono
suoni fisici senza mai alterare il senso armonico) dall'apparente serenità accarezzata
da Falzone, incisivo nell'acuto, ovattato, che pesa ogni singola nota. I fiati sanno
intrecciarsi con sfacciata naturalezza creando un calmo vigore, crescente, misuratamente
lirico e mai banale (King Of The Free).
"Around Ornette" è una conferma di quanto Giovanni Falzone sia
importante per il jazz italiano, per "svecchiarlo" da certi stereotipi, da certe
figure – oramai ingombranti – che dettano percorsi già stanchi. Con lui, e le sue
brillanti composizioni, giganteggiano i suoi sodali, maîtres à penser del
jazz contemporaneo, con le radici ben salde nel passato ma con testa e strumenti
proiettati nel futuro. Insomma, un disco tanto bello quanto necessario.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 13/01/2012
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