|
Massimo Cavalli
Varandas Do Chiado
Note Sonanti (2012)
1. Intro
2. Il Lungo Viaggio
3. Blues For Davide
4. Varandas do Chiado
5. La Danza del Biondino
6. Sogno n.37
7. Free Four Three
8. Sabrina
9. Chuva Tropical
10. Marce Blues
Massimo Cavalli - contrabbasso Francesco Bearzatti - sax tenore, clarinetto Joao Paulo Esteves Da Silva - organetto, piano Joel Silva - batteria
Note Sonanti S.r.l. Via Lelio Fanelli, 65 74015 Martina Franca (TA)
www.notesonanti.com
info@notesonanti.com
Tel. +39 335 5912037
Varandas do Chiado è la nuova fatica discografica di Massimo Cavalli.
Inciso in Portogallo con l'ausilio di
Francesco Bearzatti,
Joao Paulo Esteves Da Silva e Joel Silva, ci offre dieci nuove composizioni
dagli umori più vari, tutte composte dal contrabbassista piemontese.
C'è spazio per brani dall'andamento morbido come "Il Lungo Viaggio" e la title-track,
in cui emergono le note limpide di Bearzatti, mentre la gypsy-oriented "La Danza
del Biondino" dà all'album quel tocco di vivacità in più. Intimismo e poesia in
"Sogno n.37", ma non è da meno neanche la finale "Marce Blues" in quanto a mood
solare e bluesy.
Varandas do Chiado è un lavoro omogeneo e ben messo a fuoco che brilla grazie
all'estro di Massimo Cavalli, da tempo residente in Portogallo e da sempre
presente nei più importanti festival jazzistici internazionali.Stupiscono anche i pregevoli intrecci tra il piano di Da Silva e il sax di Bearzatti,
che insieme riescono ad animare il lavoro rendendolo interessante all'ascolto e
ricco di sorprese.
Pur mancando particolari slanci innovativi, il lavoro di Cavalli si rivela ben riuscito
e mai discontinuo e lo dimostra anche la buona sintonia tra i musicisti.
Francesco Favano per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
|
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 931 volte
Data pubblicazione: 22/09/2013
|
|