Parco della Musica (MPR008) - 2008
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Francesco Bearzatti Tinissima Quartet
Suite For Tina Modotti
1. Mandi Friul - 05:58
2. America! - 05:40
3. Why? - 06:34
4. Mexico - 06:19
5. Mission - 04:44
6. Russia - 05:26
7. Guerra Civil - 08:19
8. Back to Mexico - 00:56
9.Hermana No Duermes - 06:41
Tutti i brani sono composti ed arrangiati da Francesco Bearzatti
e registrati dal vivo
Francesco Bearzatti - sax e clarinetto
Giovanni Falzone - tromba e “human effects”
Danilo Gallo
- contrabbasso, basso acustico
Zeno De Rossi - batteria e percussioni
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Francesco nel corso degli anni ha sviluppato
una forte personalità musicale collaborando nei gruppi di molti valorosi jazzisti:
da Aldo Romano a
Gianluca Petrella, senza dimenticare il bellissimo progetto dedicato
a Pasolini da Stefano Battaglia. Pasolini, Modotti e
Bearzatti:
tre friulani che nelle peregrinazioni e nelle vicissitudini delle loro esistenze
non dimenticano le radici della propria terra. E cosi' questa lunga suite in nove
movimenti ripercorre le tappe geografiche della vita della grande fotografa e rivoluzionaria
Tina Modotti. Quasi a scandire le diverse situazioni la musica si fa lirica e tersa
quando è il Friuli il protagonista, per diventare tesa e nervosa nel passaggio americano
ed offrire profumi e colori ispirati dal mariachi nel brano
Mexico. Ma quello che stupisce è il perfetto amalgama,
il bilanciamento calibratissimo tra gli strumenti che fanno di quest'opera un progetto
assolutamente riuscito tra magnifiche composizioni ed assoli particolarmente ispirati.
La sezione ritmica è una vera meraviglia: tesa e possente e allo stesso
tempo elastica e suadente. Giovanni Falzone è uno dei trombettisti più originali
in circolazione, potente e fantasioso riesce a dare alle composizioni di
Bearzatti
quella intensità che avvince e conquista. Il leader sancisce con questo album una
perfetta maturità espressiva sia dal punto di vista della scrittura che come solista.
La registrazione dei brani è avvenuta live senza nessuna manipolazione ne sovraincisione,
ed il feeling sprigionato è entusiasmante.
Impossibile non parlare del tema struggente che da inizio alla suite,
la splendida Mandi Friul, ma di composizioni
che entreranno nel cuore dell'ascoltatore ce ne sono diverse: il tema febbricitante
di Why? suonato all'unisono dai due fiati,
Russia, un brano sospeso tra melodia e ritmi
balcanici. Stravolto, insistito e drammatico il riff di
Guerra Civil porta alla magnifica conclusione,
Hermana no duermes, altra composizione tesa
e allucinata ricca di energia e di feeling.
Credo di poter affermare con assoluta tranquillità che il quartetto di
Bearzatti
sia una delle espressioni più felici e interessanti del jazz italiano in questo
momento. L'album è un piccolo prezioso capolavoro.
Roberto dell'Ava
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 22/07/2008
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