Punto Rojo 2010
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Nesso G
Nesso G
1. Brian's Little Plate (F.Bigoni)
2. Misteries Of Life (T.Cappellato)
3. The Knight (T.Cappellato)
4. To Be (J.Coltrane/arr: D.Gallo)
5. Lullaby Of Rattlesnake (D.Gallo)
6. On Green Dolphin Street (B.Kaper/arr: M.Polga)
Michele Polga - sax tenore (right)
Francesco Bigoni - sax tenore (left)
Danilo Gallo
- bass
Tommaso Cappellato
- drums
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info@elgallorojorecords.com
E' piuttosto sorprendente nel
2010 ascoltare una musica con le radici ben
piantate nelle "new thing" degli anni sessanta e scoprire che gli interpreti
sono quattro giovani artisti italiani: i sassofonisti Michele Polga e
Francesco Bigoni, il bassista
Danilo Gallo
e il batterista
Tommaso
Cappellato. Il disco possiede molti meriti e parecchie indiscutibili
qualità. Innanzitutto dimostra quanto la scuola serva e quanto, allo stesso modo,
le buone collaborazioni e l'applicazione alla lunga paghino. I due sassofonisti,
ad esempio, vantano la partecipazione a corsi di perfezionamento o la frequentazione
di musicisti come Stefano Battaglia,
Franco D'Andrea,
David Liebman…Non
sono da meno
Tommaso Cappellato che, per un lungo periodo, ha studiato negli
Stati Uniti e
Danilo Gallo, una delle anime del collettivo "El gallo Rojo",
colonna del "Tinissima quartet", ma pure inserito in innumerevoli progetti fuori
o dentro l'etichetta che distribuisce anche il presente cd. Conoscere la materia,
la storia del jazz, è fondamentale, ma l'ispirazione che sorge dall'analisi di uno
stile ben definito, in questo caso il free nella accezione più "nera" del termine,
non produce un qualcosa di accademico o di imitativo. Siamo lontani dalla riproposizione
letterale, in sintesi e, infatti, dei sei brani che compongono la scaletta solo
due non sono opera del quartetto e contengono, in generale, elementi originali.
Nelle varie tracce i due sassofonisti espongono, quasi sempre, il tema all'unisono
e poi si liberano in assoli, a volte contrapposti e a volte simultanei. Vogliono
creare un suono, un'atmosfera, un discorso. Non gli interessa primeggiare uno sull'altro
in senso "antagonistico". Il timbro dei due tenori ricorda maestri come
John Coltrane
o Archie Shepp,
ma si apparenta anche ai nuovi campioni del "mainstream free" del "giro" di
William Parker,
come Daniel Carter, Rob Brown o il più recentemente esploso Greg Ward.
Tommaso
Cappellato, a sua volta, privilegia un accompagnamento essenziale con
un lavoro insistito su cassa e tamburi e un uso parsimonioso dei piatti, per scomporre
e ricomporre ritmicamente i diversi brani, rammentando il modus operandi di Ed Blackwell.
Danilo Gallo,
da parte sua, assesta colpi secchi con il contrabbasso, contribuendo a formare una
base ritmica scarna, ma intensa, sulla linea di un Henry Grimes per intenderci.
Le perle del disco sono "To be", di Coltrane e lo standard "On Green
Dolphin Street". Il pezzo tratto da "Expression" riceve un trattamento tanto
solenne quanto aperto e gronda di spiritualità come l'originale nella sostanza,
ma contiene la ricerca di un'attualizzazione nella forma. La rilettura dello standard
è così personalizzata da omologarlo al resto delle composizioni di cui è costituito
il disco. Insomma: "Nesso G" è un ottimo biglietto da visita per un gruppo che si
è unito da poco tempo e conferma che l'etichetta "El Gallo Rojo", qui nelle vesti del nuovo "Punto Rojo", è una garanzia
per una musica mai scontata o routiniera.
Gianni B.Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/04/2010
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