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           Emanuele Maniscalco 
           From Time To Time
  
             
           El Gallo Rojo (2012)
  
           
           1. The Hoax 1:28 
           2. Victoria 6:43 
           3. Dance 5:47 
           4. Ombrelini 6:24 
           5. Once Around The Park 3:25 
           6. One In Three 10:10 
           7. Le Voyage 7:55	 
           
            
           Music composed by Paul Motian except Ombrelini (Maniscalco/Bigoni/Corini/Bandello)
 
 
Emanuele Maniscalco 
- piano 
Francesco Bigoni - tenor saxophone 
Giulio Corini 
- bass 
Nelide Bandello - drums 
 
  
www.elgallorojorecords.com 
info@elgallorojorecords.com 
 
 
Maniscalco, pianista e batterista italiano che oggi studia in Danimarca, ha due 
cd a suo nome oltre questo di cui si parla, uno della Slow Band con Dan Kinzelman 
e uno per l'Ecm («Third Reel»). Negli altri due suona la batteria, qui invece 
il pianoforte. Insieme a Bigoni, Corini e Bandello, nomi ben noti in casa El Gallo 
Rojo, ha voluto rendere omaggio a una delle figure più importanti e innovative del 
jazz moderno: Paul Motian, un batterista che ne ha tracciato la storia in 
formazioni memorabili come il trio di
Bill Evans 
con Scott Lafaro e il trio con
Bill Frisell 
e Joe Lovano, solo per citarne alcune.  
«From Time To Time» contiene 
un solo brano, Ombrelini, improvvisato dai componenti del quartetto, mentre 
gli altri sei sono composizioni del Motian degli anni Settanta (Victoria,
Dance e Le Voyage), degli anni Ottanta (Once Around The Park) 
e dei Novanta (The Hoax e One In Three). Il quartetto rispetta la 
progettazione scura e ombrosa dei temi, la caratteristica concezione ritmica non 
ortodossa, il grande senso di libertà espressiva. The Hoax è un breve assolo 
di contrabbasso; Victoria e Once Around The Park vedono rifulgere 
il sassofono tenore di Bigoni, potente e incisivo; Dance, plastico e cangiante, 
è ottimo banco di prova per la resa di tutto il quartetto; One In Three presenta 
sua costruzione anomala, volutamente sconnessa, dilatata; il finale Le Voyage, 
lento e meditativo, lascia il desiderio di riascoltare il cd, per coglierne nuove 
sfumature. 
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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			Data pubblicazione: 25/08/2013
	  
 
 
 
	
  
	
		
		
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