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Bandello, Corini, Battaglia
Da Lontano era un'isola
El Gallo Rojo (2011)
1. Un Ciclista Che Passa
2. Nelle Mani Di Qualcuno
3. Il Lago Omonimo
4. I Sentieri Di Monte Olimpino
5. A Cercar Bene...
6. Da Lontano Era Un'Isola
Stefano Battaglia - piano
Giulio Corini
- contrabbasso
Nelide Bandello - batteria
www.elgallorojorecords.com
info@elgallorojorecords.com
Quella di Da Lontano Era Un'Isola è musica in movimento. Il trio composto
da Stefano Battaglia al piano,
Giulio Corini
al contrabbasso, Nelide Bandello alla batteria non attraversa soltanto diversi
paesaggi sonori come se questi fossero diversi quadri incorniciati nella dimensione
conchiusa del brano; non si accontenta di scattare a distanza una foto, ma s'immerge
nel paesaggio fino a confondersi con esso. È soltanto avvicinandosi che si può capire
se quel lembo di terra immerso nella foschia, percepito da lontano come un'isola,
lo sia davvero. Ma avvicinandosi si entra a far parte del paesaggio, e ciò che da
lontano appariva immobile è percepito adesso nel suo ininterrotto fluire. Per adattarsi
costantemente alle variazioni della prospettiva e dei territori che esplora, la
musica in movimento di Da Lontano Era Un'Isola non può che essere improvvisata,
eppure si tratta di un'improvvisazione connaturata a una scelta estetica molto consapevole
e meditata; potrebbe corrispondere nelle arti figurative al dinamismo delle opere
di Boccioni. Attenzione, però: il movimento ha dinamiche, velocità, ritmiche ogni
volta diverse: Un ciclista Che Passa ha un andamento sincopato e serrato
ma regolare, come la pedalata in bicicletta; in I sentieri di Monte Olimpino,
la cadenza si fa sempre più rarefatta con l'avvicinarsi alla vetta; in Spugna
di Pirite l'improvvisazione è spigolosa e frastagliata come la superficie del
minerale in questione; Il Lago Omonimo offre invece una pausa melodica, che
invita a contemplare la superficie placida del lago. Questa descrizione del paesaggio
sonoro di Da Lontano Era Un'Isola è tuttavia riduttiva, perché i brani più
lunghi sono a loro volta attraversati da impressioni diverse che ne variano lo stile,
ma soprattutto la ritmica: è quest'ultima, infatti, a guidare e caratterizzare l'avvicendarsi
delle impressioni suscitate dai diversi paesaggi sonori, anche laddove, come in
A Cercar Bene …, sembra prevalga una cifra stilistica più definita, il blues.
Mai come in questo lavoro, lo stesso pianismo di Battaglia predilige la ritmica
alla melodia e all'armonia – come è suggerito anche dal frequente pizzicare le corde
del piano – fino a confondersi con il contrabbasso e la batteria: la sonorità del
trio ne risulta quindi molto compatta e omogenea, senza gerarchia alcuna.
La melodia più cristallina è riservata all'ultimo brano, Da Lontano Era Un'Isola:
è forse, allora, proprio la melodia a sembrare da lontano un'isola e che forse,
nel mare di suoni e di ritmi che la circonda, un'isola davvero lo è. Ma, per approdarvi,
bisogna attraversare ogni increspatura, ogni fragore, ogni secca di questo mare,
e l'approdo non è mai scontato.
Dario Gentili per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/11/2011
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