Jazzitalia - Recensioni - Gallo & The Roosters: Everything Is Whatever
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Pubblicità su Jazzitalia! (click!)

Brass in Jazz. Palermo unica in Europa con Jon Faddis, unica in Italia, esclusa dal Mibact per il Jazz.

Joey DeFrancesco, 51 Anni, è Improvvisamente venuto a mancare la notte del 26 agosto 2022.

Mimmo Langella pubblica "EAR TRAINING PER CHITARRA e non solo!", il primo manuale di Ear Training dedicato specificamente ai chitarristi.

Master della durata di 12 mesi in Music Industry Management. Direzione: Alceste Ayroldi. .

Prima edizione del Little Jazz Festival: il nuovo progetto degli studenti dell'indirizzo musicale della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano..

Pubblicato dalla Sher Music Co. un nuovo volume della collana Jazz Songbook dedicato alla musica di Steve Khan.

Blue Note Records e Universal Music Group Africa annunciano la creazione del nuovo marchio Blue Note Africa con la pubblicazione dell'album di Nduduzo Makhathini, "The Spirit Of NTU".

Grammy Award 2022: premi postumi (Chick Corea e Lyle Mays), la voce di Esperanza Spalding e i tre "nuovi talenti" Ron Carter, Jack DeJohnette, Gonzalo Rubalcaba.

Stage di Chitarra Flamenco di Manuel Montero nell'ambito del festival Arte in Vivo a San Lucido (Cosenza).

Esce anche in e-book il libro di Alceste Ayroldi sulla legislazione dello spettacolo e il diritto d'autore delle opere musicali.

Monopoli, sabato 12 marzo - Presentazione libro Alceste Ayroldi.

Nasce Pantuk, sinergia tra Pannonica e Tuk Music.

Alceste Ayroldi pubblica un libro sulla legislazione dello spettacolo e il diritto d'autore in musica .

Si è spento all'età di 95 anni la grande icona della chitarra jazz Franco Cerri..

Annunciato il San Severo Winter Jazz Festival 2021, 7 concerti internazionali dal 29 ottobre al 1 aprile 2022..

Ciao Paolo, musica e Jazzitalia in lutto per la scomparsa del sassofonista Pietro Paolo Mannelli. Aveva 84 anni..

Disponibile dal 2 dicembre per Adda Editore il libro "Paolo Lepore e la Jazz Studio Orchestra" curato da Alceste Ayroldi.

Pubblicato "Bass Way", il nuovo Metodo Didattico per contrabbasso classico e jazz di Marcello Sebastiani..

Esce Pentatonic Pyromania di Mimmo Langella, un manuale per arricchire tecniche e fraseggio per chitarra in ambito Pop, Rock, Jazz e Fusion.

Pubblicato un nuovo testo da Antonio Ongarello dedicato a Scott Joplin: "10 Rags for Jazz Guitar" (trascrizione di "The Enterteiner").

Ultimi aggiunti:

            BATTAGLIA Sergio (sax)
            BELLADELLI Antonio (voce e contrabbasso)
            BLASIOLI Simone (sax)
            CAPORALE Giorgio (chitarra)
            CAPPI Andrea (piano, tastiere)
            CASSARA' Elio (chitarra)
            CRISPINO Luca (chitarra)
            CUOCO Ramon (tromba)
            GADDI Piero (pianoforte)
            GHIDONI Davide (tromba)
            LUCA NECCIARI QUARTETTO (gruppo)
            LUPI Benedetta (voce)
            MAZZA Cristina (sax)
            PELLEGRINO Vincenzo (batteria)
            RUSSO Biagio (piano)
            TATONE Angelo (chitarra)
            THE JAZZ RUSSELL (gruppo)
            VARAVALLO Luca (contrabbasso)
Gallo & The Roosters
Everything Is Whatever



El Gallo Rojo (2012)

1. Kosciunsko
2. Arthur Fellig
3. Check It Easy
4. Leon Trotsky
5. Coyoalan
6. Kaput Kravatta
7. Blues For Myself Mostro
8. Kleber Bigoni
9. Las Lagrimas Del Capitano
10. Sacco E Vanzetti Gallo e Succi
11. Led You To Duncan Sorrentini
12. Pluto Platter
13. Zentralfriedhof Friedrichsfelde

Gehrard Gschloessl - trombone, pianoforte
Achille Succi - clarinetto basso
Danilo Gallo - contrabbasso
Zeno De Rossi - batteria, giocattoli

Registrato nel maggio 2011 a Perpetuum Mobiledi Nave (BS) Tecnico del suono: Alessandro "Asso" Stefana
Tutte le composizioni sono di Danilo Gallo eccetto dove indicato



www.elgallorojorecords.com
info@elgallorojorecords.com


"Soul Music. Non sopporto la Soul Music, quella che chiamano"soul" music.. La chiamano così perché (per suonarla) ti vendi l'anima" (Steve Lacy in un intervista a Ben Ratliff dicembre 1992)

Incisione risalente al maggio del 2011 e terza prova della formazione in sette anni a dimostrazione della cura, rigore e coerenza che innerva la musica del Gallo rosso.
Troviamo qui una delle più creative e stimolanti formazioni in circolazione, non solo in Italia; molti i punti di forza: la scelta dei compagni di viaggio e quella (conseguente?) timbrico-strumentale, clarinetto basso, trombone e contrabbasso, con in bella evidenza una assenza, quella del pianoforte, che come in precedenti, storici e recenti, libera la musica da attrazioni armoniche troppo scoperte.
Sopra tutto emerge la profonda e matura conoscenza e stima reciproca dei musicisti presenti e insieme, già dal primo ascolto, la grande, cristallina, sapienza compositivo-organizzativa di Danilo Gallo.
Disco dai temi ombrosi, cupi, lugubri o in alternativa sardonici e ubriachi; marce funebri, frammenti di twist e frattaglie rock, sogni cubani e incubi quotidiani: questo sembra il materiale con cui Danilo Gallo costruisce i brani in totale sintonia con gli insostituibili compagni di viaggio.

Il dirge di Kosciunsco apre il disco con una frase, esposta da Succi, che gira su se stessa aprendosi e richiudendosi. Il ritmo greve non lascia grandi dubbi riguardo improbabile spiragli/speranze. Qui come altrove sono gli aspetti ritmico-dinamici a costruire il pezzo. Nel successivo Arthur Fellig la melodia a note tenute è nuovamente un dolente canto che si arresta per lasciare ampio spazio alle spazzole di De Rossi; poi l'improvvisazione a due voci con il suono robusto, ampio e rotondo del contrabbasso di Gallo a far da guida; rimangono i due fiati in solitudine come assorti in un dialogo pensoso che porta "dolorosamente" alla riesposizione del tema-

Il successivo Check It Easy è il pasoliniano twist della troupe sotto la croce nell'episodio de "La Ricotta" qui con Succi singhiozzante e la ritmica irresistibile nella sua vacuità.
Ancora echi da Liberation Music Orchestra nel successivo Leon Trotsky: un tema pensoso che fa del dialogo tra note tenute e il silenzio in suo centro. Poi i fiati rimangono nuovamente in solitudine e da un loop di Succi, più dolphiano che altrove, il brano riparte con il martellare del contrabbasso il bella evidenza. La cavata possente di Danilo Gallo in solitudine apre il successivo, hadeniano, Coyoacan dove su un ritmo latino i fiati espongono beffardamente il bel tema. Kaput Kravatta ha un tema così sgraziato e volutamente banale da essere quasi insopportabile.

Chissà se l'uomo cane ritratto in copertina è lo stesso Danilo Gallo? E' forse quel me stesso evocato nel Blues For Myself Mostro? brano ancora una volta magistralmente scritto ed eseguito che ripropone, in maniera più oscura e senza speranza, una variazione della frase della composizione di apertura: una sequenza di note singole sparse punteggiate mirabilmente dalla batteria di De Rossi che si incagliano contro il grufolare del trombone di Gschloessl. Tutto si chiude con un passo claudicante.
Kleber, come "Led you to Duncan", non è firmata da Danilo Gallo e la differenza si coglie nella diversa distribuzione tra parti scritte e improvvisate e nella atmosfera di maggiore libertà e serenità complessiva. Emerge qui più che altrove il trombone di Gschloessl che si produce in un lungo assolo, poi torna il tema sul quale i due fiati improvvisano in collettiva per arrivare alla chiusa
Il breve interludio di Sacco e Vanzetti in duo Gallo Succi conduce ad uno dei vertici dell'album Led You To Duncan nel quale una breve frase viene ripetuta con un crescendo dinamico irresistibile, oltreché mirabilmente condotto. Poi la musica si arresta per la ripresa del tema per spegnersi poco dopo.

Ancora un ritmo sghembo e dagli influssi rock Pluto Platter e poi a sostenere il finale radi colpi di grancassa e rullante su un tema dapprima "inutile" che vira e cresce dinamicamente guidato dal drumming energico di De Rossi. Poi l'energia si dissolve e rimane il contrabbasso di Danilo Gallo memore di Mingus e del miglior Dresser con radi suoni di cordiera. Alfine, stancamente e "svogliatamente" il tema riemerge.

Andrea Gaggero per Jazzitalia

Intervista a Danilo Gallo

Quanto la costituzione del Gallo Rojo ti ha aiutato, stimolato e incoraggiato nello sviluppare le tue idee musicali?
El Gallo Rojo e' un gruppo di amici/musicisti che condividono idee musicali, attitudine, progettualita', spesso trasversali, musicalmente parlando, ma anche e soprattutto di persone che discutono e si confrontano su massimi e minimi sistemi. Ancora prima che nascesse il marchio e il collettivo c'era la voglia da parte di tutti di mettersi in proprio, di essere indipendenti e costruire una realtà culturale che autonomamente e al di fuori delle regole di sistema portasse avanti le proprie idee per farsi largo senza alcun tipo di compromessi, da tutti i punti di vista. Confrontandoci quotidianamente decidemmo di costituire un'associazione culturale e quindi anche un'etichetta. E' nata così' El Gallo Rojo Records che da quel momento è diventata per noi tutti un punto di riferimento e di scambio, un luogo dove mettere a sedimentare le proprie idee, innaffiarle per poi coltivarle, come in una fattoria a conduzione familiare. Per me El Gallo Rojo e' una "famiglia", un "conjunto" dentro cui ci ritroviamo pienamente, artisticamente e umanamente, e di cui siamo orgogliosi. Ovviamente quando sussistono queste condizioni risulta facile trovarsi a proprio agio per poter esprimere e tirare fuori la propria personalita' che cosi' puo' venire esaltata senza alcuna logica di "sottomissione" o subalternanza, ma liberamente e senza la preoccupazione di dover pensare alla "convenienza commerciale" o logica di impresa. L'etichetta e' solo una delle manifestazioni (seppur importante) del collettivo, la cui priorità però è quella di sviluppare progetti musicali, confrontarsi. siamo musicisti non discografici, non facciamo marketing, ne' lucriamo. Un nostro motto e' "No tenemos que pedir permiso para ser libres" – non dobbiamo chiedere il permesso per essere liberi" Siamo sempre, quotidianament, e a confronto via mail, attraverso delle cene "sociali", gite e scampagnate, oltre che attraverso i nostri tanti incontri incrociati durante i concerti, e la cosa più bella è che siamo amici e ci divertiamo a correre insieme quest'avventura con grandissimo entusiasmo. Siamo in quindici sognatori dislocati un po' ovunque in nord Italia. Fatte queste premesse, El Gallo Rojo e' il terreno ideale su cui seminare la mia idea di musica.

Terzo album in 7 anni ma come nasce la formazione dei Roosters? Poiché è evidente che le incisioni arrivano solo quando è pronto il materiale, da quali suggestioni, stimoli e riflessioni sono nati i brani di questo album?
Il gruppo Gallo & The Roosters nasce nel 2004 ed incide il primo disco "Todo Chueco" nel novembre dello stesso anno, poi uscito nel 2005. Quindi e' una formazione longeva, che ha poi inciso "The Exploding Note Theory" con ospite il leggendario Gary Lucas (Captain Beefheart, Jeff Buckley, John Zorn) ed infine "Everything is Whatever" rigorosamente in quartetto (gli altri due precedenti dischi prevedevano svariati ospiti, compagni e fiancheggiatori di mille avventure). Formazione tanto longeva quanto scarsamente attiva sui palcoscenici, nonostante i dischi abbiano avuto ottime recensioni in tutto il mondo, abbiano vinto premi, ed abbiano venduto relativamente bene. Ma qui mi fermo perche' questo aspetto, soprattutto in Italia, e' patetico; dovremmo prima aspettare di vivere in un paese in cui la meritocrazia e la curiosità' culturale diventino fattori essenziali. Campa cavallo…La scelta della formazione nasce da idee e suoni "gravi" che mi frullavano in testa da tempo, da profondità sonore, ritmi sghembi e giocosi, a volte ossessivi e in cortocircuit; strizzando l'occhio a Beefheart piuttosto che ai Cure, a Bill Frisell piuttosto che a Ornette, a Erik Satie piuttosto che ai Motorhead, a Harry Belafonte piuttosto che a Tom Waits. Riferimenti a musiche e culture diverse che rispecchiassero il mio essere onnivoro dal punto di vista degli ascolti, tanto da volerle frullare in un condensato punk-celtico-mariachi-free-rock-psicorhumbadelico-malincogezz-suddelmondomanachenord. Insomma, questo per dire che non saprei definire e collocare in un ambito quello che avevo in testa, però, come dicevo, volevo il tutto grave, sulfureo, budelloso, "pancioso". Ecco la scelta del clarinetto basso di Achille Succi (con cui avevo fatto qualche concerto "jazz") del trombone gravofono e sghembo, nostalgicamente nordico, di Gerhard Gschloessl (un fuoriclasse sbocciato in Baviera, crucco quanto bastava per la mia musica) Conosciuto in una registrazione, purtroppo mai uscita, fatta da Zeno De Rossi con un gruppo che considero mia fonte di ispirazione, i Friends of Rumenigge, ed appunto Zeno, batterista, mio fido compagno da sempre di ritmicità più o meno consapevoli.

Trovo una grande uniformità e coerenza di intenti e atmosfere in questa incisione e mi sembra che i brani più cupi e quelli più divertenti non siano che due modi diversi di intendere una disillusione diffusa?
Eh! Domanda interessante. In studio, durante la registrazione di Everything Is Whatever, coi colleghi musici si scherzava dicendo come questo disco risultasse DDD: Dry, Dirty, Dead. Ecco, espressione che ritengo appropriata. Riverbero zero, suono in faccia e nella pancia, no dilatazioni o diluizioni, assenza di respiro, se non quella del musicista che pesa il suo strumento, l'unico respiro che a mio avviso contava in quell'istante. Assenza di respiro ma molta polvere e molto graffio. La volonta' era quella di lasciare fronzoli e artificiosita' da studio agli studi, appunto, per questo ho scelto Asso (Alessandro Stefana, nonche' chitarrista dei Guano Padano) e il suo studio in una cascina tra le galline e i vigneti nella collina bresciana. Disillusione? Non penso di voler comunicare un "pensiero", ma solo uno stato d'animo. Non saprei…. Sicuramente malinconia, tanta malinconia. Del resto non mi riesce di scrivere brani allegri, non bastano accordi maggiori o ritmi rock per renderli tali.

Che importanza ha la formazione dei Roosters nella tua attuale produzione?
Gallo & The Roosters e' la tana, o il contenitore, dove riversare quelle sensazioni che ti raccontavo prima, so che qualsiasi spunto musicale, bello o brutto che sia, io possa partorire, questa formazione lo renderebbe unico. E' un caposaldo, un pianeta intorno al quale ruotano altri satelliti ugualmente importanti e determinanti. Tutto ciò fa la mia galassia, ed e' un equilibrio in cui nessun tassello può esser tolto. I Roosters sono anche la mia prima creatura da leader, quelli con cui ho imparato a scrivere, arrangiare, spiegare le mie idee, dirigere, praticamente una cavia (in accezione positiva) di cui sono orgoglioso, un motore per mettere in moto le mie tante sfere musicali che quotidianamente si fanno avanti. In questo momento, dopo tre bei dischi all'attivo, mi piacerebbe poter suonare dal vivo con questo gruppo un po' di piu'. Nel frattempo mi sto dedicando ad altri progetti personali, tra cui uno dedicato ad un altro mio aspetto emotivo ancestrale, risalente agli anni '80 e alla musica pop di quel periodo, insita oramai nelle mie vene più di qualunque altra musica, che ha trovato finalmente la motivazione essenziale per sbocciare ed essere documentata per sempre.

La ritmica dei Roosters è la stessa di un altra formazione il Tinissima di Bearzatti. Quali le analogie e le differenze tra la tua idea di composizione jazz e quella di Francesco?
La ritmica De Rossi/Gallo e' propulsore di tantissime formazioni eterogenee, tra cui Tinissima, Guano Padano, Sousaphonix, Midnight Lilacs + Marc Ribot, Mickey Finn + Cuong Vu e tante altre, quindi anche generi di musica (che parolaccia! non sopporto la parola "genere musicale", ma per rendere l'idea….) molto trasversali. Ecco, e' una ritmica trasversale, che si trova a suo agio ovunque perche' quello che conta e' l'attitudine, non quello che suoni, ma lo spirito con cui lo suoni, e in questo senso i due insieme sono, a mio avviso, riconoscibilissimi e personali, qualsiasi cosa suonino. Differenze e analogie tra i Roosters e Tinissima: ascoltando i due gruppi si potrebbe dire che suonino qualcosa di completamente diverso, beh, in effetti cosi e', dato che si tratta di composizioni dei rispettivi leaders, diverse sicuramente nella "strutturazione", nell'uso delle voci, ad esempio. Ma io in realta' trovo molte analogie: intanto in entrambi i gruppi io sono il bassista e Zeno il batterista, entrambi sono pianoless con un front-line di un ottone e un'ancia, e poi c'e' un senso melodico/rockeggiante che accomuna i due gruppi rendendo la loro musica benche' diversa nello sviluppo, affine almeno nell'immaginario da cui proviene.







Articoli correlati:
30/11/2021

Bergamo Jazz Festival 2021: "Emozione. È questa la parola che ha fatto da filo conduttore a uno dei più longevi jazz festival italiani. Diretto per la prima volta da una donna, Maria Pia De Vito..." (Vincenzo Fugaldi)

14/11/2021

Blu Horizon (Ramon Moro Quartet)- Gianni Montano

30/10/2021

: "Quattro concerti di altissimo valore per il festival vicentino diretto da Riccardo Brazzale" (Vincenzo Fugaldi)

30/05/2021

Combat Joy (Ayler's Mood (Innarella - Gallo - Baron))- Enzo Fugaldi

06/02/2021

Leonard Bernstein Tribute (Gabriele Coen Quintet)- Enzo Fugaldi

09/02/2020

Intervals II (Franco D'Andrea Octet)- Gianni Montano

18/08/2019

Pipe Dream (Pipe Dream)- Alceste Ayroldi

15/09/2018

Intervals I (Franco D'Andrea Octet)- Gianni Montano

18/03/2018

Thinking Beats Where Mind Dies (Danilo Gallo Dark Dry Tears)- Enzo Fugaldi

08/08/2016

Newswok (Giancarlo Tossani Synapser + Ralph Alessi)- Enzo Fugaldi

21/02/2016

Roccella Jazz Festival - II Edizione Jazzy Christmas: L'evento più importante del festival calabrese è stato il concerto del trio di Ches Smith con Mat Maneri e Craig Taborn...composizioni di intensa bellezza, complesse e articolate, che nelle mani di questo trio danno risultati eccelsi..." (Vincenzo Fugaldi)

02/11/2015

Mauro Ottolini Sousaphonix - Musica per una società senza pensieri: "Noi vogliamo una musica che aiuti ad ascoltare quello che è diverso da noi, con un atteggiamento di interesse e curiosità..." (Andrea Gaggero)

25/10/2015

It Came to Broadcast the Yucatan (Niccolò Faraci)- Niccolò Lucarelli

10/08/2015

Resalio (Zeitgeber Ensemble)- Nicola Barin

05/07/2015

Young Jazz Festival 15: "L'undicesima edizione del festival fulginate patrocinato da Umbria Jazz e diretto da Giovanni Guidi ha confermato l'ormai consueto taglio innovativo e la festosa partecipazione di numerosissimi giovani nel nuovo spazio dell'ex cinema Vittoria, oggi denominato Zut!" (Vincenzo Fugaldi)

05/01/2015

Monk and the Time Machine (Franco D'Andrea Sextet)- Nina Molica Franco

21/12/2014

Enrico Rava & Parco della Musica Jazz Lab: "Se il nome è un pezzo sacro della storia del jazz italiano, le aspettative schizzano su alle stelle in un baleno. Il problema delle aspettative è che quando vengono tradite, l'amaro in bocca fatica ad andare via." (Nina Molica Franco)

19/10/2014

Meets Mahler (Sonata Islands (Giovanni Falzone))- Valeria Loprieno

28/09/2014

Almost Jazz (Jocopo Pierazzuoli & The Kings Of Fire)- Nina Molica Franco

09/08/2014

Brooks (Cristiano Arcelli)- Valeria Loprieno

06/07/2014

Walter Beltrami Kernel Panic: "...un concerto energico e travolgente. Un quintetto di forte personalità individuali e con un collettivo animo rock, sperimentale e audace." (Valeria Loprieno)

25/11/2013

Collettivo Gallo Rojo (Collettivo Gallo Rojo)- Gianni Montano

20/11/2013

Ohmlaut (Piero Bittolo Bon & Jump The Shark)- Andrea Gaggero

14/10/2013

Nina (Laura Copiello)- Marco Buttafuoco

25/08/2013

From Time To Time (Emanuele Maniscalco)- Enzo Fugaldi

16/06/2013

Young Jazz Festival 13: Artisti italiani della nuova frontiera jazz con una felice incursione norvegese e gran finale con la Liberorchestra, progetto di grande rilevanza sociale. (Vincenzo Fugaldi)

16/06/2013

Suoni, Parole, Ritmi del Mondo: La rassegna di Villa Bombrini conferma il proprio valore e il radicamento nel capoluogo ligure. Quest'anno in calendario alcuni musicisti americani e alcuni protagonisti della scena italiana, scelti con mano felice dalla meritoria associazione "Jazz Lighthouse". (G. Montano, A. Gaggero)

16/06/2013

Sea Winds (Nico Marziliano)- Francesco Favano

09/06/2013

Monk'n'nroll (Francesco Bearzatti Tinissima 4et)- Marco Losavio

08/06/2013

Mauro Ottolini Sousaphonix: "Bix Factor": "Mauro Ottolini riesce a coniugare ricerca musicale, impegno artistico e capacità di divertire non solo il pubblico, ma anche e soprattutto sè stesso e la band che lo circonda." (Roberto Biasco)

20/05/2013

1/2 A Dozen (Norbert Dalsass)- Francesco Favano

10/03/2013

Work In Progress (Gianni Insalata Quartet)- Matteo Mosca

10/03/2013

Rava On The Dancefloor (Enrico Rava and The Parco della Musica Jazz Lab)- Alceste Ayroldi

21/01/2013

Apathic Avant-Jazz Anthems (A.I.R.E.)- Gianni Montano

29/12/2012

I Separatisti Bassi (Mauro Ottolini)- Roberto Biasco

22/12/2012

The Leaping Fish Trio a Sestri in Jazz: "...un prodotto vivo e attuale perchè ottenuto con una esposizione riassuntiva personale di quanto metabolizzato, digerito in maniera adeguata." (Gianni Montano)

22/12/2012

Francesco Bearzatti Tinissima Quartet Monk'n' Roll: "Gli interventi al sax di Bearzatti sono intensi, aspri, sinceri e spietati. Ogni suo solo è unico, mai uguale a se stesso..." (Valeria Loprieno)

02/11/2012

Sankofa (The Leaping Fish Trio)- Enzo Fugaldi

09/09/2012

8888 (Falsopiano)- Enzo Fugaldi

22/07/2012

Franco d'Andrea Sextet in "Monk e la Macchina del Tempo" e il trio di piano composto da Kenny Barron, Mulgrew Miller e Dado Moroni in "3 Monkish Pianos. (Gabriele Prevato)

15/07/2012

It's Nine O'clock (The Humans)- Enzo Fugaldi

09/07/2012

4 Stories (Matt Renzi, Stefano Senni, Jimmy Weinstein)- Enzo Fugaldi

01/05/2012

The Sky Above Braddock (Mauro Ottolini Sousaphonix)- Enzo Fugaldi

01/05/2012

Where The West Begins: Voicing Ornette Coleman (Lisa Manosperti)- Gianni Montano

17/03/2012

Block Notes (Antonio Tosques 4et Guest Mike Melillo) - Eva Simontacchi

13/01/2012

Around Ornette (Giovanni Falzone Quintet) - Alceste Ayroldi

18/12/2011

Intervista con Giovanni Falzone: "Oggigiorno mi capita spesso di sentire molte cose che mi fanno pensare che ci sia la tendenza a far diventare il jazz un po' musica di maniera, e c'è poca autenticità sia nei gesti, sia nel preparare un progetto, sia nel suono delle cose che si sentono in giro." (Eva Simontacchi)

06/11/2011

Da Lontano era un'isola (Bandello, Corini, Battaglia) - Dario Gentili

06/11/2011

A Little Bartok (D. Santimone, A. Tavolazzi, R. Paio Trio)- Gianni Montano

22/10/2011

Ecce Combo (Alfonso Santimone Laser Pigs) - Andrea Gaggero

22/10/2011

Furioso (Jürg Wickihalder Overseas Quartet)- Giovanni Greto

16/07/2011

XV Edizione del New Conversations Vicenza Jazz: Uri Caine Ensemble rivisita Mahler, Hiromi Uehara omaggia Gershwin e la James Farm di Joshua Redman & C. trasmette groove ed energia (Gabriele Prevato)

16/07/2011

Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi)

11/07/2011

Jazz a Mira 2011, rassegna di musica jazz dedicata alle etichette indipendenti con Ermanno Maria Signorelli Duo, JPC 4et Feat. Kyle Gregory, Paolo Birro in piano solo, Marcello Tonolo Trio, il Trio Nigredo con Fazzini, Fedrigo e Canevali, Gallo - De Rossi featuring Chris Speed. (Gabriele Prevato)

28/05/2011

Enrico Rava & Parco della Musica Jazz Lab "Gershwin & more": "Nonostante il repertorio di uno dei maggiori classici che il jazz possa annoverare, appare stimolante l'ascolto della grande abilità strumentale e l'eclettico universo musical-sperimentale dei giovani componenti della band, in una stupefacente "modernità". E Rava si conferma, ancora una volta, grande e storico scopritore di talenti..." (Viviana Falcioni)

15/05/2011

Enrico Rava Parco della Musica Jazz Lab a Linguaggi Jazz con il progetto "Gershwin & More" il quale ripropone alcuni noti standard del sommo compositore riarrangiati in maniera contemporanea. (Franco Bergoglio)

15/05/2011

Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi)

02/05/2011

Elegy For The Punk Movement (Orange room)- Gianni B. Montano

25/04/2011

The Big Empty (Simone Massaron)- Gianni Montano

02/04/2011

Tales From The Far East (Pietro Valente)- Enzo Fugaldi

23/01/2011

Francesco Bearzatti Tinissima Quartet. All'Auditorium Parco della Musica, un'esperienza dal vivo con "X (Suite for Malcolm)". "Una performance caratterizzata da grande libertà espressiva, come è nello stile del quartetto di Berzatti e dalla notevole varietà delle composizioni e delle atmosfere, legate da un filo conduttore ma non strettamente interdipendenti. Emerge in maniera efficace il messaggio di libertà e dignità portato avanti dal leader afroamericano." (Laura Mancini)

27/11/2010

Mingus Uni&Versus (Flight Band – Biagio Coppa Feat. Achille Succi) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

27/11/2010

Una frase un rigo appena (Christian Ravaglioli)- Vincenzo Fugaldi

23/10/2010

X (Suite for Malcolm) (Francesco Bearzatti Tinissima 4et feat. Napoleon Maddox)- Gianni B. Montano

26/09/2010

Aforismi protestanti (Alessandro Sgobbio) - Franco Bergoglio

18/09/2010

Fresh Frozen (Fresh Frozen)- Vincenzo Fugaldi

25/07/2010

Six Dances Under (Antonio Borghini & Malebranche)- Vincenzo Fugaldi

25/07/2010

God Fried Finger (Blonde Zeros)- Vincenzo Fugaldi

13/06/2010

Night Ways (Riccesi Zanoner 4tet) - Alceste Ayroldi

12/06/2010

Young Jazz Festival 10 con al direzione artistica di Gianluca Petrella: "La rassegna fulginate si distingue tra le iniziative italiane per il proposito di coinvolgere esperienze artistiche giovani con un'attenzione a proposte poco o per niente inflazionate, ma senza isolarle dall'esperienza dei maestri. Un punto di forza del jazz è la capacità di innovarsi grazie all'affermarsi di nuovi talenti, che nei casi più felici contribuiscono a perpetuarne la tradizione e ne determinano anche l'evoluzione e l'apertura." (Vincenzo Fugaldi)

26/04/2010

Nesso G (Nesso G)- Gianni B. Montano

04/04/2010

When the Teacher (Einfalt) - Giuseppe Mavilla

16/03/2010

Tre gosse de luna (Oscar del Barba)- Gianni B. Montano

06/03/2010

Pop Gossip (Osmiza) - Luca Labrini

16/02/2010

Half The Fun (Franco D'Andrea Quartet) - Gianmichele Taormina

05/01/2010

Off-Site Meetings (Giulio Corini Libero Motu) - Enzo Fugaldi

05/01/2010

Sugoi Sentai! Gattai!! (Piero Bittolo Bon Jump The Shark) - Enzo Fugaldi

22/11/2009

Tirodarco (Tirodarco)- Enzo Fugaldi

08/11/2009

Effetto Ludico (Alessandro Sacha Caiani) - Alceste Ayroldi

06/10/2009

XXIVa EDIZIONE del Festival Internazionale "Ai Confini tra Sardegna e Jazz" a Sant'Anna Arresi: "Da Chicago a Sant'Anna Arresi (e vice versa). Questo e altro è stato l'esplosivo leitmotiv del Festival Internazionale "Ai Confini Tra Sardegna e Jazz". A quarantaquattro anni di distanza dalla fondazione della AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians), storico movimento chicagoano nato dall'idea rivoluzionaria di un artista come Muhal Richard Abrams, bene si è pensato di celebrare all'interno della manifestazione le gesta memorabili di un periodo, di una fase storica, di una filosofia musicale e politica che ha influenzato profondamente il jazz contemporaneo e non solo." (Gianmichele Taormina)

26/09/2009

Rolli's Tones (Maurizio Rolli Big Band) - Giuseppe Mavilla

17/08/2009

The Siena Concert (Franco D'Andrea Quartet) - Alceste Ayroldi

04/07/2009

Dario Cecchini Four Winds: "I quattro sono riusciti a catturare l'attenzione di un pubblico folto accorso probabilmente per ascoltare il secondo set della serata, l'esplosiva proposta delle cinque batterie rockeggianti del gruppo "La drummeria". Un pubblico quindi poco a suo agio con la tradizione afro-americana." (Marco Buttafuoco)

13/04/2009

Franco D'Andrea Quartet a Marghera: "D'Andrea suona al solito in maniera elegante, rifuggendo la minima ridondanza e, soprattutto, stimolando i suoi attenti e concentrati partners. Si dimostra per di più un maestro nell'allineare frasi significative, nel farsi da parte per far emergere il solista di turno e nell'usare con sapienza le pause..." (Giovanni Greto)

22/02/2009

Fortynine Forever (Stefano Benini Quartet)

05/01/2009

XXIIIa Edizione di "Ai Confini tra Sardegna e Jazz" a Sant'Anna Arresi: "Dedicata alla suggestiva figura ed all'indiscutibile genialità musicale di Don Cherry, la manifestazione sarda, giunta oramai alla sua ventitreesima edizione, ha offerto diversificate sfaccettature del caleidoscopico animo artistico impresso nel tempo dal grande trombettista di Oklahoma City." (Gianmichele Taormina)

30/10/2008

Panta Rei (Roberto Spadoni Nine )

19/08/2008

Reggio Top Jazz Festival 2008: "Il sondaggio fra i critici specializzati che il mensile Musica Jazz dedica da ben cinque lustri al meglio del jazz in circolazione, in questo venticinquesimo anno è stato per la prima volta incentrato esclusivamente sul jazz italiano. Da qui la nascita del Reggio Top Jazz Festival, che nella prima edizione ha schierato buona parte dei vincitori del referendum, durante quattro serate primaverili nella città di Reggio Calabria." (E. Fugaldi - G. Taormina)

13/08/2008

Clusone Jazz Festival: "La ventottesima edizione del festival ha avuto come sempre la sua conclusione con una tre giorni finale ambientata a Clusone e dintorni. Un festival che presta attenzione nei confronti delle nuove tendenze e dei giovani musicisti." (Roberto dell'Ava)

22/07/2008

Suite For Tina Modotti (Francesco Bearzatti Tinissima Quartet)

06/07/2008

Comeglians (Daniele D'agaro Adriatic Orchestra)

27/05/2007

Sguardo d'insieme ad alcune produzioni del catalogo di El Gallo Rojo Records

28/01/2007

Coherent deformation (Giancarlo Tossani Synapser)

21/01/2007

Plays the Music of Eric Dolphy (Riccardo Fassi Tankio Band)

21/01/2007

Dudek! (Mickey Finn)

13/01/2007

Grazie dei Fiori? (Elena Camerin)

13/05/2006

Todo Chueco (Gallo & the Roosters)

10/07/2005

Dialogs, mostra di grandi tele di Arturo Carmassi - featuring Francesco Bearzatti, Marco Tamburini e Achille Succi: "...Un viaggio - anzi tre - attraverso le "grandi tele" che il maestro toscano ha realizzato dagli anni '90 ad oggi, nella sua ricerca incessante verso le possibilità espressive del segno e della creazione..." (A. Terzo, F. Albanese)

25/06/2005

Cream of Mandarins (Gee - Gallo - Minetto)

04/12/2004

The Venice Session (Aljoša Jeriè Quartet)





Video:
Jazz in Baia - Achille Succi & Salvatore Maiore
Jazz in Baia - Achille Succi & Salvatore Maiore.Rassegna jazz alla Baia di Finale Emilia, tutti i mercoledi sera è Jazz in Baia.Banzai's vide...
inserito il 10/10/2011  da labaiaclub - visualizzazioni: 3985


Inserisci un commento


Questa pagina è stata visitata 634 volte
Data pubblicazione: 20/11/2013

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti