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Falsopiano
8888
El Gallo Rojo 314-46 (2011)
1. A Cup Of Tao (collective impro) 3:00
2. Continoom (A. Santimone) 4:39
3. 8888 Surgery Dept (collective impro) 1:36
4. Zhuangzi e Huizi (G. Pacorig) 4:07
5. Musica ricercata – II, mesto, rigido e cerimoniale (G. Ligeti) 5:47
6. Aliens From Madura (collective impro) 2:29
7. Goodbye Venezia (D. Gallo) 5:29
8. Meteo-Rite (collective impro) 1:06
9. Apophis (collective impro) 0:57
10. The Last Mouse On Mars (G. Pacorig) 5:08
11. Aliens From Lombok (collective impro) 0:28
12. Hypostasis (collective impro) 3:06
13. Sechs kleine Klavierstucke (Op. 19) VI (A. Schoenberg) 5:56
14. Ligeti Meteor (G. Ligeti/collective impro) 0:38
15. Aliens From Bali (collective impro) 2:18
16. Taijitu Kuchen (collective impro) 3:58
17. Round Trip (O. Coleman) 2:37
Alfonso Santimone - piano (left)
Giorgio Pacorig - piano (right)
Danilo Gallo - doublebass, melodic
Aljoša Jeric - drums.
Recorded at Urban Recording Studio of Casa della Musica, Trieste, by Fulvio Zafret,
January 2010.
www.elgallorojorecords.com
info@elgallorojorecords.com
Falsopiano presenta una formazione insolita: due pianoforti (Santimone si ascolta
nel canale sinistro e Pacorig nel destro), contrabbasso e batteria. E un repertorio
insolito: nove improvvisazioni collettive parecchio differenti tra loro (tra free
convulso e rabbioso, dionisiaci asiaticismi, apollinee introspezioni), omaggi a
due tra i compositori colti che hanno fatto la storia della musica nel secolo scorso
(Ligeti e Schoenberg), due composizioni originali di Pacorig e una ciascuno per
Santimone e Gallo. L'intesa tra i pianisti è totale, solida, profonda e scura la
sonorità del contrabbasso, dinamici e leggeri pelli, bacchette e piatti di Jerič.
E la musica scorre fresca e mutevole, infedele e autoironica, in equilibrio tra
spontaneità e approccio intellettuale, a tratti introversa e a tratti sfrontata,
segno di una creatività che connota la maggior parte delle produzioni del collettivo
El Gallo Rojo.
La chiusura del cd è affidata a una versione di un noto brano colemaniano per pianoforte
preparato, che lo restituisce inatteso e vibrante come pochi saprebbero.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/09/2012
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