|
Riccesi Zanoner 4tet
Night Ways
Autoprodotto 2010 Distribuzione Ufficio Comunicazione Tuni-Giangaspero marituni@alice.it
1. Vibe
2. My Lagan Love
3. Alle prese con una verde milonga
4. Averti fra le braccia
5. Por El Suelo / Tin Tin Deo
6. Mo Ghile Mear
7. Gingerbread Boy
8. Gran Torino
9. Crueza de Mà
10. Night Ways
Donato Ricessi - sax tenore
Claudio Zanoner - pianoforte
Aljosa Jeric - batteria
Danilo Gallo
- contrabbasso
Ospiti:
Enzo Stera - launeddas (traccia 9)
Giuseppe Wo Orselli - trombone (traccia 3)
Flavio Davanzo - filicorno (traccia 10)
Cosa ci fanno nello stesso album Paolo Conte, Manu Chao, De Andre', Trotignon, Tenco,
la bella colonna sonora di Gran Torino (a firma di Kyle Eastwood, figlio dell'attore
e regista Clint), Jimmy Heat e due brani attinti dalla tradizione musicale irlandese?
Soprattutto, cosa ci fanno in un lavoro discografico jazz? Sicuramente suonano bene
e lasciano respirare un po' d'aria fresca, non caliginosa, epurata da muscolari
virtuosismi fine a sé stessi. Due i condottieri di questo quartetto: Donato Riccesi
e Claudio Zanoner, rispettivamente ai sassofoni il primo ed al pianoforte
il secondo. Riccesi firma anche l'unico original del disco, la title – track
Night Ways. La collaborazione dei due va avanti da quattro anni, durante
i quali hanno maturato esperienze anche comuni che confluiscono nei suoni di questo
lavoro "spin off" della cultura europea contemporanea ed intrisi nello spirito jazzistico
più creativo. A corroborare tale stato di cose,
Danilo Gallo
al contrabbasso, dal pesante bagaglio d'esperienza e non solo per le oltre quaranta
incisioni già effettuate, ma per aver accompagnato musicisti di spessore indiscutibile
quali Uri Caine,
Steve Grossman,
Benny Golson, Cuong Vu, Giancarlo Schiaffini,
Gianluigi
Trovesi, giusto per citarne alcuni. L'iridescente bassista foggiano non
si limita al pulsare ritmico: costruisce melodie e dimostra una marcata autorità
musicale. Compagno di tessuti ritmici è qui il batterista sloveno Aljosa Jeric,
ottimo cesellatore con appoggiature in staccato, brevi rullate, fruscio sui piatti
e consistente senso della metrica.
Night Ways si ascolta con vero piacere, per gli arrangiamenti ad alta
tensione, come nella rinascimentale My Lagan Love, con il tenore di Riccesi a chiudere
il brano in respirazione circolare, conferendo maggiore lirismo all'esecuzione.
Le differenti strutture compositive dei brani non alterano il fil rouge del
disco. L'empatia tra i due leader è ben chiara anche nella milonga di Conte che
s'ammanta di freschezza "nordica". Grande prova anche ne Averti fra le braccia di
Tenco, anche se pecca d'originalità e si perde un po' nel mainstream. Fa battere
il piedino Manu Chao che si confonde con Walter "Gil" Fuller e Chano Pozo
(Tin Tin Deo). Gran Torino si veste da ballad e Creuza de Mà, invece,
ristabilisce quel jazz contemporaneo ben strutturato, grazie anche al tocco energico
ed elegante insieme, di Zanoner.
Un disco, senza dubbio, ben fatto.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 2.460 volte
Data pubblicazione: 13/06/2010
|
|