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Christian Ravaglioli
Una frase un rigo appena
pus(h)in Records PH 1003.2 Recorded on 21-22-23 January, 2009 at Molino Ballardini Studio, Mezzano (RA)
1. Listen To Your Sand (C. Ravaglioli) 01:44
2. EscodaunMito (Montescudaio) (C. Ravaglioli) 05:14
3. Una frase un rigo appena (C. Ravaglioli) 05:44
4. Melody Comes From… (C. Ravaglioli) 05:57
5. Shawn (A. Gramentieri) 01:46
6. Verso il segno (C. Ravaglioli) 02:21
7. Cammino (C. Ravaglioli) 05:25
8. L'Énigme Éternelle (de Deux melodie hebraicques) (Maurice Ravel) 05:00
9. The Last Wood Child (C. Ravaglioli) 02:44
10. Ilha Grande (C. Ravaglioli) 06:03
11. Stone of Heart (C. Ravaglioli) 06:39
Christian Ravaglioli - oboe, english
horn, duduk, piano, piano rhodes, synthesizer Korg MS 10, cuica, electronic
Achille Succi - bass clarinet
Marco La Manna - basson
Vincenzo Vasi - theremin
Antonio Gramentieri - guitars
Massimo Selvi - double bass
Barbara Savioli - violin, viola
Eisa Segurini - cello
Diego Sapignoli - prepared drums, glockenspiel, vibes, metal
percussions
Ciro Montanari - tablas and percussion
John De Leo - voice
Rosita Frisani - voice
Si muove su terreni ardui, il polistrumentista Christian Ravaglioli, ma con sicurezza
e autorevolezza. Studi musicali regolari, diploma in oboe e in pianoforte, ha operato
sinora soprattutto in ambito teatrale e orchestrale. In questo cd – piuttosto lontano
dall'estetica jazzistica – spazia da atmosfere teatrali a brani cameristici e contemporanei,
passando attraverso quel progressive rock che sta diventando sempre più una musica
di riferimento per artisti di diverse generazioni e diversa estrazione musicale.
I brani e le formazioni del cd sono tutti diversissimi tra loro: si va dalle
atmosfere celtico-medievali del breve Listen To Your Sand, a un'esecuzione
per piano preparato manipolato elettronicamente (EscodaunMito), all'intrigante
brano che dà il titolo all'album caratterizzato dal clarinetto basso di Achille
Succi su accompagnamento d'archi. Per passare al progressive di Melody Comes
From..., con la inconfondibile voce di John De Leo, omaggio al turgido
barocchismo dei Gentle Giant, ed al lirico quadretto acustico di Shawn per
chitarre e duduk, fino a giungere allo sperimentale Verso il segno, rielaborazione
elettronica dei suoni acustici dell'oboe e del corno inglese. Cammino, il
cui tema sembra uscito dalla penna di un moderno Erik Satie è il preludio ad uno
stralunato lied di Ravel per oboe e voce femminile. Si giunge, poi, al bel duo di
The Last Wood Child ed all'onirico Ilha Grande, per concludersi il
percorso musicale con Stone Of Heart per pianoforte solo, concentrato di
idee di varia matrice.
Un cd che si rivolge ad ascoltatori che non credono nella necessità di confini,
di steccati tra i generi, e amano navigare tra situazioni musicali diverse, senza
prevenzioni.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/11/2010
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