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Mauro Ottolini
Tenco: Come ti vedono gli altri?
Azzurra music 2017
1. Una brava ragazza (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Daniele Silvestri
2. Ballata della moda (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici)
3. Giornali femminili (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Roy Paci
4. Ho capito che ti amo (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vanessa Tagliabue Yorke
5. Un giorno dopo l'altro (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Edda
6. Io lo so già (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Petra Magoni
7. Quando (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Renzo Rubino
8. Se sapessi come fai (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vincenzo Vasi
9. Sera triste sera (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Kento, Dj Fuzzten
10. Un giorno di questi ti sposerò (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Bocephus King
11. Ciao amore, ciao (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Alberto Fortis
12. Mi sono innamorato di te (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Gino Paoli
13. Io sì (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vanessa Tagliabue Yorke
14. In qualche parte del mondo (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Roy Paci
15. Vita sociale (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vincenzo Vasi
16. Ragazzo mio (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Karima
17. Io sono uno (che la pensa come te) [feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini] - Kento, Dj Fuzzten
18. Il mio regno (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vincenzo Vasi
19. Padroni della terra (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Rossana Casale
20. Quasi sera (feat. Orchestra Sinfonica Dei Colli Morenici,Mauro Ottolini) - Vanessa Tagliabue Yorke
Orchestra sinfonica dei colli morenici
Mauro Ottolini - direzione, arrangiamento, trombone, tromba, conchiglie. Stefano Menato - Sassofoni tenore, baritono e clarinetto Paolo De Giuli - tromba, flicorno, cornetta. Vincenzo Vasi - theremin, strumenti giocattolo, elettronica Enrico Terragnoli - chitarra, banjo e podofono. Roberto De Nittis - pianoforte, armonica a pedali, organetto Filicorda, toy piano. Glauco Benedetti - tuba e sousaphone. Riccardo Di Vinci - contrabbasso e basso elettrico. Simone Padovani - percussioni Paolo Mappa - batteria e percussioni.
Violini primi: Laura Masotto, Costanza Scanavini, Michele Poccecai, Francesco Salsi, Federico Silvestro, Andrea Testa, Lorenzo Gugole, Federico Zaltron Violini secondi; David Scaroni, Francesco Bonacini, Denis Zannani, Elisabetta Danelli, Ester Wegher, Lucia Cabrera, Elena Ciccarelli. Viole; Maria Cristina Vicentini, Eva Impellizzari, Maddalena Fasoli, Lorenza Baldin. Violoncelli: Silvia Del Paos, Eleuteria Arena, Maria Paola Zannoni, Daniela Savoldi, Ivan Merlini Flauti: Annika Pinellli, G.Battista Grasselli (anche ottavino) Oboi: Fabio Paolo Rizzi, G. Antonio Dehò Clarinetti: Nicola Ferraresi, Massimiliano Trupia Fagotti: Vittorio Ordonselli, Stefano Miglioli Corno: Oreste Campedelli Trombe: Fabrizio Mezzari, Paolo De Giuli.
Dopo l'esperienza al premio Tenco del 2016, Ottolini
ritorna ad occuparsi del cantautore di Ricaldone con questo doppio cd inciso con
una grande orchestra, un bel gruppo di musicisti di fiducia e una serie di
cantanti ospiti in larga parte differenti da quelli coinvolti nel concerto
sanremese. Il band leader veronese interagisce con il repertorio di Tenco
secondo diverse metodologie, andando a scandagliare fra le canzoni note e meno
note per scoprire aspetti non sempre valorizzati da altre riletture e
dimostrando, fondamentalmente, una passione autentica e critica per l'autore di
"Lontano lontano".
Si possono identificare, quindi, tre tipi di procedure
nell'approccio alle composizioni di Tenco. Per una certa parte dei brani
Ottolini lavora di relativizzazione, in un certo modo, riprendendo gli
arrangiamenti classici, a firma di maestri quali Giulio Libano o Giampiero
Boneschi, aggiungendo piccole modifiche, un tocco personale, ma rispettando il
carattere, la particolarità degli originali. Così "Il mio regno" ha una
confezione vintage, come se fosse suonata da un' orchestra degli anni sessanta,
ma sostiene bene il peso del tempo, grazie ad un'armonizzazione molto
equilibrata. "Mi sono innamorato di te" è essenzializzata da una versione senza
ricami e ghirigori ad opera di Gino Paoli, straordinario nel riportare la
natura, l'indole anti-retorica del testo e a porgere al meglio una delle più
belle melodie in assoluto registrate dall'artista genovese (di adozione).
Per altri brani, invece, il maestro veneto opera
sull'attualizzazione, forte della sua persuasione che Tenco "era
un'avanguardista e lo avrebbe dimostrato in pieno se fosse sopravvissuto", come
dichiara in una recente intervista. Da questa premessa nascono rielaborazioni
moderniste di vere pietre miliari del songbook del cantautore di Cassine. "Ho
capito che ti amo" profuma di Mediterraneo, di Medioriente, ad esempio e "Una
brava ragazza" si muove su un ritmo reggae, come avrebbe potuto rivisitare,
cioè, le sue creazioni Tenco ai giorni nostri, magari in una esibizione dal
vivo.
Va, poi, considerata la "ottolinizzazione", processo
contiguo e incidente agli altri due, che viene fuori vistosamente in alcuni
episodi in specie. Le stelle polari del trombonista di Bussolengo sono, in
sintesi, il jazz delle origini, lo stile "New Orleans", il rock, la musica
popolare e quella contemporanea. Questi elementi si impongono prepotentemente
nella versione di "Un giorno di questi ti sposerò" eseguita da Bocephus King, in
lingua inglese, e attraversata da umori blues e dixieland, con un trionfo di
irresistibili polifonie. Non è meno personale la ripresa "rythm and blues " di
Ciao amore ciao", dove Alberto Fortis stempera la drammaticità del testo con
un'interpretazione energica e grintosa. Fanno storia a sé i pezzi in cui è
presente il rapper Kento. Qui la riproposta si spinge assai in avanti,
proiettando in una dimensione futuribile brani dotati in partenza di una
fisionomia abbastanza dissimile.
L'ensemble, poi, risponde magnificamente alle
sollecitazioni dell'autore del progetto, garantendo un supporto duttile e
granitico alle spalle delle voci dei protagonisti. Una nota particolare va spesa
per Vincenzo Vasi, anche cantante in due brani, che con il theremin contrassegna
nettamente la timbrica della band e per Vanessa Tagliabue Yorke, sempre in
perfetta concordanza con lo spirito, il senso dell'iniziativa in tutte le sue
entrate in scena.
Ottolini, grazie anche ad un grosso impegno di studio e
preparazione riesce sicuramente nell'intento di mantenere vivo l'interesse per
il grande cantautore e a far conoscere Tenco a chi non sa molto di lui. L'
impresa, nel suo complesso, infine, si rivela profonda nell'ideazione,
nell'allestimento e brillante, spettacolare nella realizzazione.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/03/2018
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