Astarte – 2009 Egea
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Colours Jazz Orchestra & Kenny Wheeler
Nineteen Plus One
1. Only the Lonely
2. All Or Nothing At All
3. How Deep Is the Ocean
4. Stella By Starlight
5. I Should Care
6. When Your Lover Has Gone
7. The man I love
8. W.W.
Kenny Wheeler - tromba
Massimo Morganti - direttore, trombone
Diana Torto - voce
Simone La Maida, Maurizio Moscatelli, Filippo Sebastianelli, Enrico Benvenuti, Marco
Postacchini - sassofoni
Giorgio Caselli, Luigi Faggi Grigioni, Giacomo Uncini, Samuele Garofoli -
trombe
Mauro Ottolini, Tony
Cattano, Luca Pernici, Pierluigi Bastioli - tromboni
Luca Pecchia - chitarra
Emilio Marinelli - pianoforte
Gabriel Pesaresi - contrabbasso
Massimo
Manzi - batteria
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In tempi di magra dal punto di vista della progettualità,
tempi in cui le proposte sono piegate su sé stesse, in molti casi prive di nerbo,
non può che accogliersi con deciso entusiasmo la sinergia creatasi tra il grande
compositore, arrangiatore e trombettista Kenny Wheeler e la Colours Jazz
Orchestra. Diciannove gli elementi dell'orchestra marchigiana, più la tromba,
una composizione e gli arrangiamenti dei sette "favourite" standards del musicista
canadese. Anima del large ensemble marchigiano è il trombonista e direttore d'orchestra
Massimo Moranti che, nel 2002, ha coinvolto
alcuni dei migliori musicisti delle Marche in un progetto ambizioso ed innovativo
e che ruota intorno alle direttive stilistiche di Maria Schneider, tra le migliori
arrangiatrici contemporanee.
Kenny Wheeler non abbisogna d'elogio: lo si riconosce per la sua estetica
raffinata, una sonorità riverberata ed un fraseggio dalle raffinate tessiture timbriche,
affiancate da un rigore ritmico che pochi possono vantare. Doti che ben si sposano
sia con il repertorio scelto, sia con le sonorità equilibrate, ampie e approfondite
dell'orchestra diretta in modo eccellente da Massimo Moranti (autore anche
di un fluido e vigoroso solo in How Deep Is The Ocean). Otto brani in tutto
e tutti recano la firma di Wheeler; indelebile autografo che marchia anche gli standards
"più standards", come The man I love, complice la voce di Diana Torto
che eccelle in sensibilità e maturità nel registro. Esecuzione che fa coppia con
W.W., del musicista canadese e della bella apertura dialogante con il lirico
tenore di Filippo Sebastianelli a lanciare il tema.
Vi è tutto il senso dell'orchestra, dello swing e della gioia di fare ottima
musica, con stile ed eleganza, in questo Nineteen Plus One. Un fine lavoro
di tessitura che ruota intorno a Kenny Wheeler, corroborato da un ensemble
di alto valore, non di semplici comprimari.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/01/2010
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