Jazzitalia - Roberto Bonati: Un sospeso silenzio
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

mm records 2007
Roberto Bonati
Un sospeso silenzio


1. I Gigli di Babele
2. Melodia d'Aurora
3. Dirge a Piere Paolo Pasolini
4. Sospeso Silenzio
5. Solo Prelude
6. Lettera a Don Giovanni Rossi
7. Ninna Nonna Ninna Luna
8. Lontane Campane
9. Bounce Tempo
10. Mattutino

Diana Torto - voce
Riccardo Luppi - sassofoni e flauti
Alberto Tacchini - pianoforte
Roberto Bonati - contrabbasso
Anthony Moreno - batteria e percussioni
Claudio Guain - voce narrante



Abolire immediatamente la televisione. (Lettere luterane).
Televisione…strumento del potere e potere essa stessa. E' attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere (Scritti Corsari).



S
ono due frammenti scelti praticamente a caso, il primo del 1975, il secondo del 1973. E quanto ci pronosticavano l'Italia odierna, (ma anche quella degli anni Novanta) con anticipo davvero profetico! Piccoli esempi estratti dalla messe di intuizioni e provocazioni che ci ha lasciato Pasolini. Un intellettuale poliedrico, con un mondo variegato fatto di poesia e di prosa, di cinema e di letteratura, di saggistica e feroce giornalismo. Quella di Pasolini è stata definita una voce ribelle che forse non parla più al paese attuale, o forse nell'Italia di oggi nessuno l'ascolta poiché si tratta di una lezione a cui per maggior tranquillità di tutti è stato messo il silenziatore. E certo le sue polemiche con il Vaticano, con l'integralismo religioso, (nomino questo aspetto perché una traccia del cd, - la Lettera a Don Giovanni Rossi - parla anche di questo) con i falsi moralismi e i dogmatismi spiccioli della politica che lui combatteva aspramente oggi difficilmente potrebbero trovare spazio. Quindi l'atmosfera che segna il canto funebre dirge a Pasolini più che dipingere la sofferenza causata dalla sua morte, dal vuoto lasciato, pare musicalmente muovere contro un mondo che riempie quell'assenza di indifferenza stizzita.

Grande merito va a Roberto Bonati nell'aver voluto dedicare (nel senso di averlo pensato e costruito pensando a Pasolini) questo composito progetto, eseguito all'interno della rassegna Parmajazz Frontiere nel 2005 e diventato ora un cd.

Bonati non ha bisogno di molte presentazioni: compositore, contrabbassista e direttore di Parmajazz, da Gaslini a Trovesi ha maturato importanti collaborazioni e progetti in proprio che lo collocano tra le migliori espressioni del jazz italiano. Oltre all'attività musicale, come direttore Artistico di Parmajazz Frontiere si propone anche come organizzatore culturale a tutto tondo.

Il termine jazz è riduttivo per Bonati e per il gruppo che esegue con lui i brani: per l'omaggio a Pasolini viene messa in campo una felice sintesi di musica contemporanea, di rimandi jazzistici ma fatta anche di parola, di poesia e di riflessioni lasciate ad una voce recitante. Alcuni brani contaminano felicemente e a fondo la parola, la composizione e il momento liberatorio dell'assolo come avviene in Un sospeso silenzio oppure in Bounce Tempo, quest'ultima un orchestrazione di una lirica tratta dalla produzione di Pasolini, un esempio del suo mondo fatto di bassifondi, di personaggi marginali e al contempo poetici. Dal narratore Claudio Guain per i passaggi recitati alla voce di Diana Torto, in evidenza in diversi brani, agli interventi solistici di Riccardo Luppi ai fiati e Alberto Tacchini al pianoforte, tutti collaborano con senso della misura e grazia cameristica a creare questi bozzetti sonori. Un disco da meditare con lentezza, magari approfittandone per riprendere in mano qualche libro di Pasolini o cercare un suo vecchio film…

Franco Bergoglio per Jazzitalia







Articoli correlati:
20/11/2022

Parmajazz Frontiere Festival 2022 - XXVII Edizione: "Il contrabbassista e compositore Roberto Bonati ha scritto una complessa suite in quattro movimenti in occasione del centenario delle Barricate..." (Aldo Gianolio)

16/01/2022

Some Red Some Yellow (Tor Yttredal-Roberto Bonati)- Gianni Montano

01/11/2015

Intervista con Roberto Bonati - ParmaJazz Frontiere: "Il jazz rischia di diventare un sistema di scale e accordi e una specie di gioco di abilità, chi suona più note nel percorso più difficile...L'esecutore diventa più importante della musica e non dovrebbe essere così... " (Nina Molica Franco)

11/05/2015

Stella By Starlight (The Splay Trio)- Laura Scoteroni

11/01/2015

ParmaJazz Frontiere Festival: "...per il diciannovesimo anno consecutivo, si conferma come uno dei festival più interessanti d'Europa." (Andrea Grossi)

07/09/2013

Bianco il vestito nel buio (Roberto Bonati)- Alceste Ayroldi

17/02/2013

Il Caffè Delle Americhe (Angelo Valori & M. Edit Ensemble)- Gianni Montano

27/01/2013

Parma Jazz Frontiere 2012: Intitolata "Non tacciono i canti" la XVII Edizione del festival diretto da Roberto Bonati sui "canti" di Molvaer, Sclavis, Trovesi (Nina Molica Franco)

08/04/2012

Live In Milano (Riccardo Luppi's Mure Mure)- Gianni Montano

18/03/2012

Figli (Tiziana Ghiglioni)- Enzo Fugaldi

24/12/2011

Parma Jazz Frontiere - XVI Edizione: Il profumo di Norvegia dell'Arve Henriksen Trio, l'ensemble pieno di suono e solarità di John Surman con la Big Band di Bergen, l'omaggio a Graham Collier di Roberto Bonati e l'ensemble "Ruvido Insieme", la contaminazione fra arte contemporanea e musica del duo chitarra & tela di Luca Perciballi e Mattia Scappini in "Fragile" e poi del Pollock Project, il Bobo Stenson trio a chiudere magnificamente la XVI edizione del Parma Jazz Frontiere festival. (Margot Frank, Nina Molica)

11/07/2011

Songs (Tiziana Ghiglioni)- Gianni Montano

13/03/2010

14ma edizione di Parma Jazz Frontiere 2009, "A viva voce": "E' una rassegna piena di coraggio. L' artista oggi si trova davanti tante porte. Magari dietro molte di queste porte non ci sono percorsi da seguire. Ma bisogna aprirle ugualmente e rischiare, perchè senza ricerca e senza rischio c' è la cristallizzazione, che è nemica dell'arte. Un festival non deve far solo ascoltare il noto ed il già sentito. Non deve invitare solo i musicisti più che conosciuti, o invitarli solo perchè americani e-o afro-americani." (Marco Buttafuoco)

06/01/2010

Nineteen Plus One (Colours Jazz Orchestra & Kenny Wheeler) - Alceste Ayroldi

22/11/2009

God Save the Earth (Dino Betti van der Noot)- Enzo Fugaldi

01/11/2009

Piu' Nove (Angelo Schiavi)- Roberto Biasco

13/12/2008

"Cinema songs", la serata della magica e romantica melanconia. Danilo Rea suona sulle immagini di Schindler's List e il suo sestetto, accompagna Gino Paoli in un percorso di musica del mondo del cinema.

29/02/2008

Roberto Bonati e i Sacred Concerts di Ellington a Parmafrontiere: "...il vasto ensemble, nel suo complesso, ha fatto sentire quel mix indicibile di spiritualità e sensualità, quel superamento della scissione fra arte e vita, fra danza e preghiera, fra religione e quotidianità proprio dell' arte africana prima e afro americana poi." (Marco Buttafuoco)

16/06/2007

A Silvery Silence - Fragments from Moby Dick (Roberto Bonati - Parma Frontiere Orchestra )

11/04/2005

The Blanket of the Dark (Roberto Bonati – ParmaFrontiere Orchestra)





Video:
MICHELE CORCELLA - Solennemente e intensamente
MICHELE CORCELLA - "Solennemente e intensamente" per voce e orchestra.Vincitore del secondo premio al concorso internazionale di composizion...
inserito il 21/08/2009  da ennionavale - visualizzazioni: 4040


Inserisci un commento


Questa pagina è stata visitata 2.914 volte
Data pubblicazione: 25/04/2009

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti