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C
oncerto dal vivo registrato durante il ParmaJazz Frontiere festival al Teatro Due di Parma il 23 dicembre 1991
M
asterizzato nel 2003 dalla MM Records

Composizioni di Roberto Bonati eccetto Lacrymosa, tratta da Messa di Requiem di Giuseppe Verdi

Roberto Bonati - composer and conductor
Lucia Minetti - vocals
Mario Arcari - oboe, corno inglese, soprano sax
Riccardo Luppi - flutes, soprano and tenor sax
Alessandro Benassi - clarinets
Francesco Bossaglia - french horn
Michael Gassmann - trumpet, flugelhorn
Beppe Caruso - trombone, tuba
Paolo Botti - viola
Marco Remondini - cello, alto sax
Vincenzo Mingiardi - guitar
Stefano Battaglia - piano
Marco Micheli - acoustic bass
Anthony Moreno - drums
Fulvio Maras - percussions, electronic percussions

Roberto Bonati – ParmaFrontiere Orchestra
The blanket of the dark
A study for Lady Macbeth

1. Miserere
2. A letter
3, The golden round

The blanket and the lady:
4. The raven anche the lady
5. Duncan's fanfare
6. Murdering ministers
7. Trick night
8. Flower and serpent
9. Daggers
10. Lacrymosa
11. Piano interlude

La dance:
12. The cheer
13. Paintings of your fear
14. The three witches quiet dance

Sonnambula:
15. Out damned spot
16. Rigmarole
17. A murky bone
18. Bloosy blood
19. Dark angles
20. Enigmatic scales
21. Perfumes of Arabia
22. Nightwalker
23. Lady morley
24. Lady tango

"Ho immaginato che Lady Macbeth ricordi e riviva, dallo straniamento della sua follia, alcuni momenti della sua vita, le emozioni di questi momenti"

Roberto Bonati, contrabbassista e direttore artistico del Festival "ParmaJazz Frontiere", prosegue nella realizzazione di opere grandiose, quasi maestose (da ascoltare i precedenti "Le Rêve Du Jongleur" e "...poi nella serena luce"), ma sempre caratterizzate da scelte raffinate e di notevole gusto estetico. In questo suo lavoro mette a confronto e richiama il collegamento tra William Shakespeare, attraverso la vicenda di lady Macbeth, e Giuseppe Verdi, che dal lavoro shakespeariano ha tratto ispirazione per alcuni suoi capolavori operistici. "Da principio doveva essere un lavoro sulla musica di Verdi, sui personaggi femminili verdiani. In corso d'opera il campo d'attenzione si è da una parte ristretto a Otello e Macbeth, due delle opere di Verdi tratte da Shakespeare, e dall'altra si è tramutato in una più ampia riflessione sull'opera del Bardo" racconta Bonati.

Il musicista parmense, sostenuto da una cultura musicale davvero completa, raccoglie ispirazione e spunti da una moltitudine di fonti, con il risultato di proporre composizioni composite e trasversali per genere e stile. In ogni traccia si scoprono riferimenti al jazz classico, all'improvvisazione free, alla musica contemporanea. Il risultato è sempre arricchito da un'impronta orchestrale, rafforzata dalla presenza di viola, cello, clarinetto e oboe, nonché dalla voce di Lucia Minetti. Come di consueto, infatti, per realizzare il proprio progetto Bonati coinvolge la ParmaFrontiere Orchestra, composta da ottimi musicisti, tra cui spiccano negli assoli il pianista Stefano Battaglia, il trombettista Michael Gassman nonché Riccardo Luppi al flauto e ai sassofoni.

Pur non trattandosi di musica facile al primo ascolto, l'ultimo lavoro di Bonati dona in un'attenta rilettura sorprese inaspettate e nuove prospettive che superano i limiti convenzionali del jazz moderno.
Marco Strambi per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 11/04/2005

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