Parma Jazz Frontiere
Django Bates presenta Belovèd, personalissimo omaggio a Charlie
Parker Casa della Musica, 11 novembre 2015 di Barbara Bianchi
Django Bates - piano
Petter Eldh - contrabbasso
Peter Bruun - batteria
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Pirotecnico, divertente, poliedrico: pieno di vita e di energia
il concerto di Django Bates che l'11 novembre scorso a ParmaJazz Frontiere ha presentato
il suo recente progetto discografico, Belovèd. Con lui sul palco della Casa della
Musica di Parma erano Petter Eldh al contrabbasso e Peter Bruun alla batteria, assieme
in un percorso vorticoso fra i temi più celebri di Charlie Parker e i brani originali
dello stesso Bates.
Ripercorrere Charlie Parker e, tuttavia, essere ben lontano dalle tracce celebrative
dello standard significa entrare nel profondo della musica, della sua storia, rimasticarla
e restituirla ricca di nuova e differente personalità alle generazioni dell'oggi
e del domani. E così si può effettivamente parlare di riscoperta che è cosa differente
dalla semplice rilettura: riscoprire un grande come Parker significa lasciarsi stupire,
farsi toccare dalla sua musica. Non quindi un esercizio di stile, un nuovo arrangiamento,
un'improvvisazione su. Ma un profondo lavoro musicale fatto di introspezione e consapevolezza.
Vale forse la pena ricordare che il padre di Bates era un collezionista e ci piace
immaginare un brillante giovane Django ascoltare per ore ed ore note su note. Per
poi avventurarsi e sperimentarsi, passo a passo, sul pianoforte. Ore di studio e
di ascolto: che spiegano e motivano anche lo stile ineccepibile di questo artista
ma anche dei suoi musicisti, tutti animati di passione, precisione e disinvoltura.
Ciascuno a proprio modo scivola sulle note con leggerezza, dipinge fraseggi, punteggia
un ritmo arioso e, al contempo, quadratissimo.