|
Marco Postacchini Octet feat. Fabrizio Bosso
Do You Agree?
Notami (2013)
1. Do you agree?
2. Insonnia
3. Boring days
4. But not for you
5. Somewhere in the sky
6. New song
7. Lullaby of Birdland
8. Stand clear of the closing doors please!
9. Next step
All tracks composed by Marco Postacchini, except track 7 Fabrizio Bosso - trumpet on tracks 1-2-4-6 Marco Postacchini - tenor sax, flute, bass clarinet Samuele Garofoli - trumpet except track 3 Luca Giardini - trumpet on track 3 Simone La Maida - alto &soprano sax Massimo Morganti - trombone Andrea Solarino - acoustic & electric guitar Emanuele Evangelista - piano Gabriele Pesaresi - double bass Alessandro Paternesi - drums
Do you agree? Interrogativo retorico, ma non troppo.
Ciò che mette proprio tutti d'accordo, in questo disco di Marco Postacchini
edito da Notami, è l'abilità del leader nel catturare l'attenzione di un pubblico
eterogeneo, attento, che guarda al passato con nostalgica adesione; stessa adesione
alla tradizione che guida un ottetto d'eccellenza capitanato dal poliedrico Postacchini
e che si avvale, con la dovuta riverenza, del no(ta)tissimo Bosso.
Nove tracce che ripercorrono, in sessantadue minuti di musica liquida, una storia
individuale e collettiva legata in buona parte al mirabile virtuosismo tecnico dei
partecipanti e che scolpisce a intermittenza una consapevolezza della contemporaneità
mediata dalla capacità direttiva di Postacchini: un leader presente, mai ingombrante
in grado di calibrare una visione totale dell'insieme musicale facendo emergere,
coloristicamente, ogni singola voce. Proprio la traccia iniziale conduce l'ascoltatore
all'interrogativo che permea il concept del disco "Do you agree?", una domanda che
sembra non trovare risposta avvalendosi di una buona capacità nell'amalgama delle
dinamiche, nel dialogo calibrato tra Bosso e Postacchini e nella marcata direzionalità
di una scia sonora che flette l'influenza contrappuntistica a vantaggio della varietà
del materiale sonoro. Nella stessa direzione viaggiano le tracce "Insonnia" e "New
song" dove emerge con chiarezza il carattere giocoso dell'ottetto; da non sottovalutare
la rivisitazione della celebre "Lullaby of birdland" e il brano conclusivo "Next
step" che incornicia un approdo sicuro, quasi plastico introiettato nel futuro.
Antonella Chionna per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
|
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.023 volte
Data pubblicazione: 19/10/2014
|
|