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Fulvio Sigurtà
SPL
CAM JAZZ, dist. Goodfellas Camj 7861-2 2013
1. Like A Bird, Like Your Cage
2. Polly Come Home
3. Heart Beat
4. Fruity Fly Brain
5. Floating Mosfet
6. Aliasing Memories
7. Chrysalide
8. Dance Of Equality
9. Towards The Gate
10. In The Moment
Fulvio Sigurtà - tromba, flicorno,
laptop
Andrea Lombardini
- basso elettrico, basso acustico, processing
Alessandro Paternesi - batteria
Ospiti:
Ross Stanley - organo hammond
Michele Rabbia - percussioni, elettronica e laptop
CAM JAZZ is a label of the KEPACH group
KEPACH Music S.r.l. - All rights reserved
Via Cola di Rienzo, 180 - 00192 Rome (Italy)
Tel: (39-06) 6840791
E-Mail: info@CamJazz.com
Web Site: www.CamJazz.com
"Sound Pressure Level", ecco svelato il misterioso acronimo che fa da
titolo all'ultimo lavoro di Fulvio Sigurtà. Il trombettista bresciano-londinese
ci ha abituato a musiche borderline, sia in combo che nel duo con Claudio Filippini.
La sua ricerca è indefessa e priva di barriere contro cui sbattere, perché privilegia
– e fa bene – tutto il suo sostrato culturale, fatto di jazz, reggae, progressive,
drum ‘n'bass e, soprattutto, incidendo nel marmo la sua firma, sia con il suono
della sua tromba, che con la verve compositiva sempre accesa e nuova.
La formazione fa già capire di che fibra è fatto il disco e "Like A Bird,
Like Your Cage" è il biglietto da visita che t'aspetti da Sigurtà e questi sodali:
l'intro calma è mentitrice e scopre un brano dalla ritmica spezzata, carico di lirismo
scombussolato e incessantemente inquieto. Paternesi dà sferzate di rock avanguardistico
e il basso di Lombardini cesella il tempo, mentre la tromba gocciola tra la rabbia
e l'infinita pacatezza.
Il filo rosso è questo, ma la varietà di timbri che Sigurtà sciorina sono tanti,
come nel soffiato vibrante della crepuscolare "Polly Come Home" del cantautore
statunitense Gene Clark.
Heart Beat ha il marchio di Lombardini nella composizione e dell'hammond
di Ross Stanley nelle tessiture che rendono oculatamente vintage un brano velatamente
epico, che evoca i buoni frutti del jazz-rock degli anni Settanta. Immerso nell'elettronica
psichedelica è "Fruity Fly Brain" di Stanley e Rabbia, con il percussionista
impegnato a dispensare microcellule di ansia da film horror; brano che dura un soffio,
giusto il tempo per preparare la via a "Floating Mosfet", ancora firmato
dal bassista, che segue la via cupa rischiarata dalla tromba scintillante di Sigurtà
e da un ritmo asistolico. Aliasing Memories è del trombettista bresciano,
capace di creare ambienti siderali nordici, che aprono a uno scenario parecchio
roccioso, chinato verso l'ambient rock d'élite.
La cura del suono e dei dettagli è messa in evidenza anche in Chrysalide,
ancora di Sigurtà, che dialoga con percussioni, suoni onomatopeici e lucciole elettroniche
qui e lì.
Sghembo e sornione è Dance Of Equality, prima swingante e poi carico di
groove, brano autografato da Sigurtà, come Towards The Gate, bellamente progressive
e darkeggiante, e In The Moment una ballad ingannata da movimenti mid-tempo
inaspriti dalle variazioni armoniche di Stanley.
Fulvio Sigurtà, si diceva, sa sbalordire. Le orecchie meno aperte potranno inorridire,
ma questo disco fa capire come la musica non abbia un solo civico d'indirizzo. E
questo è un bene, soprattutto se chi cambia delle regole (mai esistite, peraltro)
lo fa a meraviglia come il trombettista e i suoi torridi sodali.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
21/06/2009 | Bologna, Ravenna, Imola, Correggio, Piacenza, Russi: questi ed altri ancora sono i luoghi che negli ultimi tre mesi hanno ospitato Croassroads, festival itinerante di musica jazz, che ha attraversato in lungo e in largo l'Emilia Romagna. Giunto alla decima edizione, Crossroads ha ospitato nomi della scena musicale italiana ed internazionale, giovani musicisti e leggende viventi, jazzisti ortodossi e impenitenti sperimentatori... (Giuseppe Rubinetti) |
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Data pubblicazione: 28/07/2013
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