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Greta Panettieri
With Love
Greta’s Bakery music (2018)
1. Vivere (Vasco Rossi)
2. Goodbye Stranger (Supertramp)
3. Attimo per attimo (Antonio Amurri)
4. Easy (Lionel Richie)
5. Anonimo Veneziano (Stelvio Cipriani)
6. Se io fossi un angelo (Lucio Dalla)
7. Never Can Say Goodbye (Clifton Davis)
8. La voce del silenzio (Mogol/Limiti)
9. Please Don't Go (Harry Wayne K.C. Casey/Richard Finch)
10. Against all odds (Phil Collins)
11. Anima (Pino Daniele)
Greta Panettieri - voice Flavio Boltro - Trumpet on Vivere & Anonimo Veneziano Andrea Sammartino - arrangements, piano, organ, guitars Daniele Mencarelli - electric bass & doublebass Alessandro Paternesi - drums Itaiguara Brandao - guitar on Goodbye Stranger
Greta Panettieri a due anni dall'uscita di "Shattered/Sgretolata",
album composto quasi completamente da originals, pubblica un nuovo lavoro, stavolta
dedicato a una serie di hit italiane e straniere di musica pop. La cantante romana,
per sua esplicita ammissione, non vuole essere confinata in un genere definito e,
quindi, i cambi di ispirazione e di repertorio sono conseguenti, inevitabilmente,
a questa scelta di fondo. Nel disco compaiono tre musicisti già presenti nell'opera
precedente, Andrea Sammartino agli arrangiamenti e alle tastiere, Daniele Mencarelli
al basso, Alessandro Paternesi alla batteria. Sono, inoltre, ospiti in alcuni brani
Flavio Boltro
alla tromba e Itaiguara Brandao alla chitarra. La vocalist affronta le canzoni con
un approccio autenticamente jazzistico. La voce, infatti, accarezza le sincopi,
sposta gli accenti nel fraseggio, adorna i temi di sagaci variazioni, sale e scende
di intensità, prende il volo in brevi e penetranti parentesi "scat". Allo stesso
tempo non vengono traditi il carattere, la specificità dei brani selezionati, grazie
ad un trattamento lieve, non eccessivo, svolto con eleganza e stile. Un classico
della disco-music come "Never can say goodye" di Gloria Gaynor, ad esempio, viene
ammorbidito nei toni, maggiormente cadenzato e reso più intimo, ma conserva la sua
vena soul in filigrana.
La Panettieri va sul sicuro, poi, con gli omaggi ai cantautori italiani. "Vivere"
di Vasco Rossi assume un'aria astratta e bluesy, oltre l'estrinsecazione di un disagio,
di un'insofferenza manifestati, in questo caso, dal testo del big modenese. "Se
io fossi un angelo" e "Un'anima" non si discostano molto dalle versioni originali,
forse perché Dalla e Pino Daniele avevano indiscutibilmente un afflato jazzistico
nel loro mood, soprattutto il primo.
In "Anonimo Veneziano", successivamente, detta legge
Flavio Boltro
con un solo abbagliante di tromba ad illuminare questo samba eseguito in modo soffice
e scivoloso dall'artista laziale.
E' sfiziosa, ancora, la ripresa della non particolarmente nota "Attimo per Attimo",
portata al successo da Mina, secondo il critico genovese Giorgio Lombardi, per inciso,
la migliore cantante jazz italiana di ogni epoca. In questo caso la Panettieri evita
accuratamente il confronto diretto con la cosiddetta "Tigre di Cremona" per offrire
una rilettura personale, fluida e vaporosa del brano di Amurri e Pisano.
Fra le altre cover adottate dalla band si distingue, infine, "Against all odds",
classico di Phil Collins, resa con sentimento e determinatezza nell'interpretazione
della leader, tanto da costituire probabilmente il vertice di "With love".
Con quest'ultimo disco, in sintesi, Greta Panettieri conferma la capacità di cantare
in jazz con gusto e raffinatezza. Il gruppo che la accompagna, in più, offre un
apporto puntuale e raffinato al progetto, contribuendo, in tale maniera, alla realizzazione
di un disco recepibile da un pubblico di ogni tipo, non solo da quello ben preparato.
Non è questo certo un limite dell'operazione, se la musica proposta conserva valore
accanto a piacevolezza d'ascolto.
Gianni Montano per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
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| "Road Song" Tony Monaco,Eddy Palermo, Flavio Boltro,Ray Mantilla and friends Tuscia in Jazz 2008Tony Monaco,Eddy Palermo,Flavio Boltro,Paolo Recchia,Francisco Mela, Geggè Munari, Ray Mantilla,Carl PotterEddy PalermoArenown... inserito il 20/11/2008 da lermici - visualizzazioni: 6412 |
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Data pubblicazione: 27/01/2019
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