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Flavio Boltro 5tet
Joyful
Bonsai Music (2012) BON 120501
1. Mister Italo
2. Black Jack
3. See You Tomorrow
4. Piccola Nina
5. Every Breath You Take
6. Bora Bora
7. Over the rainbow
8. Sidewinder
9. The Preacher
Flavio Boltro
- tromba
Rosario Giuliani
- sassofonit
Pietro Lussu - pianoforte, piano elettrico
Darryl Hall - contrabbasso
André Ceccarelli - batteria
Alex Ligertwood - voce (3, 5, 8)
Flavio Boltro,
di certo, il muso non lo appende mai. A cinquantuno anni, per buona parte passati
a fare musica, si diverte un sacco e consegna la sua felicità ai posteri confezionando
un album che sprizza gioia (omen nomen), tecnica sopraffina e strizza l'occhio a
un pubblico più vasto rispetto alla nicchia jazzistica, che sembra chiudersi sempre
di più a testuggine. Lo fa con una quaterna di amici extra lusso che assecondano
perfettamente la sua vena compositiva, articolata in cinque brani: "Mister Italo",
scoppiettante nei ritmi hard bop, con Lussu in proscenio che libera un assolo da
sottolineare per le audaci linee melodiche disegnate con la destra e il beat improvvisato
sostenuto dalla sinistra. "Black Jack", dall'attacco al fulmicotone con Boltro
e Giuliani all'unisono sotto la spinta incessante delle poliritmie architettate
da André Ceccarelli, il tutto condito da un metronomo impazzito, appeso poi nelle
corde di Darryl Hall, dal walking bass ad alta tensione. "See You Tomorrow"
fa da corollario al Rhythm And Blues più groove che si possa pensare, e la voce
arrochita di Alex Ligertwood rincara la dose. "Piccola Nina" svolazza intorno
alla ballad, per poi migrare verso un 6/8 fusion oriented. La cinquina si chiude
con "Bora Bora" piomba nella tradizione, con lunghe frasi volubili che danno
luce all'abilità armonica del trombettista torinese, alla quale fa eco il solo di
Rosario Giuliani
potente, esteso e ricco di frasi pulite che lo rendono dialogico.
I brani che attingono ai fardelli altrui sono variegati: da una
bella versione di "Every Breath You Take" di Sting & Co., alias The Police,
con un intro "africana" di Ceccarelli che apre alla voce soulful di Ligertwood,
che marchia il brano; "Over the rainbow", forse il classico tra i classici,
pennellato dall'intro di Hall e dal lirismo di Boltro, che rammenta a tutti quanto
abbia studiato e lavorato nella musica classica. Impossibile per un musicista come
Boltro non tributare Lee Morgan, e lo fa con il biglietto da visita del trombettista
americano: "Sidewinder" e anche Giuliani ci gioca a meraviglia. Chiusura
con "The Preacher" di Horace Silver e il salto in lungo nel passato è servito.
Una cosa è certa, alla fine tutti si sono divertiti: musicisti e chi ascolta.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
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| "Road Song" Tony Monaco,Eddy Palermo, Flavio Boltro,Ray Mantilla and friends Tuscia in Jazz 2008Tony Monaco,Eddy Palermo,Flavio Boltro,Paolo Recchia,Francisco Mela, Geggè Munari, Ray Mantilla,Carl PotterEddy PalermoArenown... inserito il 20/11/2008 da lermici - visualizzazioni: 6412 |
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Data pubblicazione: 03/03/2013
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