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Guido Gressani Quintet (w. Flavio Boltro)
Terra Di Confine
Electromantic music (2013)
1. Trait d'union
2. Vampiros
3. Kaos
4. My sweet winter
5. Drum up
6. Salsa cum clave
7. Dos tres
8. Movie's song
9. Smooth
Flavio Boltro - tromba Gianni Virone - sax Andrea Manzo - basso Paolo Ricca - pianoforte Guido Gressani - batteria, percussioni
Sonorità calde e avvolgenti, distese ma con delicate punte di swing fanno di
Terra di Confine un album perfetto per coloro i quali vogliono intraprendere
un'esperienza di ascolto particolarmente fruibile, senza rinunciare alla qualità.
L'album, registrato in live session, mostra i caratteri di una band capace di far
penetrare all'interno del proprio universo stilistico influenze diverse. Così si
passa dallo swing che oseremo definire classico a ritmiche più propriamente latine,
senza disdegnare il funk. Insomma una musica che tenta di volta in volta di sconfinare
ora in un genere, ora in un altro. Il tutto sempre permeato da un'estrema facilità
di ascolto. Emerge chiara e forte in ogni brano la sezione ritmica, della quale
Guido Gressani muove le fila, ma nella quale a pieno titolo rientrano Andrea Manzo
e Paolo Ricca. Allo stesso modo
Flavio Boltro
alla tromba, spesso usata in sordina, e
Gianni Virone
al sax, restituiscono quella dimensione melodica ideale per l'ascoltatore che con
netta facilità riesce a seguire il discorso musicale che i cinque musicisti sono
intenti a riprodurre. In Vampiros, ad esempio, emerge con fermezza questo
equilibrio che le due sezioni riescono a creare, così come in Dos tres. È
invece il ritmo a diventare il fulcro della composizione in brani come Kaos,
Drum up o Salsa cum clave. Ma la melodia prende il sopravvento in
brani quali My sweet winter.
In generale una costante sensazione di equilibrio alimenta tutto l'album e lo rende
perfetto per chi, con molta leggerezza, vuole avvicinarsi al delicato mondo del
jazz.
Nina Molica Franco per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
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| "Road Song" Tony Monaco,Eddy Palermo, Flavio Boltro,Ray Mantilla and friends Tuscia in Jazz 2008Tony Monaco,Eddy Palermo,Flavio Boltro,Paolo Recchia,Francisco Mela, Geggè Munari, Ray Mantilla,Carl PotterEddy PalermoArenown... inserito il 20/11/2008 da lermici - visualizzazioni: 6399 |
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Data pubblicazione: 01/03/2015
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