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Enrico Fazio Critical Mass
Wabi Sabi
Leo Records (2019)
1. E = mc2
2. Leo Variations
3. West To East
4. Sliding Times
5. Overshoot Day
6. Lectio magistralis
Alberto Mandarini - tromba, flicorno Gianpiero Malfatto - trombone, euphonium, flauto Francesco Aroni Vigone - sassofono soprano e alto Gianni Virone - sassofono tenore e baritono, flauto Luca Campioni - Anais Drago, violino Enrico Fazio - contrabbasso, elettronica Fiorenzo Sordini - batteria, percussioni Valeria Sturba - theremin (5) Moustapha Dembèlè, Kora, Djembe, Tamani - 2, 3, 4, 5) Simone Ghio - tastiere
L'inizio sembra di quelli di un'orchestra italiana, americana
degli anni che furono, di quelle che accompagnava i film con un fumoso Humphrey
Bogart: testimone è l'assolo del sassofono e il ciondolante, gustoso passo del Fazio
al contrabbasso. Ma c'è qualcosa nell'aria: è come se la passeggiata negli anni
Quaranta possa essere tradita da un acquazzone incipiente. Sì, c'è qualcosa che
non va. I tempi diventano stranianti per poi ricompattarsi: si innesta benissimo
la luminescente tromba di Mandarini che gigioneggia con Aroni Vigone e Virone; poi
i violini disarcionano il dixieland che si stava compattando entrando in conflitto
con i fiati, mentre Sordini controlla il tempo con inappuntabile precisione. Ma,
quell'ansia si rivela del tutto inutile. Si giunge al termine di un bel brano,
"E = mc2", perfettamente ordito dal leader. "Leo Variations"
riprende ogni aspetto, cambia il senso orchestrale, il baritono e i violini
rinforzano il predicato verbale assegnando un nuovo volto allo swing, fino a quando
– nel bel mezzo del cammino uditivo – la scia si sfalda per ricostruirsi intorno
al lavoro di fino di Aroni Vigone, acquisendo sembianza contemporanee, in rapida
dissoluzione. Di swing qui ce ne è tanto, ma trova finimenti nuovi, con anche le
percussioni di Dembèlè che restituiscono universalità al suono. Ed è la kora del
griot del Mali che apre le oniriche note disegnate da Fazio in "West To East"
prima di lasciare spazio alla musica senza tempo e confini di un brano dai mille
rivoli di storia. Le costruzioni architettate da Fazio riportano alla memoria i
large ensemble orchestrali che si apparentarono all'avanguardia degli anni Sessanta
e "Sliding Times" lo enuncia a chiare lettere, soulful, ribollente, latino:
è un bouquet di profumi armonici. "Overshoot Day" conferma la caccia, anzi
la pratica contemplativa dell'errore – che è il mood dell'intero lavoro, nonché
della pratica orientale a cui il titolo si riferisce – tra il zigzagare dei violini
e le scelte ritmiche sempre in fieri. "Lectio magistralis" è la summa di
tradizione folclorica-bandistica, orchestre jazz, classica contemporanea e swing.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 28/03/2020
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