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Dinamitri Jazz Folklore
Exwide - Live
Caligola (2017)
1. Tenerè
2. In the morning
3. Blues Africane
4. Quiet man
5. Azalan man
6. Amitiè
7. African Dance
8. Ansari
Dimitri Grechi Espinoza - alto sax Piero Giosuè - voice Emanuele Parrini - violin Emanuele Parrini - violin Pee Wee Durante - hammond organ, elecronics Gabrio Baldacci - electric guitar Andrea Melani - drums Simone Padovani - percussions
In quest'album, che è la registrazione del concerto tenutosi all' ExWide di Pisa,
emerge sicuramente l'anima più africana dei Dinamitri jazz folklore.
Un'anima caratterizzata dalla marcata sensibilità ritmica e dove questo ritmo prevale
su melodia e armonia creando col suo linguaggio vigoroso e prorompente una forte
empatia col pubblico.
Rifacendosi alla tradizione della musica africana, i Dinamitri jazz folklore propongono
riff ripetitivi dai ritmi incalzanti, dove i fiati in primo piano, rudi e liberi
da sofisticatezze, instaurano il tipico dialogo "botta e risposta" con la voce;
ed è proprio la voce, carica e intensa di Piero Giosuè, a guidarci su melodie e
armonie medio-orientali, trascinandoci in un'esperienza mistica, in cui vocalizzi,
parole e frasi appena accennate lasciano poco spazio a veri e propri testi cantati
(che sarebbero d'altronde di difficile intonazioni su queste melodie…) .
I richiami alla musica africana, non si limitano solo a quelli della più tribale,
ritualistica e profonda Africa nera, ma attingono anche da epoche più recenti, dove
la miscela di soul, blues, jazz e R&B aveva dato origine al "Funky". (In "In the
morning", "Azalan man", "Amitiè" la contaminazione è distinguibile).
Anche qui, vitalità, reiterazione di riff accattivanti e l'importanza del ritmo
, sono gli elementi distintivi che l'organo hammond di Durante e le percussioni
di Padovani non mancano di riproporre.
Lo spazio riservato agli assoli dei fiati (onnipresenti nel Funcky) trasmette una
forte libertà creativa del gruppo e le linee di batteria e percussioni,potenti e
dinamiche, richiamano alla vigoria ed energia del genere musicale da cui attinge.
Difficile però, negare che si tratti un ascolto impegnativo in quanto estremamente
"sui generis": le peculiarità e specifiche caratteristiche dei " Dinamitri jazz
folklore", rendono i brani da loro proposti sicuramente distanti dall'idea di jazz
tradizionale ma inscrivibili piuttosto all'interno di un "percorso contemporaneo"
in cui è bene addentrarsi liberi da preconcetti.
Una musica che punta alle origini, alle radici, quella dei "Dinamitri jazz folklore".
Una musica che si rifà alle origini nere del Jazz e come quelle si presenta viscerale
e terragna, autentica e naturale anche se rivisitata e reinterpretata (basti pensare
all'estemporaneo violino di Parrini) e impregnata di una forte spiritualità che
richiama ad un selvaggio passato.
Lavinia Testi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/05/2018
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