Cardinal è un altro frutto dell'attività del
Grim, il gruppo di ricerca e improvvisazione musicale sorto nel
2005 da un'idea di due musicisti e compositori
italiani: Alessio Pisani e Mirio Cosottini. Un gruppo che opera su
più fronti ma con obbiettivi ben delineati quali l'approfondimento del tema dell'improvvisazione,
il suono e le metodologie di composizione. A ciò si affiancano momenti diversi di
esplicazione dell'attività attraverso la performance degli ensemble EASilence ed
EAQuartett. E ancora l' istituzione a Padova di laboratori in sinergia con il Conservatorio
di musica C.Pollini e il Dipartimento universitario di storia delle arti visive
e della musica, produzioni discografiche e pubblicazioni scientifiche sempre sul
tema dell'improvvisazione.
Il cd in oggetto è realizzato in collaborazione con l'etichetta francese
Impressus Records
e vede affiancati a Pisani, al fagotto e controfagotto e Cosottini alla tromba,
il batterista Andrea Melani e il pianista Tonino Miano. I nove brani
di cui si compone la selezione si sviluppano su tematiche in bilico tra musica da
camera e contemporanea arricchite da un'interazione prettamente jazzistica che ne
definisce una esclusiva espressività. I paesaggi sonori si fregiano di orizzonti
ampi e atmosfere a volte inanimate, sospese in un'insolita astrazione, sulle quali
si stagliano improvvise melodie dagli umori struggenti che riportano ad un ambient
più reale.
Il lavoro è permeato da una sorta di controllata discrezione nel gestire
i vari episodi, tutti dalla struttura definita in ognuno dei quali trovano spazio
sviluppo del tema ed esercizio improvvisativo, il tutto cesellato con acume scientifico
senza stridori e fughe oltre le righe ma nonostante questo la proposta è ben lungi
dal risultare scontata o già ascoltata. In grande evidenza i toni grevi di fagotto
e controfagotto, in piacevole contrasto con quelli solari della tromba, l'asse primario
del lessico del gruppo, e il contributo determinante di Miano al pianoforte: fraseggi
e ritmo cadenzati in costante relazione con la vocalità dei fiati e la fisicità
della batteria di Pisani, elementi che imprimono in alcuni passaggi una specifica
caratterizzazione jazz. Definire comunque la reale tipologia dell'espressività musicale
del quartetto non risulta opportuno per la varietà di cui essa si caratterizza e
niente affatto indispensabile: le componenti risultano magnificamente amalgamate
fra loro. Quello che invece va rimarcato è l'assoluta certezza del valore e dell'originalità
della proposta: una ricerca misurata, razionale e ben riuscita di percorsi inediti
perfettamente in sintonia con la filosofia del Grim.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 05/04/2010
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